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GLI ARTICOLI DI MEETRAVEL

5 luoghi dove godersi il mare d’inverno in Italia

L’Italia è famosa per le sue spiagge mozzafiato e le sue acque cristalline. Tuttavia, pochi sanno che anche durante l’inverno ci sono delle mete di mare davvero incantevoli da visitare. Dalle coste italiane, dal sud al nord, ci sono luoghi che offrono non solo bellezze naturali ma anche attività all’aria aperta e divertimento per tutta la famiglia. Si tratta di mete turistiche che durante questo periodo di bassa stagione sono poco frequentate, da osservare con occhi diversi rispetto all’estate. In questo articolo, esploreremo 5 luoghi dove godersi il mare d’inverno in Italia, con consigli su cosa fare per trascorrere una piacevole vacanza.

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1 Camogli, Liguria

Camogli è una piccola e incantevole località situata sulla costa ligure. La sua spiaggia è caratterizzata da sabbia fine e acque cristalline, con una vista mozzafiato sull’azzurro del mare e le montagne circostanti. La zona è molto popolare per la balneazione e gli sport acquatici come il nuoto, il surf e lo snorkeling. Oltre al mare d’inverno ci sono anche molte attrazioni da visitare nei dintorni di Camogli. Tra queste troviamo il Castello di San Giorgio, una fortezza medievale che offre una vista panoramica sulla città. Un altro luogo da visitare è la Chiesa di Santa Maria Assunta, una chiesa barocca del 17° secolo con una bellissima facciata e un bel campanile. Inoltre, ci sono molti negozi e ristoranti che offrono prodotti locali e specialità della cucina tipica ligure.

Se siete invece appassionati di trekking, da Camogli partono tutta una serie di sentieri che conducono al monte di Portofino, San Fruttuoso e Santa Margherita Ligure. Andando sul sito officiale potete avere un assaggio dei percorsi naturalistici che il territorio offre.

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2 Castiglione della Pescaia, Toscana

Castiglione della Pescaia è una località turistica situata sulla costa sud-occidentale della Toscana, definita una dei gioielli della Maremma. Anche se l’inverno non è la stagione ideale per farsi un bagno in spiaggia, potrete comunque godervi una passeggiata in riva al mare. Qui vi troverete all’interno di splendide pinete e spiagge lunghissime, ideale per chi desidera rimanere vicino alla natura. La cittadina è vicina a molte attrazioni che meritano di essere visitate. Tra queste il Parco Naturale della Maremma: un’area naturale protetta situata a pochi chilometri da Castiglione della Pescaia. Il parco offre sentieri escursionistici per ammirare la natura e la fauna selvatica, come i cavalli della Maremma e i cinghiali.

Per rimanere invece a Castiglione della Pescaia potete visitare il Castello di epoca medievale. Situato nella parte alta della città, offre una vista panoramica sulla città e sul mare. Nel centro si trova anche il Museo Civico Archeologico: lo spazio ospita una collezione di reperti archeologici che raccontano la storia di Castiglione della Pescaia e della sua zona. A pochi chilometri dalla città ci sono invece le Terme di Petriolo, che offrono un’esperienza unica per rilassarsi e rigenerarsi in un ambiente naturale caldo e mineralizzato.

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3 Sorrento, Campania

Sorrento è una città situata sulla costa meridionale della Campania, considerata anticamente la patria delle sirene. Un tempo si pensava infatti che queste creature mitologiche si trovassero in questo luogo. Con il loro canto, esse attiravano sugli scogli i marinai di passaggio. La città è una meta preferita dai turisti durante tutto l’anno: rappresenta un’ottima destinazione per brevi soggiorni o una comoda base per esplorare il Golfo di Napoli. Il centro storico di Sorrento è davvero suggestivo e pittoresco, con strade strette e case in pietra, perfette per una passeggiata e una fuga dai rumori della città. Oltre alla bellissima spiaggia, tipica dello stile costiero amalfitano, potrete visitare tantissimi altri luoghi. Tra questi vi è la chiesa di San Francesco, una chiesa cattolica costruita nel 1200, situata nel centro città, che offre un’ottima vista panoramica.

La piazza principale di Sorrento è Piazza tasso, la quale offre una vista panoramica sulla città e sul mare, nonché una serie di negozi, ristoranti e bar. Il Museo Correale di Terranova, invece, è un interessante museo di arte e storia nel centro storico. Se volete invece girare nei dintorni di Sorrento vi consigliamo l’escursione al Vesuvio. Situato a pochi chilometri dalla città amalfitana, è il vulcano attivo più famoso per le sue viste panoramiche su Napoli e la costiera amalfitana.

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4 Golfo Aranci, Sardegna

La Sardegna, con le sue spiagge bianche e le sue acque cristalline, anche in inverno è una meta ideale. Tra queste troviamo Golfo Aranci, una località turistica situata sulla costa nord-orientale della Sardegna, Italia. Durante l’inverno, le temperature sono ancora piacevoli e ci sono molte attività da fare nella zona. Anche se non è stagione ideale per il bagno, potrete comunque godervi la bellezza del mare e della costa facendo una passeggiata lungo la spiaggia. Con il bel tempo potete approfittare di un’escursione in barca: si possono fare gite in barca per ammirare la costa e le isole circostanti, come l’Isola di Tavolara, l’Isola di Molara o Figarolo.

