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GLI ARTICOLI DI MEETRAVEL

5 luoghi dove godersi il mare d’inverno in Italia

L’Italia è famosa per le sue spiagge mozzafiato e le sue acque cristalline. Tuttavia, pochi sanno che anche durante l’inverno ci sono delle mete di mare davvero incantevoli da visitare. Dalle coste italiane, dal sud al nord, ci sono luoghi che offrono non solo bellezze naturali ma anche attività all’aria aperta e divertimento per tutta la famiglia. Si tratta di mete turistiche che durante questo periodo di bassa stagione sono poco frequentate, da osservare con occhi diversi rispetto all’estate. In questo articolo, esploreremo 5 luoghi dove godersi il mare d’inverno in Italia, con consigli su cosa fare per trascorrere una piacevole vacanza.

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1 Camogli, Liguria

Camogli è una piccola e incantevole località situata sulla costa ligure. La sua spiaggia è caratterizzata da sabbia fine e acque cristalline, con una vista mozzafiato sull’azzurro del mare e le montagne circostanti. La zona è molto popolare per la balneazione e gli sport acquatici come il nuoto, il surf e lo snorkeling. Oltre al mare d’inverno ci sono anche molte attrazioni da visitare nei dintorni di Camogli. Tra queste troviamo il Castello di San Giorgio, una fortezza medievale che offre una vista panoramica sulla città. Un altro luogo da visitare è la Chiesa di Santa Maria Assunta, una chiesa barocca del 17° secolo con una bellissima facciata e un bel campanile. Inoltre, ci sono molti negozi e ristoranti che offrono prodotti locali e specialità della cucina tipica ligure.

Se siete invece appassionati di trekking, da Camogli partono tutta una serie di sentieri che conducono al monte di Portofino, San Fruttuoso e Santa Margherita Ligure. Andando sul sito officiale potete avere un assaggio dei percorsi naturalistici che il territorio offre.

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2 Castiglione della Pescaia, Toscana

Castiglione della Pescaia è una località turistica situata sulla costa sud-occidentale della Toscana, definita una dei gioielli della Maremma. Anche se l’inverno non è la stagione ideale per farsi un bagno in spiaggia, potrete comunque godervi una passeggiata in riva al mare. Qui vi troverete all’interno di splendide pinete e spiagge lunghissime, ideale per chi desidera rimanere vicino alla natura. La cittadina è vicina a molte attrazioni che meritano di essere visitate. Tra queste il Parco Naturale della Maremma: un’area naturale protetta situata a pochi chilometri da Castiglione della Pescaia. Il parco offre sentieri escursionistici per ammirare la natura e la fauna selvatica, come i cavalli della Maremma e i cinghiali.

Per rimanere invece a Castiglione della Pescaia potete visitare il Castello di epoca medievale. Situato nella parte alta della città, offre una vista panoramica sulla città e sul mare. Nel centro si trova anche il Museo Civico Archeologico: lo spazio ospita una collezione di reperti archeologici che raccontano la storia di Castiglione della Pescaia e della sua zona. A pochi chilometri dalla città ci sono invece le Terme di Petriolo, che offrono un’esperienza unica per rilassarsi e rigenerarsi in un ambiente naturale caldo e mineralizzato.

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3 Sorrento, Campania

Sorrento è una città situata sulla costa meridionale della Campania, considerata anticamente la patria delle sirene. Un tempo si pensava infatti che queste creature mitologiche si trovassero in questo luogo. Con il loro canto, esse attiravano sugli scogli i marinai di passaggio. La città è una meta preferita dai turisti durante tutto l’anno: rappresenta un’ottima destinazione per brevi soggiorni o una comoda base per esplorare il Golfo di Napoli. Il centro storico di Sorrento è davvero suggestivo e pittoresco, con strade strette e case in pietra, perfette per una passeggiata e una fuga dai rumori della città. Oltre alla bellissima spiaggia, tipica dello stile costiero amalfitano, potrete visitare tantissimi altri luoghi. Tra questi vi è la chiesa di San Francesco, una chiesa cattolica costruita nel 1200, situata nel centro città, che offre un’ottima vista panoramica.

