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GLI ARTICOLI DI MEETRAVEL

I 10 musei più particolari d’Italia

L’Italia è il paese più bello al mondo: col suo patrimonio storico, paesaggistico e culturale ineguagliabile, presenta il più alto numero di siti unici al mondo. Qui possiamo trovare tante meraviglie anche a qualche passo vicino casa. Una ricchezza che possiamo trovare custodita nei musei, di cui se ne contano quasi 5000 sparsi per tutto il territorio. E tra questi troviamo anche quelli più strani e bizzarri. Ecco i 10 musei più particolari che non puoi farti scappare in Italia!

museo del gelato musei particolari

1. Museo del Gelato, Anzola dell’Emilia

Il Gelato Museum Carpigiani o museo del Gelato si trova vicino a Bologna e racconta la storia del gelato, che porta con sé oltre migliaia di anni. Il gelato, infatti, nasce intorno al 12.000 a.C. con l’invenzione dei pozzetti di neve per il sorbetto. In questo museo potrete osservare e immergervi in tutta la cultura e la tradizione del gelato artigianale italiano. Sarà anche possibile effettuare una visita ai laboratori per capire come si prepara oggi il gelato. Infine, si potrà procedere con una ottima degustazione dei prodotti in commercio, a partire da 7 euro. Uno dei musei italiani più particolati e soprattutto rinfrescanti!

2. Il museo delle Illusioni, Milano

Se avete voglia di stupirvi con le illusioni ottiche questo è il posto che fa per voi. Il museo delle Illusioni si trova a Milano e costa 18 euro a persona. Un luogo che non conosce età che ingannerà i vostri sensi e, allo stesso tempo, ti darà l’opportunità di imparare qualcosa di nuovo sulla mente umana. Alcune sale sono davvero particolari, come quella del Vortex Tunnel: una sala in cui sarà davvero difficile fare anche solo un passo in avanti. Insomma, una di quelle esperienze assolutamente da non perdere. L’idea dietro al museo delle illusioni, come si legge dal sito, è che “le nostre illusioni sono un modo insolito e divertente per ricordarci che le nostre convinzioni sul mondo che ci circonda spesso non sono altro che una distorsione della realtà”.  Sei pronto a sfidare le leggi della fisica?

3. Selfie Museum, Firenze

Appassionati di social e foto all’ascolto! Se volete visitare un museo dove scattarsi continuamente selfie per il vostro profilo Instagram, il Selfie Museum di Firenze fa proprio al caso vostro. L’idea di questo museo nasce nel 2014 a Los Angeles, dal fotografo e art director Adrien Berlin, che durante le sue feste organizza delle postazioni scenografiche per poter scattare fotografie. Adrien Berlin si trasferisce poi in Europa e continua a riproporre questo format nelle città, in particolare a Firenze, dove apre il Selfie Museum il 7 ottobre 2021. Il biglietto per il Selfie Museum costa 13 euro ed il museo ospita un vero e proprio labirinto di stanze ricche di installazioni completamente immersive. Oltre 400 artisti proveniente da tutto il mondo hanno preso parte al progetto, creando un luogo davvero unico, e super instagrammabile.

museo del cioccolato meetravel italia

 4. Museo del Cioccolato, Latina

Avete mai desiderato di trovarvi nella fabbrica di cioccolato di Willy Wonka? Questo sogno si può realizzare a Latina, in particolare al museo del Cioccolato “Antica Norba”. Istituito nel 1995, si tratta di un’antica fabbrica ricostruita con tutte le macchine originali per la lavorazione del cioccolato. Al museo del cioccolato è possibile conoscere come veniva utilizzato il “cibo degli dèi” sin dagli antichi Maya fino ai giorni nostri, scoprendo tutte le curiosità sulle piantagioni di cacao. E se vorrete, sarà anche possibile fare una degustazione a prezzi davvero bassi (2,50).

museo del pomodoro meetravel italia

5. Museo del Pomodoro, Parma

La pasta al pomodoro è una delle ricette più amate degli italiani. Al pomodoro non si poteva che dedicare un intero museo! Si trova nella provincia di parma ed è situato all’interno della Corte di Giarola, tra Collecchio e Ozzano Taro, nel bellissimo panorama parmense. Questa zona era, infatti, storicamente nota per la produzione e la trasformazione del pomodoro. Il museo del Pomodoro, inoltre, fa parte dei musei del cibo di Parma insieme a quello della Pasta, Parmigiano Reggiano, Culatello e molti altri. È possibile anche pranzare all’interno del museo oppure organizzare un tour guidato, su prenotazione.

6. Museo della Merda, Gragnano Trebbiense

Dopo il cibo, arriva il momento di parlare di un altro museo particolare: il museo della Merda. La struttura è situata a Gragnano Trebbiense, all’interno di Castelbosco, in provincia di Piacenza. Tutto è allestito per dare informazioni su questa sostanza. Dal punto di vista ecologico può essere riutilizzata in tanti modi: concime, base per mattoni e intonaco, produzione di metano e così via. Il museo racconta di come questa sostanza fosse anche preziosa in passato, percorrendo così la storia del suo utilizzo.

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7. Museo del Rubinetto, San Maurizio D’Opaglio

Quanto è importante l’acqua? Alcuni la considerano come l’oro blu della vita. Per questo motivo nasce il museo del rubinetto, situato in provincia di Novara. Il museo mostra l’evoluzione tecnologica dei rubinetti e come l’uomo sia riuscito a dominare l’acqua. Viene anche mostrato l’aspetto ambientale dell’acqua, cercando di sensibilizzare tutti i visitatori sul tema dello spreco idrico.

8. Museo della Bora o Magazzino dei Venti, Trieste

Il Museo della Bora o Magazzino dei Venti si trova a Trieste ed è dedicato al vento freddo e forte che soffia in questa città, la Bora. La struttura, ad ingresso gratuito, ospita uno spazio dove imparare al meglio la storia della Bora. Al Magazzino dei Venti è possibile documentarsi su come studiare il vento e ascoltare le storie nate proprio attorno a questi fenomeni.

9. Museo del Falso e dell’Inganno, Biella

Chiamato Falseum, il museo del Falso e dell’Inganno si trova nel castello di Verrone, nel territorio biellese. Qui sono esposti tutti i falsi della storia, visitabili pagando 7 euro per il biglietto. Questo museo nasce con l’intento di porre una riflessione sul concetto del falso, ripercorrendo gli inganni commessi nel passato sino ad oggi. Visitando il museo del Falso, infatti, sarà possibile comprendere tutti i meccanismi che portano a creare opere false, per imparare ad individuare e smascherare i falsi odierni.