Per fare il pieno della natura vi consigliamo anche delle escursioni in montagna. Nei dintorni di Golfo Aranci ci sono alcune montagne, come il Monte Limbara, che offrono sentieri escursionistici per ammirare la natura. Da visitare anche il centro storico di Olbia, situata a pochi chilometri da Golfo Aranci. Questa città offre una serie di siti storici e culturali da visitare, come la Basilica di San Simplicio e il Museo Archeologico.

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5 Mondello, Sicilia

La Sicilia, con le sue coste mozzafiato è una delle regioni con moltissime spiagge da visitare anche in inverno. Tra queste troviamo Mondello, una spiaggia situata in provincia di Palermo, in Sicilia, Italia. È una delle spiagge più popolari della zona, con un lungomare che offre una vista panoramica sul mare. Durante l’inverno, la spiaggia di Mondello non è il principale punto di attrazione, anche se è molto piacevole passeggiare con il bel tempo. Tuttavia, ci sono ancora molte cose da fare e da vedere nei dintorni di Mondello. Tra queste il Castello di Mondello: un castello costruito nel 1800, situato sulla collina sopra la spiaggia di Mondello, offre una vista panoramica sulla baia e sulla città di Palermo. Presso il Museo delle cere, invece, potrete osservare l’interessante collezione di statue di cera di personaggi famosi, situato nel centro di Mondello.

La Chiesa di Santa Maria degli Angeli, situata a pochi passi dalla spiaggia, è una chiesa cattolica costruita nel 1800 che offre un’architettura interessante e una vista panoramica sulla baia. Se volete visitare i dintorni di Mondello, infine, potrete recarvi a Palermo, la quale offre una serie di siti storici e culturali da visitare, come la Cattedrale di Palermo, il Teatro Massimo, e il Palazzo dei Normanni.

Queste erano i 5 luoghi dove godersi il mare d’inverno. Tutte rappresentano mete ideali per coloro che cercano una vacanza all’insegna del relax e della natura, ma anche per chi vuole godere della cultura e della cucina italiana.

 

Se stai organizzando la partenza in una di queste mete, scarica la nostra app per trovare compagni di viaggio e conoscere appassionati di mare come te!

 

@Sara Biancardi

Foliage: le mete italiane per ammirare l’autunno

L’autunno è la stagione preferita di moltissimi: i suoi colori inconfondibili creano un’atmosfera calda e piacevole. È il periodo perfetto per raccogliere castagne, leggere libri davanti al camino ma soprattutto per ammirare il foliage! Gli alberi sono propri i protagonisti della stagione: soprattutto nei parchi e nelle strade cittadine, si possono ammirare aceri, faggi, betulle, larici e tanti altri regalare un vero e proprio spettacolo della natura. Vediamo nel particolare di che cosa si tratta il foliage e quali sono le mete italiane per osservarlo in tutto il suo fascino.

Che cos’è il foliage

Il colore delle foglie di alcuni alberi cambia colore proprio durante l’autunno: questo fenomeno si chiama foliage. Oltre ad avere una bellezza paesaggistica, c’è anche una spiegazione scientifica dietro all’evento. Si tratta di una caratteristica specifica degli alberi caducifoglie, ovvero la parte di vegetazione caratterizzata da foglie che cadono periodicamente. Il foliage è l’evento tipico delle zone temperate, dove sono presenti tutte e quattro le stagioni, proprio come quelle in cui si trova l’Italia.

A provocare il colore rosso-arancio delle foglie sono i pigmenti che si ritrovano nella parte verde della pianta, custoditi all’interno dei cloroplasti, gli organuli importantissimi per la fotosintesi. Tra i pigmenti troviamo proprio quelli giallo-arancioni responsabili del foliage, come i carotenoidi o gli antociani. Le reazioni specifiche non sono ancora chiare agli scienziati ma è grazie a dei processi chimici che avviene il distacco della foglia dal resto della pianta. Questo meccanismo è dovuto ad un adattamento degli alberi all’arrivo dell’inverno, in cui le temperature si abbassano e le ore di luce sono minori rispetto alle altre stagioni. Insomma, un fenomeno sviluppato per sopravvivere al freddo in grado di regalarci dei colori stupendi.

Tuttavia, con il caldo di queste ultime settimane, moltissime piante stanno ritardando il loro foliage, con effetti davvero drastici su tutti gli abitanti delle foreste. È proprio il caso di dirlo: il cambiamento del clima può portare a delle conseguenze davvero drammatiche sulla nostra natura.

Dove osservare il foliage in Italia

Tra i tantissimi posti dove possiamo osservare il foliage, oggi ve ne consigliamo quattro.

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Il trenino del foliage, ferrovia Vigezzina Centovalli

Per chi desidera fare un viaggio alla scoperta del nord Italia ecco il trenino del foliage: a Novembre del 2023 compirà i suoi primi 100 anni di vita. Si tratta di un percorso creato dalla ferrovia Vigezzina Centovalli che parte da Domodossola fino ad arrivare in Svizzera, a Locarno. Una linea di 52km attraversando boschi e borghi pittoreschi. È possibile scegliere il biglietto di andata o di ritorno che offre la possibilità di effettuare fermate intermedie, come per esempio il borgo di Santa Maria Maggiore che si trova a quota di 831 metri, è il punto più alto della linea ferroviaria.