La piazza principale di Sorrento è Piazza tasso, la quale offre una vista panoramica sulla città e sul mare, nonché una serie di negozi, ristoranti e bar. Il Museo Correale di Terranova, invece, è un interessante museo di arte e storia nel centro storico. Se volete invece girare nei dintorni di Sorrento vi consigliamo l’escursione al Vesuvio. Situato a pochi chilometri dalla città amalfitana, è il vulcano attivo più famoso per le sue viste panoramiche su Napoli e la costiera amalfitana.

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4 Golfo Aranci, Sardegna

La Sardegna, con le sue spiagge bianche e le sue acque cristalline, anche in inverno è una meta ideale. Tra queste troviamo Golfo Aranci, una località turistica situata sulla costa nord-orientale della Sardegna, Italia. Durante l’inverno, le temperature sono ancora piacevoli e ci sono molte attività da fare nella zona. Anche se non è stagione ideale per il bagno, potrete comunque godervi la bellezza del mare e della costa facendo una passeggiata lungo la spiaggia. Con il bel tempo potete approfittare di un’escursione in barca: si possono fare gite in barca per ammirare la costa e le isole circostanti, come l’Isola di Tavolara, l’Isola di Molara o Figarolo.

Per fare il pieno della natura vi consigliamo anche delle escursioni in montagna. Nei dintorni di Golfo Aranci ci sono alcune montagne, come il Monte Limbara, che offrono sentieri escursionistici per ammirare la natura. Da visitare anche il centro storico di Olbia, situata a pochi chilometri da Golfo Aranci. Questa città offre una serie di siti storici e culturali da visitare, come la Basilica di San Simplicio e il Museo Archeologico.

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5 Mondello, Sicilia

La Sicilia, con le sue coste mozzafiato è una delle regioni con moltissime spiagge da visitare anche in inverno. Tra queste troviamo Mondello, una spiaggia situata in provincia di Palermo, in Sicilia, Italia. È una delle spiagge più popolari della zona, con un lungomare che offre una vista panoramica sul mare. Durante l’inverno, la spiaggia di Mondello non è il principale punto di attrazione, anche se è molto piacevole passeggiare con il bel tempo. Tuttavia, ci sono ancora molte cose da fare e da vedere nei dintorni di Mondello. Tra queste il Castello di Mondello: un castello costruito nel 1800, situato sulla collina sopra la spiaggia di Mondello, offre una vista panoramica sulla baia e sulla città di Palermo. Presso il Museo delle cere, invece, potrete osservare l’interessante collezione di statue di cera di personaggi famosi, situato nel centro di Mondello.

La Chiesa di Santa Maria degli Angeli, situata a pochi passi dalla spiaggia, è una chiesa cattolica costruita nel 1800 che offre un’architettura interessante e una vista panoramica sulla baia. Se volete visitare i dintorni di Mondello, infine, potrete recarvi a Palermo, la quale offre una serie di siti storici e culturali da visitare, come la Cattedrale di Palermo, il Teatro Massimo, e il Palazzo dei Normanni.

Queste erano i 5 luoghi dove godersi il mare d’inverno. Tutte rappresentano mete ideali per coloro che cercano una vacanza all’insegna del relax e della natura, ma anche per chi vuole godere della cultura e della cucina italiana.

 

Se stai organizzando la partenza in una di queste mete, scarica la nostra app per trovare compagni di viaggio e conoscere appassionati di mare come te!

 

@Sara Biancardi

Il nostro diario di viaggio on the road in Val d’Orcia

La Val d’Orcia attrae ogni anno tantissimi visitatori con le sue colline, i cipressi, i vigneti e i borghi medievali. Il modo migliore per visitarla è on the road con un bellissimo gruppo di amici. In questo articolo vi raccontiamo un divertente weekend attraverso la Val d’Orcia di un gruppo di compagni di viaggio a bordo di un’auto a noleggio.

 

Da un’idea di viaggio a un itinerario dettagliato in Val d’Orcia

Metti un gruppo di sconosciuti con diverse provenienze geografiche, un’app di social traveling, un’auto Hertz e i paesaggi da cartolina della Val D’Orcia e hai gli ingredienti perfetti per un indimenticabile weekend.