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10. Museo dei Lucchetti, Parma

L’ultimo museo che vogliamo consigliarvi tra quelli più particolari in Italia è il museo dei lucchetti: si trova in provincia di Parma ed è il primo al mondo dedicato a questi piccoli oggetti. La struttura ospita la collezione privata di Vittorio Cavalli, falegname diventato collezionista di lucchetti. All’interno del museo è possibile osservarne oltre 4000 di ogni genere, epoca, dimensione, forma e proveniente da ogni parte del mondo. Un oggetto davvero importante che racconta anche la storia e l’evoluzione delle serrature.

Questi erano i 10 musei più particolari in Italia. Organizza la prossima uscita sulla nostra applicazione MeeTravel: incontra altri appassionati dei musei e parti insieme a loro!

 

E tu hai già pensato quale museo visitate?  Guarda le proposte in app o proponi tu per trovare nuovi amici con cui organizzare una gita!

 

@Sara Biancardi

MERCATINI DI NATALE PIU’ BELLI DA VISITARE IN ITALIA

E’ proprio il momento giusto per cominciare ad organizzare un weekend tra mercatini di Natale: finalmente è arrivato il periodo più dolce dell’anno, che profuma di cannella e vin brulè!

Quali mercatini visitare? Non è facile stilare una classifica, ma ci abbiamo provato per voi!

Ecco i 5 mercatini di Natale più belli (in Italia e non) scelti da noi. Pronti a vivere la magia dell’Avvento e a sognare come bambini tra lucine e addobbi festosi?

MERCATINI DI NATALE A BOLZANO

E’ uno dei più antichi mercatini di Nalale in Italia. Nonostante le dimensioni, è terribilmente magico e possiede un fascino tutto suo. Dalla fine di novembre all’inizio di gennaio, cioè durante il periodo dell’Avvento, riempie la Piazza Walther nel centro di Bolzano con il suo profumo di Natale, il suo scintillante splendore e le sue luci magiche.

Informazioni pratiche: Il mercatino è aperto tutti i giorni dalle 10 alle 19 dal 24 novembre 2022 al 6gennaio 2023. 

MERCATINI DI NATALE A TRENTO

Il mercatino di Natale di Trento è meno longevo di quello di Bolzano, ma non vi lascerà delusi. Con le sue casette di legno, addobbi e luci ma soprattutto lo scenario impedibile delle Alpi innevate, è sicuramente uno dei mercatini più suggestivi d’Italia.

Una curiosità: sapevate che l’energia elettrica utilizzata durante il Mercatino di Natale di Trento viene interamente prodotta da fonte rinnovabile?

Informazioni pratiche: Il Mercatino di Natale di Trento è aperto tutti i giorni dal 19 novembre 2022 al 8 gennaio 2023, escluso il giorno di Natale, con i seguenti orari:

  • dalla domenica al giovedì dalle 10.00 alle 19.30;
  • venerdì e sabato dalle 10.00 alle 20.30;
  • sabato 18 e venerdì 31 dicembre 2021 dalle 10.00 alle 22.00

MERCATINI DI NATALE A FIRENZE

Non ci sarà il paesaggio fiabesco delle Alpi innevate, ma quello di Firenze è a suo modo molto uno dei mercatini di Natale più suggestivi e in più unisce il piacere del Natale con quello intramontabile di visitare una città d’arte.

In Piazza Santa Croce si può visitare il mercatino di Natale. Un tuffo tra tra artigianato e decorazioni e ovviamente i prodotti gastronomici tipici, sia toscani sia internazionali ma rigorosamente natalizi.

Non manca la casa di Babbo Natale per i più piccoli e la pista di pattinaggio più lunga d’Europa!

Informazioni pratiche: Il Mercatino di Firenze è aperto dal 19novembre al 18 dicembre 2022 dalle 10 alle 22.

MERCATINI NATALE A LIMATOLA (BENEVENTO)

Chi l’ha detto che si respira lo spirito natalizio solo al nord?

Limatola in provincia di Benevento ospita Cadeaux al Castello, un mercatino di Natale medievale.

Il castello come nelle migliori fiabe, si illumina per ricreare una magia unica che si può vivere varcando le mura di cinta ed entrando in mondo fatato, tra mestieri medievali, danze, prodotti tipici e ovviamente regali per il Natale.

Un posto incantato che rientra a pieno titolo tra i mercatini di Natale più belli da visitare

Informazioni pratiche: Per entrare è necessario acquistare un biglietto di ingresso dal sito ufficiale della manifestazione.

L’evento è accessibile dal 11 novembre all’11 dicembre 2022, tutti i giorni dalle 10.00 alle 22.00

 

MERCATINI DI NATALE IN EUROPA

I mercatini di Natale più belli in Europa secondo i viaggiatori sono a Budapest, Vienna, Strasburgo, Norimberga e Praga. Ma su questi vi daremo maggiori dettagli nel prossimo articolo!

 

 

Buon Natale a tutti!

Anche nell’App troverete moltissime idee per  visitare i mercatini di Natale con nuovi amici! Pronti a sbizzarrirvi nella ricerca del regalo di Natale perfetto?

Ti è piaciuta questa idea di gita fuori porta? Guarda in app se è stata già proposta o proponi tu!

 

@Sara De Vincenzo

Il mio viaggio in Giordania con MeeTravel

Intervista ad Angelo che ci ha raccontato la sua esperienza con nuovi compagni di viaggio in Giordania con Meetravel, tra avventura  e nuovi amici.

Ti sei mai chiesto se è possibile viaggiare con sconosciuti e in modo autonomo anche verso mete più esotiche dell’Italia e dell’Europa? La risposta è si!!! Abbiamo intervistato Angelo che ci ha raccontato la sua esperienza con nuovi compagni di viaggio in Giordania con MeeTravel, tra avventura e nuovi amici.

Angelo ci ha dato anche qualche consiglio su come organizzare un viaggio in Giordania e in generale su come vivere al meglio un  viaggio con sconosciuti.

Angelo, raccontaci di te

Sono siciliano, della provincia di Trapani per la precisione, ho 26 anni e amo viaggiare e scoprire posti nuovi. Le mie passioni sono i viaggi e la fotografia. La mia filosofia sulle foto è “cerca armonia e spontaneità” per questo ho scelto di usare uno smartphone di ultimissima generazione ma non una macchina fotografica. In questo modo posso cogliere il momento al volo e immortalarlo, senza perdere tempo. Non faccio mai post produzione e le mie foto sono subito pronte per i social e per condividerle con gli amici.

A proposito di amici, quando hai iniziato a viaggiare con sconosciuti?