Attualmente sul sito sono presenti gli orari del trenino per il foliage, con disponibilità dal 7 Novembre fino al 10 Dicembre. I treni hanno inoltre dei finestrini davvero ampi per godere appieno l’intero paesaggio durante il percorso. Prima di partire vi consigliamo di fare un bel giro a Domodossola, uno dei borghi italiani dall’aspetto medievale. Passeggiate tra il centro tra piazze e piccole vie visitando anche i musei del borgo: vi consigliamo il museo casa dell’Alpino, dove potrete rivivere l’esperienza delle truppe alpine. Uniformi, cimeli, distintivi e tantissime fotografie di un tempo circondano il museo. Inoltre, dal 2015 è presente all’interno del museo l’allestimento per la commemorazione dei cent’anni dalla prima guerra mondiale, con tutti i documenti e i reperti storici degli Alpini.

Parco regionale del Monte Beigua, Liguria

In Liguria non c’è solo il mare cristallino: durante l’autunno il Parco regionale del Monte Beigua si riempie di colori regalando uno spettacolo paesaggistico. Tra i percorsi che si trovano all’interno del parco vi consigliamo il sentiero archeologico nei pressi della Torbiera del Laione, nel Comune di Sassello. Qui è possibile camminare sul percorso tematico dedicato all’archeologia. Sono circa 3km percorribili in due ore, con un dislivello di 80m. Lungo il tracciato sarà possibile osservare le incisioni rupestri presenti nel comprensorio del Beigua, tra il comune di Piampaludo e Pratorotondo. Il monte anticamente era considerato sacro e sono stati collocati cinque calchi che riproducono le rocce incise tipiche del luogo. Tutto è poi condito con i colori autunnali tipici del foliage. Una passeggiata non sono bella dal punto di vista paesaggistico ma anche culturale!

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Le langhe piemontesi

Le langhe in provincia di Cuneo e Asti offrono un paesaggio caratteristico nelle vigne tipiche del Piemonte. Potrai ammirare paesaggi sorseggiando un po’ di vino, splendido no? Per godere appieno della bellezza delle langhe, patrimonio dell’UNESCO, potete percorrere i colli di viti e noci nei pressi della città Barolo. Qui l’Associazione Strada del Barolo ha creato un percorso scaricabile dalle mappe di Google Maps: tramite il navigatore potrai attraversare scorci panoramici con i colori tipici dell’autunno.

Un altro percorso interessante è invece la strada romantica delle langhe e del Roero. Ben undici tappe panoramiche su un percorso di 130km, un viaggio “fisico ed emozionale fra passato e presente, paesaggi e suggestioni letterarie” come si legge dal sito ufficiale. Dai vini alle nocciole passando per il tartufo e le sue secolari tradizioni, ma anche tanta architettura e borghi che testimoniano l’epoca feudale del territorio. Insomma, vi innamorerete del posto nel vero senso della parola!

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Monti Nebrodi, Sicilia

Spostiamoci invece più giù, nella splendida Sicilia: sui Monti Nebrodi c’è uno spettacolo della natura che vi farà rimanere senza fiato. In particolare, sul sentiero che da Portella Femmina Morta, lungo la faggeta, fino al lago Maulazzo. Si tratta di un lago artificiale di circa 5 ettari, ed è attorniato da alberi che regalano un bellissimo foliage nella stagione autunnale. Lasciate la macchina dove vi permette il percorso e da lì percorrerete 2,5km circa a 1400 metri di altezza. Attrezzatevi quindi di scarpe da trekking e macchina fotografica: pronti per l’immersione nella natura?

L’autunno è in grado di regalare colori e scorci stupendi, ora non ti resta che trovare i tuoi prossimi compagni di viaggio per le mete italiane del foliage. Che aspetti? Scarica la nostra app e parti subito alla scoperta della natura!

Cinque Terre: itinerario di 3 giorni

Le Cinque Terre sono considerati i migliori borghi da visitare in Liguria. Piccole città coloratissime con una vista spettacolare nel blu della Riviera Ligure, sapranno sicuramente rapirvi. Ma come si arriva alle Cinque Terre? Cosa si visita? Ecco a voi l’itinerario da svolgere in 3 giorni. 

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Manarola, Liguria.

Cosa sapere prima di andare alle Cinque Terre

Prima di scoprire le informazioni turistiche delle Cinque Terre, vediamole nel dettaglio. Si tratta di cinque luoghi nella zona del levante ligure, nel particolare, partendo da destra verso sinistra, troviamo: Monterosso al Mare, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore. Per la loro ricchezza culturale e naturalistica, sono stati dichiarati Patrimonio dell’Unesco nel 1997.

Vi consigliamo di visitare le Cinque Terre con la buona stagione, ma non in quella estiva in quanto il caldo è davvero torrido e rischiereste di non fare delle belle escursioni a causa delle temperature elevate. Prendetevi quindi un bel weekend tra la primavera e l’autunno per godervi al massimo le Cinque Terre. In tutti i borghi ma anche nei dintorni, è possibile affittare affittacamere o alloggi con colazione. Per rischiare di non trovare, prenotate con largo anticipo perché sono zone turistiche molto frequentate, anche dai liguri.