Tutto nasce dall’idea di Germano che propone sull’app MeeTravel un viaggio on the road in Toscana, tra i paesaggi della Val d’Orcia. La sua prima idea  è piena di entusiasmo, ma ancora un po’ generica. Per fortuna il gruppo di viaggio si popola presto e nascono subito tante idee, forse anche troppe per un solo weekend.

Se qualcuno l’avesse creato a tavolino, come un allenatore di una squadra di calcio, il gruppo non sarebbe stato meglio assortito. Il veneto doc, con innata capacità di fare amicizia anche con gli anziani del paese, la professionista del viaggio low cost, lo chef provetto ma senza testimoni, la viaggiatrice incallita, l’esploratrice di luoghi e di nuovi amici, il milanese per niente imbruttito. Denominatore comune? Tanta voglia di vedere posti nuovi e di ridere insieme, perché il viaggio è questo: condivisione di felicità come disse qualcuno.

On the road da Firenze a San Gimignano

Incontro del gruppo a Firenze, che con la sua bella stazione Santa Maria Novella, è punto nevralgico di collegamento tra varie città italiane e in questo appuntamento non sono poche: Milano, Roma, Livorno, Verona e Padova. Arriviamo tutti un po’ scaglionati nella bellissima Firenze e ogni nuovo incontro è sancito da un sorriso e una nuova colazione. Perché siamo nel Paese dell’ottimo cibo e non si può non celebrarlo.

Dopo un rapido tour a piedi di Firenze, pranziamo al Mercato Centrale, dove  ci dividiamo tra una schiaccia alla porchetta e un lampredotto, dissetati da litri di acqua fresca per dimenticare il caldo e soprattutto i litri di olio toscano che accompagnano i nostri spuntini.

Ben rifocillati, siamo pronti per salire in macchina! Ci avviciniamo all’agenzia di noleggio Hertz nei pressi della Stazione Centrale. Apprezziamo l’ottima posizione raggiungibile a piedi e soprattutto la collocazione fuori dalla ZTL, che sembra essere indicata in modo un po’ confuso sui segnali stradali, nella traduzione italiano-inglese. Le nostre due belle auto Lynk & Co sono pronte nel parcheggio pronte a diventare le nostre compagne di avventura toscana. Dopo un rapido tetris dei bagagli siamo pronti a partire, lo spazio in auto c’è, la tecnologia pure – forse troppa! – e l’entusiasmo cosa lo dico a fare?

 

Prima tappa San Gimignano

Da qualunque luogo si arrivi, San Gimignano svetta sulla collina, alta 334 metri, con le sue numerose torri, di cui ancora oggi se ne contano tredici.

Si dice che nel Trecento ve ne fossero settantadue, almeno una per ogni famiglia benestante, che potevano così mostrare, attraverso la costruzione di una torre, il proprio potere economico.

E’ bellissimo perdersi per le piazze e le stradine di questo borgo medievale da cartolina. Passeggiando ci sentiamo in uno stato di grazia, sembra di sentire inni sacri. Non sono allucinazioni, c’è davvero un coro che sta provando tra le stradine e riempie cuore e orecchie di note angeliche.

Brindiamo a noi in una piazzetta defilata, rallegrati dall’accoglienza di un oste simpatico e appassionato.

E’ ora di prendere possesso del nostro alloggio! A bordo delle nostre auto raggiungiamo comodamente nonostante i km da percorrere, un bellissimo casale nella campagna di Grosseto. E’ ormai sera inoltrata, ma non rinunciamo alla cena nella piazza del paese, Castel del piano, dove ci concediamo grigliate, ottimo vino e buon rock anni ’70 e 80’ suonato da una band locale.

A spasso tra colline e borghi medievali della Val d’Orcia

Nonostante l’itinerario del nostro viaggio on the road in Val d’Orcia fosse già ben definito dalla partenza e discusso ampiamente nella chat dell’app MeeTravel, come ogni ottimo gruppo fai da te che si rispetti, lo ridiscutiamo davanti al caffè, carichissimi per affrontare una nuova giornata itinerante a bordo delle nostre auto.