Nonostante la mia terra d’origine, la Sicilia, sia veramente stupenda, io ho tantissima voglia di viaggiare e nell’ultimo anno soprattutto ho girato come una trottola. Ho sperimentato vari modi per viaggiare in gruppo con persone che non conoscevo, appoggiandomi ad agenzie che offrono questo tipo d’esperienza. Poi quest’anno ho scoperto MeeTravel e non mi sono più fermato. L’esperienza di viaggiatore fai da te ce l’ho, perchè spendere per avere qualcuno che organizzi per me?

Con l’aiuto dell’app MeeTravel ho già fatto diverse esperienze, Trentino, Costiera Amalfitana, Siracusa, ma sicuramente il viaggio che più mi è rimasto nel cuore è la Giordania.

Raccontaci come è nata l’idea di questo viaggio in Giordania

Ho visto nell’app MeeTravel la proposta di viaggio di Martina, dell’Emilia, che aveva già deciso di partire con la sua amica Cristina per la Giordania e cercava altri amici per fare un bel gruppetto.

Anche io volevo partire e dopo pochi scambi in chat ho capito che erano due ragazze attive e decise. Ci siamo sentiti anche al telefono ed è stato subito gruppo! Dopo pochissimi giorni avevamo tutti il biglietto aereo! Poi si sono aggiunti anche Elisa dalla Toscana e Luca dal Veneto.

La nostra idea era un viaggio on the road, per cui abbiamo noleggiato un’auto e abbiamo buttato giù un itinerario da seguire.

Hai qualche consiglio per organizzare un viaggio in Giordania?

Se ve la sentite, vi consiglio di noleggiare un’auto così da essere autonomi e risparmiare rispetto magari all’utilizzo di un driver. Noi abbiamo deciso tutte le tappe dall’Italia e in particolare io vi consiglio di non perdere assolutamente l’esperienza di una giornata nel deserto Wadi Rum. Non è facilissimo da organizzare dall’Italia, soprattutto se cercate un’esperienza autentica. La soluzione migliore è arrivare sul posto e contrattare direttamente, ma se come noi volete partire con tutto già definito, tocca ingegnarsi un pò. Alla fine siamo riusciti a organizzare con un beduino che è venuto a recuperarci in un villaggio vicino al deserto e ci ha portati nel campo dei beduini dove abbiamo sorseggiato tè, gustato un pranzo tipico nella tenda e fatto sand boarding. In pratica scivoli con la tavola tipo snowboard, solo che invece della neve vai sulla sabbia tra una duna e l’altra. Esperienza stupenda.

Ma la cosa più bella è il tramonto nel deserto. Lo sapete che la sabbia di sera è rossa? Immaginate il sole che tinge di rosso il cielo mentre tramonta e sullo sfondo la sabbia rossa delle dune. Secondo voi quante foto ho scattato?

Ci hai fatto venire voglia di partire subito! Secondo te qual è il trucco per far funzionare un viaggio con sconosciuti?

Secondo me per far funzionare tutto bisogna parlare tanto con i propri compagni di viaggio prima di partire, chiarire tutto quello che si vuol fare, definire l’itinerario e lo stile di viaggio. Se nel gruppo ad esempio c’è qualcuno che vuole per forza sedersi al ristorante sia a pranzo sia a cena, è meglio saperlo prima. Altrimenti si creano incomprensioni se gli altri vogliono viaggiare low cost.

In questo viaggio io ero un partecipante e il consiglio che posso dare per chi si aggrega è “essere flessibili”. Invece per i creator consiglio di avere le idee chiare, mantenere il punto e non essere timidi perchè essere decisi aiuta il gruppo a prendere velocemente decisioni e ad evitare conflitti.

Questo però non vuol dire che il creator fa tutto, per esempio in Giordania io ho prenotato gli alberghi, mentre l’itinerario lo abbiamo definito insieme con Martina e Cristina.

Ripartiresti con sconosciuti attraverso l’app MeeTravel?

Certo che si! Tutti i viaggi che ho fatto sono andati benissimo e l’esperienza in Giordania è stata veramente oltre le aspettative. Si è creato un gruppo molto unito e avventuroso. La Giordania in sè è meravigliosa ma senza questo gruppo non sarebbe stata un’esperienza ugualmente straordinaria!

 

Ti è piaciuta l’esperienza di Angelo? Entra in app e trova nuovi amici con cui organizzare viaggi e gite fuori porta!

 

 

@Sara

 

Vi racconto la mia esperienza con un gruppo di viaggio MeeTravel

Intervista ad Alessandro che ci ha raccontato la sua esperienza con nuovi compagni di viaggio in Meetravel, tra natura  e nuovi amici.

Continua il nostro viaggio tra i creator MeeTravel. Abbiamo intervistato Alessandro di Novara, che ci ha raccontato la sua esperienza con numerosi viaggi in app, sia come creator sia come partecipante. Ci ha dato qualche dritta per la buona riuscita di un viaggio organizzato fai da te e anocra una volta ci ha confermato che partire con sconosciuti è un’esperienza inaspettatamente entusiasmante.

Che compagno di viaggio sei Alessandro?

Mi piace viaggiare in gruppo, con persone nuove che non conosco. Quando parti con sconosciuti c’è una carica di euforia che rende tutto bello ed eccitante. Mai avuto problemi e ne ho fatte di esperienze con sconosciuti. Sai è più facile che nascano incomprensioni con persone che frequenti da un pò, invece con nuovi amici è sempre tutto molto divertente e stimolante.

In viaggio sono molto flessibile, mi adatto a quello che decide il gruppo, sopratutto se non l’ho organizzato io!

 

Qual è stato il viaggio che ti è piaciuto di più?

La mia esperienza con nuovi compagni di viaggio in MeeTravel è stata molto ampia: ho fatto diversi viaggi e faccio davvero fatica a dire il più bello, sono stati tutti molto divertenti e si sono creati molti bei legami, belle amicizie con persone che continuo a vedere.

Ho fatto diversi trekking, la vetta del monte Carza, Val di Mello, Cinque terre, San Primo e poi un bellissimo weekend al lago di Braies. Eravamo in nove e ho noleggiato un pulmino da Milano per viaggiare più comodi e gestire anche cambiamenti di numero del gruppo all’ultimo minuto. In questo periodo tra covid e altro non si sa mai!

A Braies ci siamo goduti un bel cammino lungo il lago ed è davvero un posto da cartolina. Poi con un gruppo divertente è stata una gita veramente indimenticabile.

Hai citato il trekking alle cinque terre, ci dai qualche dritta per organizzarlo?

Anche in questo caso avevo pensato a una tabella di marcia prima per indirizzare anche gli indecisi.  Eravamo un bel gruppo da Novara, Rovigo, Ferrara e Frosinone. Forte no? Il bello di questi gruppi in app è che davvero ti ritrovi con mezza Italia e fai delle amicizie inaspettate!