Per muoversi alle Cinque Terre lo spostamento ideale è sicuramente il treno. In poco tempo si possono raggiungere i borghi senza pensare al parcheggio, che in queste zone di trova lontano oppure è davvero poco. Il costo del biglietto è di 4 euro per persona per tratta, ma è possibile anche pagare un abbonamento per più giorni, come nel nostro caso. Se vi piace il trekking alcuni tratti potrete effettuarli a piedi: abbiamo pensato anche a questo percorso nei tre giorni del tour.

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Vernazza, Liguria.

Giorno 1: Monterosso al Mare e Vernazza

La prima giornata parte proprio da Monterosso al Mare, il borgo più grande e popoloso delle Cinque Terre. Una volta arrivati sarete nella zona di Fegina, con una spiaggia ampia e mare cristallino. Passeggiando per il lungomare arriverete nel centro storico, con i tipici carruggi colorati e con i negozietti tipici. Rimanete a Monterosso per intraprendere il sentiero Azzurro: sono circa 2 ore di cammino all’interno del Parco Nazionale delle 5 Terre che portano a Vernazza. Un percorso a picco sul mare, attraversando le coltivazioni a terrazza e osservando l’incontro tra la montagna e il mare cristallino. Si tratta di un sentiero semplice che diventa, tuttavia, un po’ più complicato e con del dislivello alla fine.

Vernazza ti accoglierà con i suoi muretti a secco e i campi coltivati a picco sul mare. Un piccolissimo borgo che vale davvero la pena osservare. Tra gli edifici da vedere la chiesa di Santa Margherita d’Antiochia e il Castello Doria. Per una buona visuale sul paesino recatevi al porto di Vernazza.

Giorno 2: Corniglia e Manarola

Dopo Vernazza troviamo Corniglia, l’unico borgo che non ha un affaccio diretto sul mare ma, allo stesso tempo, offre un’ottima vista col suo promontorio a 90 metri sul livello del mare. Per arrivarci vi consigliamo il treno, della quale prima abbiamo mostrato i prezzi e le convenzioni. Se volete arrivare fino in cima al paesino salite la scala Lardarina, una scalinata di mattoni composta da 377 gradini e 33 rampe: un po’ di fatica per godersi la vista! Ora prendete il treno per arrivare a Manarola, uno tra i borghi più instagrammati di sempre.

La cittadina, infatti, è famosa per il ristorante Nessun Dorma, che offre una totale vista suggestiva sul mare. Fatevi stupire dai colori e dai carrugi, piccole vie, di Manarola. Una peculiarità di questo borgo è che le luci di Natale sono sempre ben visibili: ogni 8 dicembre viene infatti acceso il presepe di Manarola, uno dei più grandi al mondo.

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Riomaggiore, Liguria.

Giorno 3: Manarola e Riomaggiore

Il modo migliore per raggiungere Riomaggiore da Manarola era a piedi, percorrendo la Via dell’Amore. Purtroppo, nel 2012 una frana ha reso il percorso inaccessibile. Tuttavia, il comune ha dichiarato che sarà disponibile nuovamente a partire dal 2024. Ad ogni modo, per raggiungere la città vi consigliamo ancora una volta il treno, pratico e veloce.

Riomaggiore è un bellissimo borgo con scorci davvero suggestivi. Da non perdere la Chiesa di San Giovanni Battista e il Castello, da godersi soprattutto al tramonto. Perdetevi tra le vie tipiche della Riviera Ligure, con le casette colorate che finiscono sul mare.

Da qui termina il nostro viaggio alle Cinque Terre, ricco di sapori liguri e di tantissima natura. Non dimenticare di scaricare la nostra applicazione per condividere il tuo prossimo viaggio. Solo qui puoi trovare i viaggiatori migliori!

 

E tu hai mai pensato di trascorrere qualche giorno nelle 5 terre?

In app ci sono già tante proposte per questa bellissima meta! 

 

 

@Sara Biancardi

10 mete per il surf in Italia

Quando pensiamo al surf ci vengono in mente spiagge australiane o fuori porta. Ma sapevate che anche in Italia è possibile fare surf? Luoghi magnifici con onde da far impazzire tutti gli appassionati, ma anche per chi vuole approcciarsi per la prima volta a questo sport ed esperienza di viaggio.  In questo articolo vi mostriamo 10 luoghi dove poter fare surf in Italia!

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1. Recco, Genova (GE)

Negli ultimi anni Recco è diventata una spiaggia molto conosciuta come meta per il surf. Il luogo è adatto per chi vuole approcciarsi per la prima volta a questo tipo di sport. La spiaggia è formata da una piccola baia che permette di rendere più semplici i movimenti e quindi imparare il surf. Recentemente è possibile partecipare al Recco Surf Festival, organizzato da Blackwave, un negozio specializzato in questo sport. La manifestazione è di livello agonistico ma anche giovani e appassionati possono partecipare.