Prima tappa: Bagni San Filippo

Bagni San Filippo e’ un piccolissimo borgo conosciuto fin dall’antichità per le calde acque termali.

Nonostante sia sabato è poco affollato e possiamo goderci l’atmosfera magica tra le pozze di acqua calda e le bianche formazioni calcaree nel mezzo di un bel boschetto verde. Per chi è alla ricerca di un posto un po’ selvaggio, rilassante e assolutamente instagrammabile, Bagni San Filippo è una tappa obbligata.

 

Seconda tappa: Bagno Vignoni

Percorrendo le strade della Val D’Orcia ci godiamo il panorama incollati ai finestrini delle nostre auto. Si alternano cipressi e vigneti e l’oro dei campi arsi dal sole di luglio. Vorresti fotografare ogni scorcio, e noi lo facciamo davvero! Tra pose artistiche, salti e grandi risate, rigorosamente presi in giro da giovanissime future influencer in abitino fiorato e posa da Ferragni davanti ad un iphone di nuova generazione e fidanzato eletto a fotografo professionista.

Arriviamo a Bagno Vignoni con un’enorme vasca termale al centro della piazza principale. Sebbene non ci si possa bagnare, questo piccolo borgo pittoresco è una tappa assolutamente imperdibile.

Terza tappa: San Quirico d‘Orcia

Per chi come il nostro gruppo ha scelto di raggiungere questo bel borgo costruito sulla collina, va assolutamente aggiunta una tappa intermedia, la cappella della madonna di Vitaleta. Non potete non notarla in cima a una collinetta tra i cipressi. Uno degli scorci più fotografati della Toscana. E’ raggiungibile con un piccolo sentiero dopo aver lasciato le auto nei pressi di un cancello.

San Quirico d’Orcia ci accoglie quasi deserta, assolata con la sua bella piazza centrale e la vista sulla campagna Toscana

Quarta tappa: Pienza

Ormai il gruppo è affiatato e le nostre due belle auto sono compagne fedeli di questo viaggio on the road in Val d’Orcia. Ci muoviamo silenziosi, con i nostri motori elettrici, tra le campagne e ci lasciamo conquistare dai campi di girasole. In un paesaggio così anche un fotografo provetto si sentirebbe autorizzato a candidarsi al premio Pulitzer.

Pienza è un piccolo gioiello pieno di luce che passa attraverso le sue stradine e gli scorci panoramici sulla campagna circostante. Si passeggia inebriati dal profumo di pecorino, tipico di questo borgo, fino ad una terrazza panoramica dove possiamo allegramente discutere del nostro itinerario e soprattutto della nostra cena.

Grazie all’ottimo consiglio raccolto in loco. raggiungiamo una trattoria arrampicata sulla collina, scansando i piccoli cerbiatti che incrociamo per strada che fissano perplessi i fari delle nostre auto. Celebriamo la nostra gita in Toscana con un’ottima fiorentina e verdure di stagione e torniamo a godere del fresco nel nostro casolare in pietra.

 

Come re Artù con la spada nella roccia

Prima tappa: Abbazia San Galgano (Val d’Orcia)

Se avete in mente un viaggio on the road in Val d’Orcia non potete perdere Montepulciano, ma noi purtroppo per esigenze di tempo abbiamo dovuto rinunciare a favore di una meta super votata da tutto il gruppo, l’Abbazia di San Galgano. Non è proprio di strada, ma se si viaggia comodi e in ottima compagnia il viaggio si affronta piacevolmente.

Lasciate le auto al parcheggio, l’abbazia si raggiunge con una bella passeggiata a piedi tra i cipressi. Camminando l’edificio prende sempre più spazio nel panorama e sembra in attesa di essere immortalato su una tela con colori ad olio. Siamo fortunatissimi perché oggi ci viene offerta un’appassionata visita guidata da parte di Filippo che interrompe i suoi scavi in corso, tutti documentati su un interessante diario on line , per raccontarci la storia di questa abbazia senza tetto che un tempo ospitò monaci potenti ed esperti e che poi si fece rudere in pochi anni a causa di un veloce decadimento dell’ordine che lo abitava.