Per le cinque terre vi dico che meno di 4 o 5 giorni, non vedete nulla. Per cui cercate di organizzare quando avete qualche giorno in più, un bel ponte.

Una dritta per risparmiare: prendete un appartamento e poi vi spostate in treno tutti i giorni per raggiungere i sentieri. Noi abbiamo dormito a Levanto e poi ogni giorno prendevamo il trenino.

Il servizio si chiama Cinque Terre Express con una frequenza di circa un treno ogni 15 minuti. Considerate che la corsa singola costa 5 euro indipendentemente dalle stazioni di partenza/arrivo all’interno della linea Levanto – Cinque Terre – La Spezia.

Noi ogni giorno arrivavamo su un sentiero e camminavamo fino alle 12 e poi pomeriggio mare. Unico sentiero un pò più impegnativo è quello dell’amore, perchè a causa di movimenti franosi e dei fenomeni erosivi è stata introdotta una deviazione nell’interno con gradoni un pò difficoltosi.

Ad ogni modo il mio consiglio è di vestirsi con un abbigliamento consono al trekking. Insomma siamo sul mare, ma niente infradito!

 

Qual è il trucco per essere un buon creator?

E’ molto importante avere le idee chiare. Io non propongo mai un’idea a caso, ma so prima quando e come. Faccio un piccolo studio su come organizzare e poi lo propongo con una tabella di marcia di massima. Certo poi se il gruppo dice la sua, si decide insieme, ma avere le idee chiare aiuta molto nell’organizzazione e nel successo dell’iniziativa.

A me poi piace tantissimo organizzare, pianifico tutto nei dettagli!

Un’altra cosa importante: mi faccio un’idea del budget prima di partire. E’ fondamentale capire quanto si spenderà e ci sono molti modi di farlo. Io cerco su internet e mi faccio un’idea dei prezzi, così chi si unisce può decidere più facilmente.

Il prossimo viaggio?

Finora ho sempre organizzato oppure ho partecipato a viaggi in Italia. Un pò perchè non ci si poteva muovere per via del Covid, un pò perchè mi sentivo piu sereno nell’organizzazione e nella gestione del gruppo.

Ma ora mi sento confidente di avere buone capacità di creator e mi sento forte delle belle esperienze fatte e ho deciso di varcare i confini nazionali! Prossima fermata Berlino. Chi viene con me? Siamo già un bel gruppetto!

 

Ti è piaciuta l’esperienza di Alessandro? Entra in app e trova nuovi amici con cui organizzare viaggi e gite fuori porta!

 

 

@Sara

 

L’esperienza MeeTravel raccontata da Samantha

Intervista a Samantha, viaggiatrice con l’animo da esploratore che ha provato l’esperienza MeeTravel e ce la racconta in una chiacchierata molto schietta

Ho avuto il piacere di conoscere personalmente Samantha in viaggio e posso dire con certezza che è una compagna di viaggio che lascia il segno.

E allora abbiamo deciso di intervistarla e farci raccontare la sua esperienza tra chat di viaggio, organizzazione, partenze fatte e mancate.  Ecco l’intervista a Samantha che ci ha raccontato la sua esperienza con l’app MeeTravel e ci ha dato qualche consiglio per organizzare al meglio con nuovi amici.

Che viaggiatrice sei Samantha?

Posso dire con certezza di avere nel sangue più viaggi che globuli rossi! Viaggio praticamente da quando ero neonata, sono stati i miei gentitori a trasmettermi la passione per il viaggio.

Quando dico che viaggio tanto, intendo davvero tanto! In pratica sono via ogni weekend e organizzo quattro grandi viaggi l’anno. Ho visitato 54 Paesi nel mondo!

Ma non pensate che vada in giro a mettere bandierine, io mi sento un’esploratrice. Quando viaggio mi piace esplorare, sono curiosa, voglio vedere tutto. Adoro i viaggi on the road, mi viene in mente ad esempio quando sono stata a Cuba per 17 giorni. Non mi sono fermata un attimo e ho dormito in tutte le case particular.

Ma certo non disdegno i resort, ad esempio in Messico o alle Maldive. Mi so mettetere in gioco, ma se devo scegliere preferisco le comodità, soprattutto negli alloggi. Ecco diciamo che la tenda la evito soprattutto ora. Voglio vivere il viaggio, ma non voglio stress inutili.

 

Come ti sei avvicinata all’app MeeTravel?

Come ti raccontavo, io viaggio veramente tanto, molto più dei miei amici e questo mi porta a dover cercare per forza altre persone con cui viaggiare. E’ un tema di tempo e di budget che investo in viaggi. Non è che abbia più soldi dei miei amici, è solo che io scelgo di spendere i miei in viaggi. Sono scelte!

E così mi sono avvicinata a MeeTravel e l’ho provata. Avevo già altre esperienze di viaggio con sconosciuti, ho voluto aggiungere un’alternativa. Mi piaceva il progetto e l’ho provata. Anche perchè le altre esperienze che ho provato per cercare compagni di viaggio erano comunque agenzie, qui invece ho potuto sperimentare veramente le mie capacità organizzative e mi riesce davvero bene!

Qual è stato il viaggio che ti è piaciuto di più?

Con l’app MeeTravel ho fatto cinque viaggi, un pò di mare al Conero, un giro sul Trenino del Bernina, un weekend a Venezia e una settimana a Lanzarote. Ora sto organizzando un altro viaggio, poi vi racconterò!

Sicuramente il viaggio che mi è piaciuto di più è stato quello a Lanzarote, perchè eravamo un bel gruppone e poi avevamo una settimana, potevamo vivere il viaggio con il giusto tempo.

E poi si sono instaurate delle belle amicizie in particolare con due compagni di viaggio. Continuiamo a vederci e a sentirci. A dire la verità mi succede sempre. Ogni volta nascono nuove amicizie e me le porto a casa, nel cuore insieme ai luoghi che ho visitato.

Chi ha organizzato questo viaggio?

Il Creator non ero io, ma alla fine ho partecipato tanto all’organizzazione. Ho pensato agli alloggi, agli spostamenti a cosa fare. Ce l’ho nel sangue il mood da organizzatore! E’ più forte di me.

In generale sono sempre una partecipante attiva. Mi piace dire la mia fin dall’organizzazione e penso che in generale se entri in un gruppo di viaggio devi fare la tua parte.

Alcuni diventano fantasmi in chat. Ma perchè? Se devo dare un consiglio ai partecipanti: siate attivi, non aspettave due giorni per rispondere. Prima si organizza e meglio è!