2. Forte dei Marmi, Lucca (LU)

Tra la movida della bellissima città di Forte dei Marmi si nasconde una delle mete più ambite per il surfing in Italia. Ogni estate vengono organizzati degli eventi da maggio ad ottobre, sullo sport e soprattutto sul surf. Qui le onde sono davvero spettacolari per tutti quelli che praticano surfing. Lo spot migliore dove muoversi con le onde è “il pontile” nel pieno centro città e tra le spiagge selvagge. Non solo discoteche e locali notturni! La scuola di surf Forte dei Marmi è Tahatai, esperti nel campo dello sport alle Hawaii.

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3. Santa Marinella, Roma (RM)

Santa Marinella è chiamata la città del surf: qui nasce la Banzai Surf Area, una comunità su tutto il litorale della zona. Potrai trovare scuole e negozi specializzati in attrezzature e abbigliamento per il surf per tutte le età e fasce di prezzo. A Santa Marinella, inoltre, si svolge il Surf Expo, l’evento fieristico tra i più importanti di Italia che si svolge in estate. Quest’ anno si svolgerà a luglio e vedrà coinvolti una serie di aziende e personaggi legati al mondo del surf. Davvero una bella iniziativa!

4. Porto Ferro, Alghero (SS)

La Sardegna è una delle regioni d’Italia che più offre spot per il surf. Tra queste Porto Ferro, in provincia di Sassari. La posizione è ideale per tutti i surfisti esperti. Si tratta di una spiaggia in cui il vento colpisce sempre e regala onde che solo un professionista può surfare. Non a caso sulla spiaggia si effettuano dei veri e propri contest tra gli sportivi. Se invece ci si sposta dove il vento soffia un po’ meno, si potrà stare in condizioni marine meno impegnative, adatte a chi vuole iniziare a praticare il surf.

5. Capo Mannu, Oristano (OR)

Capo Mannu insieme e Porto Ferro sono gli spot preferiti per i surfisti italiani. La spiaggia si trova all’interno del Parco Naturale del Sinis, nei pressi di Oristano. Il sito è esposto frequentemente da tutti i venti e in particolar modo dal maestrale, il vento preferito dai surfisti. Qui le onde possono arrivare ad essere davvero enormi: fino a sette metri! Capo Mannu è inoltre conosciuta per essere la sede dell’organizzazione Is Benas Surf Club, la prima scuola di surf aperta nel 1997 dai giovani locali. Spiagge davvero selvagge che sapranno regalarvi onde da sogno.

6. Rena Majore e la Marinedda, Sassari (SS)

A nord della Sardegna troviamo un punto famoso detto il Triangolo delle Bermuda: Pischina, Marina e Rena. Qui la corrente marina è molto forte ma è in grado di regalato un paesaggio davvero straordinario: la spiaggia regala un mare azzurro circondato completamente da una natura selvaggia. Rena Majore è una meta per il surf davvero splendida, soprattutto per godersi un po’ di natura. Poco più giù, sulla costa settentrionale dell’isola si trova la spiaggia della Marinedda, bandiera blu e surf da moltissimi anni. Non a caso qui si tiene il Marinedda Bay Open, ovvero una tappa ufficiale del campionato italiano di surf, che negli anni ha richiamato numerosi sportivi, provenienti anche da tutto il mondo.

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7. Levanto, La Spezia (SP)

Le Cinque Terre della Liguria sono dei posti davvero stupendi, in grado di regalare qualsiasi emozione. Dai trekking di Monterosso a Riomaggiore, sino agli aperitivi in riva al mare e, perché no, in barca. Sapevate che anche qui si può fare surf? Ebbene sì, in particolare a Levanto. Il meraviglioso borgo presenta delle onde surfabili con Libello e Maestrale a favore. I fondali sabbiosi che troviamo qui sono perfetti per il surf in quanto permettono delle onde di diversa misura. Per molti esperti Levanto è considerata una big wave spot, con onde di oltre i 3 metri d’altezza in determinate condizioni dell’anno.

8. Chia, frazione di Domus de Maria (CA)

Torniamo nuovamente in Sardegna, questa volta nella costa sudoccidentale a circa 50km da Cagliari. Qui troviamo Chia, una spiaggia perfetta per fare surf e con un mare cristallino. Questa è una meta adatta sia per chi pratica questo sport da tempo ma anche per le prime armi, grazie alle condizioni meteo-climatiche. Gli stabilimenti balneari del luogo sono attrezzati per il noleggio delle attrezzature da surf e anche per qualche lezione, circondati sempre dalla bellezza del mare sardo.

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10. Calathea Caserta (CE)

Nella provincia di Napoli troviamo West Side Surf Club, una scuola di surf  federale nata da Giacomo De Vito. La scuola di surf nasce ad Ischitella Lido, a Castel Volturno ed è situato nei pressi di un lido. Oltre ad offrire confort estivi di tutti i tipi in spiaggia, si possono fare lezioni di surf. Dai principianti ai più esperti, nella stagione estiva le onde sono perfette per imparare questo tipo di sport. La scuola, come si legge dal sito, “promuove lo sviluppo e la pratica del Surf a Napoli attraverso un progetto che dà la possibilità a tutti di avvicinarsi al mondo del surf, ma soprattutto del mare, vissuto davvero, in tutte le stagioni e nel rispetto delle sue regole”. L’obiettivo è quello di fare avvicinare persone di tutte le età a questo sport. Inoltre, l’associazione è affiliata al Coni ed alla federazione italiana Surf la FISW Surfing.