Incuranti del sole che ci cuoce la pelle, ci arrampichiamo fino all’eremo di Monte Siepi che custodisce la pietra dove San Galgano infisse la sua spada come segno di aver lasciato definitivamente le armi per cominciare una nuova vita di fede. Impossibile non sentirsi come il giovane Artù nella spada nella roccia. Ma sereni, la spada è coperta da una teca di plastica che placherà lo spirito infantile che è in noi.

Seconda tappa: Firenze

Raggiungiamo Firenze nel pomeriggio e riconsegniamo semplicemente le nostre auto nello stesso parcheggio in cui le avevamo prese. E’ tempo di saluti e abbracci, ma siamo troppo impegnati a cercare complessi incastri per i nostri rientri, causa sciopero treni. Vorremmo riprendere le nostre auto e proseguire ancora tutti insieme km tra le campagne toscane, i vigneti e i girasoli. Ma bisogna rientrare.

Appuntamento al prossimo viaggio su MeeTravel!

 

Sicuramente dopo questo articolo vi abbiamo messo voglia di partire per un viaggio on the road in Val d’Orcia. Che aspettate?

E per viaggiare sereni, comodi e soprattutto con una mano sul portafoglio, potete usufruire degli sconti dedicati alla Community MeeTravel da parte di Hertz.

E tu sei mai stato in Toscana? In app troverai tantissime proposte per partire con nuovi amici e se non le trovi proponi tu!

 

@Sara De Vincenzo

 

10 posti dove fare immersioni in Italia

Appassionati di subacquea all’ascolto: se questa estate rimarrete in Italia non potrete perdervi i siti più belli per fare un viaggio nelle profondità del mare. Siete pronti ad immergervi? In questo articolo vi mostriamo 10 posti dove poter fare immersioni in Italia.

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1. Secca Isuela, Portofino (GE)

Portofino è uno dei posti più apprezzati dai turisti. Con le sue casette colorate e vicoli deliziosi, rimarrete subito incantati da questo piccolo borgo della Liguria. Nel 1999 venne istituita l’Area Marina Protetta di Portofino con sede a Santa Margherita Ligure. Grazie a questo titolo così importante, è possibile conservare molta flora e fauna tipica del Mediterraneo. Tuttavia, trattandosi di una riserva è bene fare attenzione a tutte le regole per rispettare l’ambiente in cui ci si trova.

Tra le secche più famose sicuramente l’Isuela, dove è possibile immergersi fino ad una profondità di 55 metri circa. Sarete subito attratti dalla fauna tipica del Mediterraneo: cernie, saraghi, castagnole. Il promontorio di Portofino si sviluppa con delle falesie a picco sul mare, ed è proprio qui che troviamo le più belle forme di vita: l’area è soggetta a molta corrente, che porta nutrienti. Sarà possibile infatti osservare moltissime gorgonie, i coralli rossi, maestose e ricche di altra microfauna nei dintorno.

2. Secca del Papa, Sardegna (SS)

La Secca del Papa è forse il sito di immersione più famoso dell’Area Marina Protetta di Tavolara, in Sardegna. Considerata una tra le immersioni più belle del Mediterraneo, il fondale va dai 35 ai 45 metri di profondità. Il sito prende il nome da una rocca a strapiombo di Tavolara che, vista da una certa angolazione, sembra ricordare un Papa seduto.

Qui è possibile osservare la Paramuricea clavata, molto rara nelle coste della Sardegna: si tratta di un corallo rosso molto noto che un tempo veniva utilizzato nella gioielleria. In queste zone è facile anche imbattersi in delfini se vi troverete fuori dalla costa, quindi potrete anche organizzare un’uscita di whalewathching in mare.

3. Lampione, Sicilia (AG)

Lampione è l’isola più piccola dell’arcipelago delle Pelagie, nel punto più a sud della Sicilia. È un sito molto piccolo dove si trova un faro e le antiche case degli abitanti. Anche qui si tratta di un’Area Marina Protetta, in questo caso istituita nel 2002. Un ottimo posto dove poter fare subacquea è sicuramente la Secca di Levante, dove è possibile osservare una fauna ricchissima e rimanere circondati completamente dal blu intenso del mare. Nel sito invece di Capo Ponente è possibile immergersi in un relitto anche a qualche metro di profondità.