E soprattutto rispettate anche la privacy di tutti. Alcuni ti chiedono di scambiare il numero per parlare su whatsapp dopo un secondo. Invece io preferisco prima capire nella chat dell’app se davvero si conferma di partire insieme e poi ci si scambia il numero. Perchè devo dare il mio numero a tutti gli sconosciuti se poi non partiamo insieme?

Quanto è importante sapere con chi parti?

Per me è importante. Parto dai profili, non perchè ci siano dei criteri esteteci ci mancherebbe, ma già dalla faccia capisco tante cose. C’è la curiosità di scoprire con chi partirai. Meglio se riesco a capire che tipo sei.

Per me è importante essere simili, avere lo stesso approccio al viaggio. Altrimenti non funziona. Cioè se parti con un gruppo molto grande, al massimo ti dividi. Ma se il gruppo si chiude ad esempio a tre persone, per forza deve esserci intesa, devono esserci abitudini simili.

Qual è la caratteristica di compagno di viaggio ideale?

Per me è assolutamente importante partire con persone curiose e non stringate nello spendere. Se siamo in viaggio, andiamo a mangiare fuori, noleggiamo un’auto o quello che serve per vivere il viaggio. Non dico che dobbiamo andare nei ristoranti stellati, ma neanche che devo avere l’ansia del budget, perchè altrimenti meglio non partire!

E poi devono essere persone esploratrici, curiose, con voglia di scoprire tutto e magari non passare una settimana in piscina nel resort!

Ti consideri una compagna di viaggio ideale?

Da uno a dieci? Sette!!!

Non è che vado bene a tutti, perchè io sono trasparente e dico sempre la mia. C’è chi in viaggio lascia correre tutto anche quando le cose non vanno bene. Io invece se ho qualcosa da dire, te la dico.

Però c’è di buono che ci metto l’anima nell’organizzazione!

 

Ti è piaciuta l’esperienza di Giovanna? Entra in app e trova nuovi amici con cui organizzare viaggi e gite fuori porta!

 

 

@Sara

 

La mia prima esperienza con sconosciuti in viaggio

La mia prima esperienza con sconosciuti in viaggio?Una scoperta fantastica! Ecco l’intervista a Giovanna che si è buttata in una nuova esperienza con amici conosciuti in app e ora non si ferma più!

Ho intervistato Giovanna al telefono, ma sebbene fosse distante mi ha inondata dell’energia positiva e dell’entusiasmo di chi la vita se la gusta. Una vera montagna Giovanna, incontenibile come l’Etna, il vulcano della sua Sicilia dove ha insegnato snowboard a due perfetti sconosciuti , diventati in pochissime ore nuovi amici con cui condividere fantastiche avventure.

Ma iniziamo dal principio.

Che viaggiatrice sei Giovanna?

Sono una viaggiatrice seriale, se ho un weekend libero faccio una ricerca su skyskanner, trovo una meta e parto. Ovviamente se ho più tempo, faccio viaggi più lunghi ma diciamo che non aspetto di avere tanto tempo a disposizione per partire. Il mio stile di viaggio?  “Accampato”! In realtà mi adatto a tutto, ma adoro vivere le esperienze in modo improvvisato, non sapere dove dormirò stasera non mi mette ansia, anzi. Mi diverte molto vivere gli imprevisti di un viaggio fai da te.

Come ti sei avvicinata all’app MeeTravel?

Sembra strano ma io la stavo cercando! E’ da un pò che faccio fatica a trovare amici con cui partire, alcuni miei amici non hanno voglia, il tempo, le ferie e io invece voglio partire e non da sola! E allora da un pò cercavo su Google come trovare compagni di viaggio. E alla fine è spuntata MeeTravel e l’ho provata. Ho proposto subito un viaggio, ma ero convinta non avrebbe funzionato. Mi sembrava troppo bello per essere vero di poter trovare così facilmente nuovi compagni di viaggio.

Che viaggio hai proposto?

Ho proposto un viaggio a Verona. Avevo un weekend libero e c’era un volo in offerta da Catania e ho deciso di prendere l’occasione al volo, come faccio sempre! Perchè sprecare così un bel paio di giorni liberi?

Ho inserito il viaggio in app e si sono aggregate varie persone, alcune solo per chiedere informazioni. Alla fine ho organizzato tutto con Silvia e Steven. Ci siamo messi d’accordo in app, sono stati davvero molto partecipi nell’organizzazione. E poi una volta lì Silvia ci ha praticamente fatto da guida, anche per locali. Molto divertente! Anche ora ci sentiamo tanto, sono davvero due persone fantastiche.

Hai avuto altre esperienze in app?

Si! Il weekend a Verona è andato così bene che alla fine ne ho proposto subito un altro, sull’Etna. Qui si sono aggiunti Enza e Giacomo. Loro sono davvero speciali. Abbiamo organizzato tutto insieme, che escursioni fare e dove dormire. Io ho imparato da un pò a scendere con lo snowboard e gliel’ho proposto. “Ve lo insegno io! ” Ci credi che ci siamo scialati dalla mattina alla sera sulla neve? E poi la sera sushi. Praticamente avevano esattamente i miei stessi gusti ed è stata una scoperta fantastica. Giacomo ci ha anche portato Mirto e formaggio dalla sua Sardegna. Come fai a non entrare subito in sintonia dopo un’accoglienza simile?

Nell’organizzazione chi ha partecipato di più?

In generale nella mia esperienza con sconosciuti in viaggio con meetravel, ero io quella che proponeva di più. Non è che sono sempre stata così eh. Ma da un pò ho viaggiato con una mia amica con cui ho imparato ad organizzare veramente tutto e ora mi piace un sacco. E comunque i ragazzi sono stati molto partecipi, abbiamo costruito il viaggio insieme alla fine.

Cosa ti è rimasto di più di questa esperienza con sconosciuti in viaggio con meetravel?

La sintonia e la confidenza. Con Enza e Giacomo abbiamo parlato tantissimo di noi, delle nostre esperienze e delle nostre vite. E anche con Sivia e Steven è scattata una strana magia. Poi il vino aiuta per carità, ma è successo davvero qualcosa di straordinario che ci ha portato a sentirci subito amici e a raccontarci. E pensare che non sono così espansiva con i miei amici.

Non mi aspettavo che sarebbe andata così bene, ha proprio funzionato tutto con il gruppo.

Ok tutto bellissimo, qualcosa non avrà funzionato!

Eh si, in realtà abbiamo avuto un incidente sabato sera con la mia macchina dopo la giornata sulla neve. Che panico! Però i miei compagni di viaggio sono stati fantastici, mi hanno aiutata tanto a gestire il momento. E poi una volta a casa con un bicchiere di vino in mano ci abbiamo riso sopra tutta la notte.

Parliamo di sicurezza. E’ stata una preoccupazione per te?