Oltre alle bellezze artistiche, la penisola italiana ci regala dei paesaggi mozzafiato. E per farci apprezzare ancora di più il mare, ci offre spot stupendi per il surf. Negli anni anche in Italia questo sport inizia sempre di più a crescere, con l’istituzione di scuole per il surf e punti importanti che vi abbiamo appena mostrato. Non resta che prendere una tavola e mettersi a remare!

 

E tu hai mai pensato di provare a surfare? Cerca in app compagni di viaggio per provare questa avventura! 

 

@Sara Biancardi

10 posti dove fare immersioni in Italia

Appassionati di subacquea all’ascolto: se questa estate rimarrete in Italia non potrete perdervi i siti più belli per fare un viaggio nelle profondità del mare. Siete pronti ad immergervi? In questo articolo vi mostriamo 10 posti dove poter fare immersioni in Italia.

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1. Secca Isuela, Portofino (GE)

Portofino è uno dei posti più apprezzati dai turisti. Con le sue casette colorate e vicoli deliziosi, rimarrete subito incantati da questo piccolo borgo della Liguria. Nel 1999 venne istituita l’Area Marina Protetta di Portofino con sede a Santa Margherita Ligure. Grazie a questo titolo così importante, è possibile conservare molta flora e fauna tipica del Mediterraneo. Tuttavia, trattandosi di una riserva è bene fare attenzione a tutte le regole per rispettare l’ambiente in cui ci si trova.

Tra le secche più famose sicuramente l’Isuela, dove è possibile immergersi fino ad una profondità di 55 metri circa. Sarete subito attratti dalla fauna tipica del Mediterraneo: cernie, saraghi, castagnole. Il promontorio di Portofino si sviluppa con delle falesie a picco sul mare, ed è proprio qui che troviamo le più belle forme di vita: l’area è soggetta a molta corrente, che porta nutrienti. Sarà possibile infatti osservare moltissime gorgonie, i coralli rossi, maestose e ricche di altra microfauna nei dintorno.

2. Secca del Papa, Sardegna (SS)

La Secca del Papa è forse il sito di immersione più famoso dell’Area Marina Protetta di Tavolara, in Sardegna. Considerata una tra le immersioni più belle del Mediterraneo, il fondale va dai 35 ai 45 metri di profondità. Il sito prende il nome da una rocca a strapiombo di Tavolara che, vista da una certa angolazione, sembra ricordare un Papa seduto.

Qui è possibile osservare la Paramuricea clavata, molto rara nelle coste della Sardegna: si tratta di un corallo rosso molto noto che un tempo veniva utilizzato nella gioielleria. In queste zone è facile anche imbattersi in delfini se vi troverete fuori dalla costa, quindi potrete anche organizzare un’uscita di whalewathching in mare.

3. Lampione, Sicilia (AG)

Lampione è l’isola più piccola dell’arcipelago delle Pelagie, nel punto più a sud della Sicilia. È un sito molto piccolo dove si trova un faro e le antiche case degli abitanti. Anche qui si tratta di un’Area Marina Protetta, in questo caso istituita nel 2002. Un ottimo posto dove poter fare subacquea è sicuramente la Secca di Levante, dove è possibile osservare una fauna ricchissima e rimanere circondati completamente dal blu intenso del mare. Nel sito invece di Capo Ponente è possibile immergersi in un relitto anche a qualche metro di profondità.

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4. Lago di Capodacqua, Abruzzo (AQ)

Non di solo mare vive il subacqueo appassionato: il lago di Capodaqua si trova all’interno del Parco Nazionale del Gran Sasso, circondato da una natura completamente incontaminata. Il sito è alimentato dalle sorgenti naturali e qui sarà possibile trovare due mulini sommersi nel lego. Per poterli osservare sarà necessario recarsi con la guida autorizzata ambientale, in quanto il lago è di proprietà privata e sotto la tutela ambientale. Siete pronti ad immergervi in un’acqua completamente cristallina e dolce? Mi raccomando, ricordati di portare l’attrezzatura adeguata!

5. La Montagna di Scilla (RC)

A Scilla, piccolo borgo di pescatori calabresi e vicinissimo alla Sicilia, si trova un sito per la subacquea davvero particolare. Si chiama la Montagna Sommersa, alta 20 metri e visibile dai 15 metri di profondità. Lo scoglio si trova su una distesa di sabbia bianca ed è popolata da gorgonie rosse e gialle che offrono riparo a molti pesci e altri organismi. Anche ad una ventina di metri sarà quindi possibile osservare una biodiversità marina ricchissima e peculiare della zona dello stretto di Messina. Coralli così grandi da sembrare alberi, vi sentirete come se foste in una vera e propria foresta, tant’è che molto lo definiscono come il paradiso dei subacquei e dei biologi marini.

6. Baia di Santa Croce, Peschici (FG)

Situata a 10km da Peschici, la baia di Santa Croce è definita dal 1993 una zona di tutela biologica. Nella baia è possibile osservare cinque pinnacoli rocciosi, a picco sul mare e raggiungono i 50 metri di profondità. In questa baia moltissimi sono i subacquei che si immergono per la bellezza del posto, soprattutto i più professionali. Infatti, oltre i trenta metri di profondità è possibile osservare un corallo non corallo (falso corallo), la Gerarda savaglia, con i suoi grandissimi rami. Se li osservate attentamente, potreste imbattervi nelle uova di gattuccio, un piccolo squalo di fondale diffuso in tutto il Mediterraneo lungo circa un metro.