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4. Lago di Capodacqua, Abruzzo (AQ)

Non di solo mare vive il subacqueo appassionato: il lago di Capodaqua si trova all’interno del Parco Nazionale del Gran Sasso, circondato da una natura completamente incontaminata. Il sito è alimentato dalle sorgenti naturali e qui sarà possibile trovare due mulini sommersi nel lego. Per poterli osservare sarà necessario recarsi con la guida autorizzata ambientale, in quanto il lago è di proprietà privata e sotto la tutela ambientale. Siete pronti ad immergervi in un’acqua completamente cristallina e dolce? Mi raccomando, ricordati di portare l’attrezzatura adeguata!

5. La Montagna di Scilla (RC)

A Scilla, piccolo borgo di pescatori calabresi e vicinissimo alla Sicilia, si trova un sito per la subacquea davvero particolare. Si chiama la Montagna Sommersa, alta 20 metri e visibile dai 15 metri di profondità. Lo scoglio si trova su una distesa di sabbia bianca ed è popolata da gorgonie rosse e gialle che offrono riparo a molti pesci e altri organismi. Anche ad una ventina di metri sarà quindi possibile osservare una biodiversità marina ricchissima e peculiare della zona dello stretto di Messina. Coralli così grandi da sembrare alberi, vi sentirete come se foste in una vera e propria foresta, tant’è che molto lo definiscono come il paradiso dei subacquei e dei biologi marini.

6. Baia di Santa Croce, Peschici (FG)

Situata a 10km da Peschici, la baia di Santa Croce è definita dal 1993 una zona di tutela biologica. Nella baia è possibile osservare cinque pinnacoli rocciosi, a picco sul mare e raggiungono i 50 metri di profondità. In questa baia moltissimi sono i subacquei che si immergono per la bellezza del posto, soprattutto i più professionali. Infatti, oltre i trenta metri di profondità è possibile osservare un corallo non corallo (falso corallo), la Gerarda savaglia, con i suoi grandissimi rami. Se li osservate attentamente, potreste imbattervi nelle uova di gattuccio, un piccolo squalo di fondale diffuso in tutto il Mediterraneo lungo circa un metro.

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7. Parco archeologico sommerso di Baia (NA)

Se il vostro sogno è quello di immergervi nei resti di una antica città romana, la scelta migliora è il Parco Naturale dei Campi Flegrei. In particolare, nel parco marino di Baia si trovano i mosaici, affreschi, strutture, colonne in uno stato di conservazione perfetto. La particolarità di tutto questo? Si trova sott’acqua. Proprio così! Al tempo degli antichi romani la zona di Baia divenne un importante stazione climatica, vicino al porto commerciale di Portus Julius. La zona è soggetta a bradisismo, un fenomeno geologico che porta all’inabissamento di alcune zone, come in questo caso. Nel 2002 viene istituita l’Area Marina Protetta di Baia per il suo immenso valore storico e archeologico. Qui è possibile immergersi in ben 8 percorsi subacquei fino alla profondità di 13 metri di profondità.

8. Isola del Giglio (GR)

Le scogliere dell’Arcipelago toscano sono considerate tra le migliori mete per la subacquea in Italia. In particolare, l’isola del Giglio ma anche Giannutri e Capraia vi offrono vari siti di immersione che non potete perdervi. L’isola del Giglio presenta tantissime calette e paesaggi incontaminati, popolati da tantissime specie ittiche differenti: tonni, barracuda, spugne, murene e tanti altri. Tra i siti di immersione vi consigliamo la secca Zampa di Gatto, situato sul versante sudorientale dell’isola, tra punta Torricella e punta Corbaia. Qui sarà possibile osservare gorgonie e spugne di ogni genere, ma anche aragoste, scorfani e murene sulle varie pareti rocciose, che prosegue oltre i cinquanta metri. Un panorama sottomarino spettacolare!