Onestamente no. Non è mai stata una preoccupazione per me. I ragazzi mi sono sembrati tutti affidabili. Ho guardato anche i loro profili in app, quante stelline avevano nei feedback e quante presenze e assenze. Poi Steven mi ha anche chiamata prima di partire e mi ha rincuorato sentire la sua voce. Ma in generale ci siamo organizzati in app e quando erano confermati anche su whatsapp.

Partire con sconosciuti secondo te è per tutti? Quali sono le caratteristiche per un buon compagno di viaggio?

Premesso che secondo me chi si avvicina a questo tipo di esperienza è già predisposto di suo, in generale devi essere una persona flessibile con tanta voglia di conoscere nuove persone e vivere l’esperienza di viaggio con entusiasmo.

Nella mia esperienza con sconosciuti in viaggio con meetravel, volevo proprio mettermi in gioco, uscire dalla mia confort zone. Di solito parto con i miei amici e so cosa aspettarmi. Mi sono proprio detta “che succede se parto con persone che non conosco?” e ho provato. Se non ci provi, non puoi saperlo come andrà. A me è andata benissimo!

Quache consiglio per chi entra in un viaggio in app per la prima volta?

Lasciatevi andare, mettetevi in gioco e soprattutto partecipate! Ok c’è gente indecisa, ma quelli che entrano in un viaggio e non dicono nulla, stanno lì a guardare come se fossero alla televisione, non li capisco. Non è rispettoso. Per fortuna sono pochi e comunque come creator li puoi eliminare dalla chat. Ma se proprio devo dare un consiglio ecco: provateci e vedrete che sarà super divertente!

Vi vedrete ancora?

Ma certo! La mia esperienza con sconosciuti in viaggio con meetravel è stata così entusiasmante, che va ripetuta! Appuntamento in Sardegna da Giacomo innanzitutto! Quel mirto era proprio buono, l’ho già detto?

 

Ti è piaciuta l’esperienza di Giovanna? Entra in app e trova nuovi amici con cui organizzare viaggi e gite fuori porta!

 

 

@Sara

 

I migliori festival musicali al mondo

Se dico festival musicale, sicuramente penso a Woodstock, emblema di un’epoca e sicuramente la più grande esibizione musicale di tutti i tempi. Due giorni di musica e divertimento, la cui carica simbolica è nota a tutti, anche a chi come me nel 1969 non era ancora nato.

Non potendo rievocare i fasti del passato, è comunque possibile immergersi in un festival musicale in giro per il mondo degno di nota e magari cogliere l’occasione per organizzare un viaggio con un gruppo di amici appassionati di musica.

Ecco i migliori festival musicali al mondo

Sziget Festival in Ungheria

Il Sziget Festival si tiene su un’isola del Danubio a pochi passi dal centro di Budapest. Dura 7 giorni e ospita i migliori artisti musicali del momento che spaziano dal pop al folk, dall’elettronica al jazz fino alla più particolare sperimentazione sonora.

Con oltre 400mila presenze sale sul podio del miglior festival d’Europa. Vista la durata è possibile campeggiare direttamente sull’isola e godere della musica e di tutte le forme di intrattenimento previste, dalle mostre alle rassegne cinematografiche e perchè no? tatoo o piercing per un ricordo indelebile dell’esperienza.

Sziget Festival 2016, il programma dei concerti

Tomorrowland in Belgio

Rimaniamo in Europa per un altro dei migliori festival musicali al mondo. Il Toomorrowland è un festival dance dedicato alla musica elettronica. Si tiene a Boom in Belgio ed è una tappa obbligata per gli amanti del genere.

Una particolarità? Le scenografie straordinarie  in stile fantasy e i temi originali proposti ogni anno.

 

Welcome - Festival - Tomorrowland

Coachella in California

Coachella è uno dei festival musicali migliori al mondo. Se avete voglia e modo di volare fino in California, affrettatevi a prendere i biglietti perchè vanno sold out in poche ore.

Si svolge nel deserto e negli anni, è diventato imperdibile per gli amanti della musica alternative ed elettronica. Sul palco si alternano artisti rock e indie famosi e affermati, ma anche band che utilizzano questo evento per una speciale reunion. La particolarità di questo festival è che vengono lanciati anche nuovi trend alla moda. Mai sentito parlare del Coachella style?

Non sarà un caso che il festival abbia ospitato artisti del calibro dei Red Hot Chili Peppers, Daft Punk, Madonna. Che dite organizziamo un viaggio?

Coachella, pro e contro del festival più famoso al mondo

 

Burning Man Festival in Nevada

Chiudiamo la carellata dei migliori festival musicali al mondo con un ever green, una tappa obbligata se amate questo tipo di eventi. Il Burning Man Festival si tiene in Nevada e  si svolge nella settimana a cavallo tra agosto e settembre per il Labour Day. Ogni anno raccoglie migliaia di partecipazioni  e si conclude con un enorme falò in cui si incendia un “uomo” di legno.

La straordinarietà di questo evento è che viene creata una vera e propria città, Black Rock City, dove tutto è possibile purché ci si attenga al rispetto delle regole della comunità, tra cui quella di utilizzare solo il baratto. Alla fine degli 8 giorni del festival di questa città non rimane traccia!

Burning Man, arte e deserto in Nevada | National Geographic

 

Ecco, vi ho raccontato i migliori festival musicali al mondo. Vi è venuta voglia di cantare e ballare?

 

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@Sara De Vincenzo

5 Esperienze di viaggio per amanti della birra

Pronti a brindare? Questo articolo è dedicato ai veri amanti della birra.

Se senti profumo di luppolo ovunque e pasteggi birra anche mentre mangi pesce ( si, non fare quella faccia, si può!!!!) allora continua a leggere.

Ho selezionato alcune esperienze di viaggio imperdibili per te!

Perchè come disse qualcuno, “Conoscere i luoghi, vicini o lontani, non vale la pena, non è che teoria; saper dove meglio si spini la birra, è pratica, è vera geografia.” (cit.Goethe)

Ecco 5 esperienze per gli amanti della birra.

Visitare un birrificio artigianale

Visitare un birrificio è un’esperienza unica, sia per i veri appassionati di birra sia per i neofiti. Un modo per avvicinarsi a questo mondo, alle modalità di produzione e a tutti i retroscena che solo un bravo mastro birraio potrà raccontare.

E poi nella maggior parte dei birrifici c’è anche la possibilità di fare una degustazione magari con qualche stuzzichino. Già questa è un’ottima motivazione per andare.

Molto interessante è ad esempio Casa Menabrea a Biella, probabilmente il più antico birrificio italiano. All’estero mi sento di consigliare l’Heineken Beer Experience ad Amsterdam, ma non rimarrete delusi ovviamente anche da altri birrifici di tutto rilievo a Dublino ad esempio, ma anche Praga, Budapest e Monaco di Baviera.