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7. Parco archeologico sommerso di Baia (NA)

Se il vostro sogno è quello di immergervi nei resti di una antica città romana, la scelta migliora è il Parco Naturale dei Campi Flegrei. In particolare, nel parco marino di Baia si trovano i mosaici, affreschi, strutture, colonne in uno stato di conservazione perfetto. La particolarità di tutto questo? Si trova sott’acqua. Proprio così! Al tempo degli antichi romani la zona di Baia divenne un importante stazione climatica, vicino al porto commerciale di Portus Julius. La zona è soggetta a bradisismo, un fenomeno geologico che porta all’inabissamento di alcune zone, come in questo caso. Nel 2002 viene istituita l’Area Marina Protetta di Baia per il suo immenso valore storico e archeologico. Qui è possibile immergersi in ben 8 percorsi subacquei fino alla profondità di 13 metri di profondità.

8. Isola del Giglio (GR)

Le scogliere dell’Arcipelago toscano sono considerate tra le migliori mete per la subacquea in Italia. In particolare, l’isola del Giglio ma anche Giannutri e Capraia vi offrono vari siti di immersione che non potete perdervi. L’isola del Giglio presenta tantissime calette e paesaggi incontaminati, popolati da tantissime specie ittiche differenti: tonni, barracuda, spugne, murene e tanti altri. Tra i siti di immersione vi consigliamo la secca Zampa di Gatto, situato sul versante sudorientale dell’isola, tra punta Torricella e punta Corbaia. Qui sarà possibile osservare gorgonie e spugne di ogni genere, ma anche aragoste, scorfani e murene sulle varie pareti rocciose, che prosegue oltre i cinquanta metri. Un panorama sottomarino spettacolare!

isola d'Elba posti subacquea italia

9. Isola d’Elba (LI)

L’isola d’Elba è sicuramente un’altra tappa da aggiungere ai posti dove fare subacquea in Italia. Tra le immersioni da citare sicuramente quella presso lo “Scoglietto”, dove si possono incontrare i pesci san Pietro e cernie di grandi dimensioni. Un altro sito di immersione è il relitto dell’Elviscot, un cargo adagiato a 12 metri di profondità. Il mercantile italiano affondò il 10 gennaio 1972 per colpa del maltempo e giace presso gli scogli dell’Ogliera. La nave, costruita nel 1960, ha una lunghezza di 62,25 metri per una stazza di 499 tonnellate. Il relitto ospita ora tantissime specie ittiche, come le corvine, gronghi ma anche murene.

10. Ustica, Palermo (PA)

Una delle isole spettacolari del Mar Mediterraneo è proprio Ustica, in provincia di Palermo. L’isola rappresenta ciò che rimane di un complesso vulcanico. Le acque sono limpide per la mancanza di sabbia a poca profondità ed offrono una natura incontaminata e ricca. In poche parole, ciò che un subacqueo vorrebbe sempre. Infatti, per la sua ricchezza ittica è facile imbattersi in grandi cernie, grossi banchi di barracuda, ricciole ma anche tonni. Pronti a vivere un’esperienza indimenticabile?

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Bandiera Blu 2022: il premio per le spiagge sostenibili

Anche quest’anno parte il premio Bandiera Blu, un riconoscimento adottato in tutto il mondo per le spiagge sostenibili e più pulite. Nel nostro territorio ce ne sono più di 200! Ma come funziona il programma Bandiera Blu? Ve lo spieghiamo in questo articolo.

Bandiera Blu MeeTravel
foto: www.bandierablu.org

Che cos’è la Bandiera Blu

La Bandiera Blu nasce nel 1978 e viene assegnato ogni anno in 49 paesi in tutto il mondo. Il riconoscimento internazionale è supportato da due agenzie dell’Onu, rispettivamente l’UNEP (Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente) e l’UNWTO (Organizzazione Mondiale del Turismo). L’obiettivo principale del programma Bandiera Blu è di “indirizzare la politica di gestione locale di numerose località rivierasche, verso un processo di sostenibilità ambientale”. In questo modo è possibile promuovere le politiche sostenibili e un’attenzione del territorio che abbia cura e rispetto dell’ambiente. Attualmente il programma è riconosciuto in tutto il mondo sia dai turisti che dagli operatori turistici, in zone marine ma anche lacustri. È riconosciuta inoltre dall’UNESCO come leader mondiale nel campo dell’educazione ambientale e allo sviluppo sostenibile.