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9. Isola d’Elba (LI)

L’isola d’Elba è sicuramente un’altra tappa da aggiungere ai posti dove fare subacquea in Italia. Tra le immersioni da citare sicuramente quella presso lo “Scoglietto”, dove si possono incontrare i pesci san Pietro e cernie di grandi dimensioni. Un altro sito di immersione è il relitto dell’Elviscot, un cargo adagiato a 12 metri di profondità. Il mercantile italiano affondò il 10 gennaio 1972 per colpa del maltempo e giace presso gli scogli dell’Ogliera. La nave, costruita nel 1960, ha una lunghezza di 62,25 metri per una stazza di 499 tonnellate. Il relitto ospita ora tantissime specie ittiche, come le corvine, gronghi ma anche murene.

10. Ustica, Palermo (PA)

Una delle isole spettacolari del Mar Mediterraneo è proprio Ustica, in provincia di Palermo. L’isola rappresenta ciò che rimane di un complesso vulcanico. Le acque sono limpide per la mancanza di sabbia a poca profondità ed offrono una natura incontaminata e ricca. In poche parole, ciò che un subacqueo vorrebbe sempre. Infatti, per la sua ricchezza ittica è facile imbattersi in grandi cernie, grossi banchi di barracuda, ricciole ma anche tonni. Pronti a vivere un’esperienza indimenticabile?

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4 cammini da fare in Italia

Sapevate che anche in Italia esistono dei cammini da fare? Non solo il cammino di Santiago de Compostela, anche nel bel Paese ci sono tantissimi percorsi da fare immersi nella natura e di grande valore culturale. Oggi vi mostriamo 4 cammini da fare in Italia. Andiamo!

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La via degli Dei, Centro Italia

Forse la via più conosciuta di tutta Italia. La via degli Dei è un percorso di 130km che collega Bologna e Firenze, passando per gli Appennini. Il nome deriva da alcuni monti che si incontrano durante il percorso, tra cui il Monte Venere, il Monte Laurio ed il Monte Adone. La via fu costruita nel 187 a.C. da Gaio Flaminio, il console romani dell’epoca, e dagli Etruschi per collegare Bologna e Fiesole, entrambe città di origini etrusche. Veniva utilizzata anche durante il periodo medievale per le comunicazioni tra le città. Negli anni ’90 queste strade sono state ricostruite e riscoperte dai CAI (Club Alpino Italiano). Oggi si ripercorre questi sentieri attraversando le antiche pavimentazioni stradali e scoprendo luoghi di interesse naturalistico e paesaggistico.

Gran parte della via degli Dei si trova in montagna, dove potrai camminare tra i boschi di latifoglie, mentre il resto del percorso attraversa i piccoli borghi fino ad arrivare ai centri urbano come Fiesole, Monzuno o San Piero a Sieve. Le tappe ed i giorni del cammino variano in base alle proprie abilità motorie, ma solitamente questo percorso si può terminare nel giro di una settimana.

Una particolarità della via degli Dei è il “Libro vetta di Monte Gazzaro”, un libro situato alla quarta tappa sul monte Gazzaro. Vicino alla croce del monte troverete una piccola struttura in pietra dove, in un contenitore di metallo, si trova questo libro. Qui potrete scrivere i vostri pensieri sul cammino, le vostre emozioni e condividerli con gli altri escursionisti. Una bellissima idea per sentirsi tutti vicini durante questa esperienza!

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La via francigena, Italia

La via Francigena è uno dei cammini religiosi più famosi d’Italia: si tratta di una via che porta sino a Roma e prosegue fino a Brindisi, in particolare Santa Maria di Leuca. Qui ci si imbarcava per la Terra Santa, la Palestina, meta di tantissimi pellegrini dell’epoca. Chiamata anche via Francisca o Romea, la via Francigena collega i paesi dell’Europa occidentale, tra cui la Francia, l’Inghilterra, la Svizzera e l’Italia.

La via nasce intorno al IX secolo, periodo in cui compaiono i primi documenti della sua esistenza. Il pellegrinaggio a Roma era importantissimo e prevedeva la visita alle tombe degli apostoli Pietro e Paolo, una delle mete più importanti. Il primo tratto della via Francisca fu percorso di pellegrinaggio che dovette affrontare il vescovo Sigerico che arrivò a Roma da Canterbury per ottenere il pallium, l’abito religioso dell’epoca. Negli anni successivi questa tratta veniva utilizzata dai mercanti e dai pellegrini. La via Francigena inizia nel Nord Italia da Aosta, passando per Ivrea, Vercelli e Pavia, allora capitale del Regno d’Italia.