Pronti a partire?

Immergersi in una SPA alla birra

Cosa ci può essere di più rilassante di un bagno immersi in una vasca di birra e poi sdraiarsi su un letto di grano per assorbire tutte le vitamine?

La motivazione di un tale trattamento è ovviamente  la possibilità di godere degli effetti benefici per la nostra pelle. La birra infatti fornisce vitamina B, carboidrati e proteine essenziali.

Al piacere della pelle si unisce quello del palato: la birra sarà vostra fedele compagna di degustazione per tutta la durata del trattamento.

Uno dei posti più famosi e imperdibili si trova a Praga e vale la pena passarci qualche ora. In alternativa se l’idea di prendere un volo non è così allettante in questo momento, si può scegliere un trattamento alla birra offerto ad esempio dalle terme di Merano, in Val Venosta.

Dormire in un birrificio

 

Una delle 5 esperienze da non perdere per gli amanti della birra e anche una delle più immersive è quella di dormire in un birrificio.

Molti hotel, nati all’interno o accanto a un birrificio artigianale, offrono proprio questa possibilità. Ovviamente oltre alla location dedicata alla birra, offrono degustazioni da colazione in poi, menù tematici e magari massaggi relax ovviamente alla birra.

Molto carino è ad esempio l’hotel Stary Browar Kościerzyna in Polonia, realizzato grazie alla ristrutturazione di un antico birrificio del 1856. Oltre alla bellissima location tra i laghi (impronunciabili) Wdzydzkie, l’hotel offre ottimo cibo e chiaramente la possibilità di degustare la birra locale prodotta ancora secondo l’antica ricetta tradizionale.

Partecipare all’Oktoberfest

Per gli amanti della birra un’esperienza da fare almeno una volta nella vita. Sicuramente non l’unico festival della birra in Europa, ma di sicuro quello più conosciuto.

Con oltre sei milioni di ospiti all’anno, l’Oktoberfest non ha sicuramente bisogno di molte presentazioni.

Ad ogni modo, per chi non lo conoscesse, è un evento stratosferico con certo 40 tende, tra piccole e grandi, dove assaggiare l’ottima birra di Monaco negli immancabili boccali formato gigante.

L’edizione 2022 dell’Oktoberfest si terrà dal 17 Settembre al 3 Ottobre. I Capannoni apriranno tutti i giorni alle ore 09:00 pronti a servire birra e cibo fino alle ore 22:30. Lo mettiamo nella wish list di viaggi 2022?

Parcipare alla Maratona della birra

Amanti della birra e dello sport? Questa esperienza non può mancare nel vostro curriculum!

Tra le 5 esperienze di viaggio per amanti della birra, rientra con merito, la Maratona degli Amanti della birra si tiene ogni anno a Liege in Belgio. Come per ogni maratona che si rispetti, la lunghezza del percorso è di 42 km, ma vi sfido a completarli in tempi da record visto che durante tutta la corsa i partecipanti possono rinfrescarsi assaggiando 15 diverse birre belghe?

Il percorso? Nei primi 10 km è collinare e richiede un pò di sforzo in più, ma dopo è tutto in discesa, non tanto perchè la strada si fa piana, quanto per la birra che ormai è entrata in circolo!

Prossima edizione a maggio. Cominciate ad allenarvi!

Ecco, vi ho raccontato le 5 esperienze di viaggio per amanti della birra. Vi sono piaciute?

 

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@Sara De Vincenzo

5 Motivi per partire con nuovi amici

Ci sono diverse teorie sui viaggi. C’è chi ama esplorare il mondo in solitaria e chi sente sempre l’esigenza di muoversi con una squadra di calcio per essere certo di divertirsi anche in cima all’Everest.

In questi anni, anche confrontandomi con altri viaggiatori, mi sono fatta l’idea che un piccolo gruppo di tre/quattro persone sia la combinazione perfetta per gestire agevolmente il viaggio, sia nella fase organizzativa sia durante il viaggio stesso.

Meglio ancora se sono persone che non conosco o che ho appena conosciuto. La scelta dei compagni di viaggio è importantissima, quanto quella della meta.

Nella mia esperienza ho viaggiato con i miei fratelli, il mio compagno, le amiche e gli amici e da un po’ di tempo a questa parte con perfetti sconosciuti. In tutti i casi ci sono stati aspetti positivi e negativi, ma devo ammettere che i viaggi migliori sono stati proprio quelli con persone appena conosciute.

Non sono una psicologa ma mi sono data una spiegazione, con persone che non conosciamo tendiamo a dare il meglio di noi, a essere più rispettosi e meno capricciosi. E poi  la curiosità che viene da una nuova amicizia rende  ancora più avventuroso il viaggio stesso.

Ma perché viaggiare in compagnia? Ho raccolto 5 motivi per partire con nuovi amici.

three men and one woman laughing during daytime

Si vive l’esperienza con più occhi

Ognuno di noi ha una sua percezione di quello che sta vivendo e vedendo intorno a sé. La cosa bella è mettere insieme le impressioni di tutti, condividerle e tirare fuori un quadro colorato e a volte imprevedibile.

Vi faccio un esempio. Perù, scalata di Wayna picchu, un monte molto alto che con un sentiero stretto e ripido permette di raggiungere la vetta da cui godere della vista della magica Macchu Picchu.

Immaginate un piccolo gruppo di quattro viaggiatori, che lottando contro l’altitudine, la sveglia notturna e la fatica fisica, raggiunge la vetta con le prime luci dell’alba. Io sono lì con la bocca aperta a contemplare una delle sette meraviglie del mondo moderno, quando ad un certo punto mi accorgo che uno dei miei compagni di viaggio è voltato da un’altra parte e guarda estasiato il fronte di un’altra montagna su cui è stato costruito un complicatissimo sistema di trasporto dell’acqua. Capite? Il suo animo da ingegnere ha avuto la meglio e neanche si è accorto del sito archeologico!

Da quel momento per me non è più il ricordo di Macchu Picchu, antica città perduta come in tutti i libri e documentari che si rispettino, ma la montagna con l’ingegnoso meccanismo idraulico! Meno romantico come ricordo, ma divertente e unico!

man and woman smiling while laying on lawn field

L’unione fa la forza

Un altro valido motivo per partire con nuovi amici è che l’unione fa la forza!

In un viaggio fai da te, i compagni di viaggio sono fondamentali per l’organizzazione e la gestione degli imprevisti. Siamo tutti diversi e ognuno può dare il suo contributo nell’organizzazione del viaggio.