Il progetto Bandiera Blu è sostenuto dall’organizzazione non governativa e no profit FEE, Foundation for Environmental Education, con sede in Danimarca, presente attualmente in 77 Paesi di tutti e cinque i continenti. La FEE è Riconosciuta dall’UNESCO come leader mondiale nel campo dell’educazione ambientale e dell’educazione allo sviluppo sostenibile. Per la certificazione della qualità ambientale, invece, si fa riferimento all’Eco-label, marchio europeo usato per certificare il ridotto impatto ambientale anche nel campo del turismo consapevole. Ogni anno sono quindi assegnate le Bandiere Blu: nel 2022 sono 210 le spiagge di mare e di lago che hanno ottenuto tale riconoscimento. Nei venti anni di istituzione del premio Bandiera Blu, il programma ha accompagnato molti comuni rivieraschi italiani. Grazie al premio, infatti, è stato possibile verificare un’evoluzione positiva delle condizioni di vivibilità dei Comuni stessi, pur con un incremento delle pressioni esercitate dall’aumento del numero di turisti che frequentano tali località.

premio bandiere 2022

Criteri di valutazione per la Bandiera Blu

Per diventare una spiaggia Bandiera Blu, sono necessarie delle pratiche particolari. Anzitutto, esistono una serie criteri di valutazione. Questi sono aggiornati periodicamente, in modo da spingere le località balneari a migliorare la gestione del territorio per una attenta salvaguardia dell’ambiente. Ogni anno gli stabilimenti balneari possono presentare, gratuitamente, delle candidature tramite un questionario composto da 12 sezioni e supportato da una specifica documentazione. Le valutazioni sono effettuate da enti istituzionali come la Presidenza del Consiglio, il Dipartimento del Turismo, il Ministero delle Attività Agricole e Forestali, ISPRA, ENEA, il Comando Generale delle Capitanerie di Porto, università ma anche organismi privati.

Inoltre, da alcuni anni è stato introdotto l’iter per il certificato secondo la norma UNI EN ISO 9001-2000. Nel questionario sono richieste notizie di carattere generale ai fini della valutazione, un supporto cartografico dell’area comunale di interesse che evidenzi l’ubicazione delle infrastrutture. Queste notizie, insieme a molte altre, saranno poi verificate dalla FEE stessa in loco, assieme al Comando Carabinieri per la tutela dell’ambiente. Tra i criteri di valutazione vi è la qualità delle acque: solamente le zone che possiedono delle acque eccellenti nella stagione precedente possono presentare la candidatura per il premio Bandiera Blu. Ad accedere al percorso di valutazione sono le località con un impianto di depurazione con un trattamento secondario, che quindi non termina direttamente in mare. Per quanto riguarda la raccolta differenziata, recentemente è richiesto una maggiore attenzione alla destinazione dei rifiuti sulle spiagge, sempre per poter rendere l’area con il minor impatto ambientale possibile.

Da quest’anno saranno anche effettuati dei controlli per la depurazione delle acque reflue sui litorali, con il supporto della Capitaneria di Porto. Inoltre, nel corso della stagione estiva tutte le località che vincono il premio Bandiera Blu, saranno controllate periodicamente, in modo da verificare la conformità dei criteri stabiliti dal programma.

Le Bandiere Blu del 2022

Nel 2022 sono state assegnate 210 Bandiere Blu alle spiagge Italiane, un numero sempre più in crescita. Le regioni con le varie località di mare o di lago sono visibili in questa parte del sito Bandiera Blu. La regione con il maggior numero di Bandiere Blu rimane sempre la Liguria. Ben 32 località balneari rientrano tra i parametri del programma, primato indiscutibile da svariati anni. Tra queste troviamo luoghi più famosi come Sestri Levante, Camogli, Santa Margherita Ligure, Sanremo, Framura. Le località premiate e meno famose sono invece Moneglia, Lerici, Framura, Ceriale e molte altre località. La Liguria è poi seguita da Campania, Puglia e Toscana, con 18 siti Bandiera Blu. A seguire la Calabria e le Marche con 17 luoghi premiati. Insomma, abbiamo tantissimi gioielli in tutte le regioni d’Italia!

Tra le nuove località balneari troviamo Alba Adriatica, in Abruzzo, che fa salire la regione a ben 14 Bandiere più, aggiundicandosi il quinto posto della classifica dopo la Sardegna, con 15 spiagge. Il Lazio e l’Abruzzo sono le uniche due regioni ad ricevere il premio sia per le spiagge marine sia lacustri: tra queste troviamo il Lago di Scanno, il Lago di San Domenico e il Lago Lungo. Tutti luoghi davvero particolari che vi regaleranno emozioni uniche e un bagno decisamente spettacolare. Non resta che prenotare il tuo prossimo viaggio!

Whale watching: che cos’è e dove si può fare in Italia? 

Avete in mente di fare un’attività di whale watching ma non sapete dove partire? Oggi vi sveliamo alcune mete dove poter osservare i cetacei in mezzo alla natura e lontano dal chiasso cittadino.

Viaggiatori alla ricerca di balene? Oggi vi parliamo del whale watching e vi mostriamo qualche posto insolito dove poter osservare i cetacei che sicuramente vi stupirà. Non vi parleremo di posti lontani ma di qualcosa vicino a noi: in Italia!

Che cos’è il whale watching?

Letteralmente tradotto dall’inglese, con whale watching l’attività di avvistamento cetacei nel loro ambiente naturale. Il termine deriva dal termine usato per l’osservazione ornitologica, ovvero dal bird watching. L’osservazione viene fatta in mare, lontano da costa, mentre sono pochissimi i posti in cui è possibile osservare i cetacei vicino a terra, come alcune coste dell’Australia o del Sudafrica.

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