Attualmente, il percorso si percorre sia a piedi che in bicicletta e vede l’intreccio di molte culture tra loro sia dal punto di vista religioso ma anche storico. Oggi è possibile, infatti, osservare durante il cammino le memorie dei vecchi insediamenti e le tradizioni delle varie epoche.

Il cammino san Francesco di Paola, Calabria

Il cammino di San Francesco di Paola è un percorso di interesse naturalistico e religioso e si trova in Calabria. Sei tappe e 112 km ricalcano i passaggi del santo Francesco da Paola. Francesco Martolilla, il suo vero nome, fu pellegrino e spesso viaggiò a piedi. Fu costretto a lasciare il suo luogo d’origine per spostarsi in Francia, in particolare a Plessis-lez-Tours, dove trascorse i suoi ultimi anni di vita. Il cammino di San Francesco di Paola viene inaugurato nel 2017, e ripercorre i luoghi in cui l’eremita trascorse la sua vita in Calabria. È possibile eseguire questo percorso in 6 giorni a piedi e godendosi appieno il paesaggio montano che si affaccia sul mare calabrese.

Si parte da San Marco Argentano, in provincia di Cosenza, luogo in cui il santo si ritirò all’età di 13 anni. Qui troviamo il tipico paesaggio montano calabrese, con frutteti e castagneti. Tra le primissime tappe del percorso troviamo il famoso faggio di San Francesco, dove egli amava riposare: 6 metri di circonferenza e oltre 600 anni d’età! Il luogo simbolico del cammino è il Santuario di Paola, dove sono conservate parte delle spoglie dell’eremita. Il percorso escursionistico termina poi al Santuario di Paterno Calabro, eretto proprio da san Francesco.

Ad ogni tappa si incontra ospitalità di ogni genere, in rifugi di montagna o parrocchie. Inoltre, il percorso presenta due varianti: il Santuario di Paola si trova in posizione centrale del Cammino. La prima via è la via del Giovane, che ripercorre i luoghi dove il santo si ritirò da giovane, partendo da San Marco Argentano. La seconda via, la via dell’Eremita si sviluppa da Paterno Calabro a Paola. Dal 2017, anno di inaugurazione, il cammino fa parte dell’Atlante dei Cammini d’Italia dal Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo (MiBACT).

Sentiero degli Dei meeTravel

Il sentiero degli Dei, Campania

Il sentiero degli Dei è un percorso molto breve rispetto a quelli descritti prima, ma non per questo meno interessante. Sono circa 8 km di percorso che attraversa le mulattiere ed i terrazzamenti della bellissima Costiera Amalfitana, passando da Agerola sino ad arrivare a Positano. Secondo alcune leggende, il nome Sentiero degli Dei è dovuto al fatto che in questo luogo si trovavano le divinità greche che salvarono Ulisse dalle sirene. Il percorso si divide in due: il sentiero alto e il sentiero basso. Il primo è un percorso più faticoso per via del dislivello di circa 400 metri. Si passa infatti da 659 metri da Santa Maria di Castello a Bomerano a 1079 m, di capo muro.

Il sentiero basso invece inizia da Bomerano e prosegue verso Nocelle. È conosciuto come il percorso meno faticoso, dove sarò possibile osservare tutta la costiera Amalfitana nella sua incredibile bellezza. Arrivati al piccolo borgo su Nocelle vi sarò poi possibile arrivare, dopo una trentina di minuti e percorrendo una lunga scalinata, a Positano, per godere di una vista mozzafiato. Quale dei sentieri ti ha ispirato di più? Condividi l’articolo con i tuoi amici per organizzare il prossimo viaggio!

 

Hai voglia di metterti in cammino?  Scarica la nostra app gratuita per non perderti i prossimi cammini in partenza e per trovare nuovi compagni di viaggio!

 

 

@Sara Biancardi