C’è chi è bravissimo a costruire itinerari, chi impara la lingua locale già al terzo giorno, chi sa contrattare, chi ha una soluzione giusta per ogni imprevisto, chi sa gestire la cassa e chi banalmente sa tenere alto l’umore del gruppo. Poi se, come nel mio caso, ti capita di stare male in un viaggio e tra i tuoi compagni c’è anche un medico, hai veramente fatto bingo!

E’ vero che gli imprevisti sono il sale del viaggio, ma pensate a doverli gestire da soli!. Senza dubbio in gruppo può trasformarsi in un’esperienza più leggera, a tratti divertente, spesso da raccontare al rientro.

five human hands on brown surface

In gruppo conviene

Oltre il lato romantico, valutate anche l’aspetto pratico. In gruppo si risparmia. Si condividono le spese di taxi, trasporti, camere d’albergo, ecc. Avete presente il famoso supplemento singola?

Considerate però che quando si tratta di soldi, nascono spesso fraintendimenti anche in piccoli gruppi affiatati. La cassa comune è la soluzione migliore, ma appuntate tutte le spese per evitare problemi. Ci sono utilissimi strumenti di viaggio e app specifiche per agevolare questa noiosa attività.

Ecco quindi nei 5 motivi per partire con nuovi amici, segnate “convenienza”!

woman holding two round gold-colored coins

L’esperienza condivisa ha più valore

In viaggio con altre persone, si ricevono più stimoli e si costruiscono ricordi condivisi, emozioni che si sedimentano con forza anche perché vengono rivissute nei ricordi del gruppo. Ecco un altro buon motivo per partire con nuovi amici.

C’è chi mi ha raccontato ad esempio di aver sfidato i propri limiti salendo su un vulcano indonesiano, spronato dai compagni di viaggio. Un’emozione straordinaria che non avrebbe mai provato in solitaria.

Io per prima mi sono messa alla prova tante volte e non solo in posti esotici. Ricordo nell’italianissimo coast to coast tra Soverato e Pizzo in Calabria di aver dovuto affrontare sul cammino 7 cani pastore che sorvegliavamo il gregge e che ovviamente abbaiavano furiosi per disencentivarci da passare dallo loro proprietà, passaggio purtroppo inevitabile. Non ce l’avrei mai fatta senza i miei compagni di cammino che mi facevano da scudo e incoraggiamento!

group picture of men and women on hill at daytime

Fare amicizia è più semplice

Sembrerà banale, ma partire con nuovi amici in piccoli gruppi si fa amicizia più facilmente: pensate di andare in un bar con il vostro gruppo di 20 persone in viaggio. Con quante persone pensate di parlare (oltre al cameriere)? Pensate invece a tre, quattro amici viaggiatori in un bar: fanno conoscenza, interagiscono con le persone.

E poi un gruppo di nuovi amici è già di suo più propenso a fare amicizia e ad aprirsi a nuove conoscenze.

C’è chi in Iran ha ricevuto più inviti a cena delle sere a disposizione o chi in Messico è stato invitato a passare il Capodanno in famiglia. Ho bellissimi ricordi in Etiopia dove ho bevuto tè e masticato khat con alcune persone del posto per un pomeriggio intero, insieme al mio piccolo gruppetto di viaggio ovviamente!

Quindi uno dei miei 5 motivi per partire con nuovi amici è sicuramente la possibilità di fare amicizia più facilmente con altri viaggiatori ma soprattutto con le persone del posto.

group of people sitting on ground with bonfire during daytime

 

Ecco, vi ho detto i miei motivi per partire con nuovi amici, in piccoli gruppi!

BUON VIAGGIO!

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@Sara De Vincenzo

Il viaggio come cura della mente

Un mattino partiamo, il cervello in fiamme, il cuore gonfio di rancori e desideri amari, e andiamo, al ritmo delle onde, cullando il nostro infinito sull’ infinito dei mari”. Cosi Baudelaire definiva il costante vagare e ciò che lo muove. Oggi in un mondo frenetico, costantemente in moto, in cui a volte sembra di entrare in un vortice senza uscita, si avverte all’improvviso un bisogno incontrollato di chiudere tutto e andare, così come si fa con un libro dopo ore di studio, pensando che con quel gesto si sia messa la parola fine a quel panorama in bianco e nero.

Ora, immaginate di stare per partire per una gita fuori porta, un weekend all’estero o un’ avventura intercontinentale. Sentite quel formicolio misto ad aspettative che si insinua nella mente e nello stomaco? Dentro di voi c’è la consapevolezza che per qualche giorno staccherete completamente, si spera, la spina dalla vostra routine e dai vostri problemi quotidiani. Bene. Assaporatela!

Pensate al viaggio come un periodo in cui potete tirare il respiroprendere aria da quella quotidianità che talvolta ci sembra soffocare. Il viaggio come cura della mente.

woman on body of water

In viaggio ci allontaniamo, sia fisicamente che psicologicamente, da ciò che ci angustia e, una volta partiti, alle volte riusciamo a guardare la nostra vita con un certo rinnovato distacco distacco. I problemi, ma anche la semplice routine, si fanno un po’ più piccoli, perché ne siamo più lontani, perché stiamo cambiando la nostra prospettiva.

Come il buon Protagora ci insegna da oltre duemila anni, se guardo in modo diverso il mio mondo, relativizzo i miei problemi, capisco ciò che mi fa star bene e ciò che mi fa star male e una volta a casa, vivo meglio.

A tal proposito, mi ritorna in mente una frase di un mio professore che qui sembrerebbe calzare a pennello: “Quando si sta male si tende a fissare un punto nella parete e pensare che il mondo sia tutto lì. E invece c’è tutta la casa ”.

C’è tutto un mondo. Non solo fuori, ma anche dentro di noi. Per trarre il massimo profitto dall’esperienza del viaggio dobbiamo costantemente sforzarci di aprirci al cambiamento, uscire dalla nostra comfort zone e pian piano rimodellare i nostri schemi logico-socio-culturali per adeguarli agli stimoli e alle diversità con cui ci approcciamo.

Non giudichiamo tutto e tutti, non classifichiamo immediatamente, non partiamo prevenuti.

Cerchiamo di comprendere, proviamo ciò che solitamente non proveremo.

Cambiamo strada ogni tanto.

Stupiamo noi stessi. Altrimenti si torna a casa uguali e sempre insoddisfatti.

Talvolta non ci pensiamo, ma anche il classico rituale di preparazione della valigia ci fa capire tanto di come siamo fatti. Ci mette di fronte a delle scelte che sembrano banali ma che ci comunicano qualcosa, magari dando priorità ad un oggetto piuttosto che a un altro.

Chiedersi costantemente: posso fare a meno di qualcosa che mi sembra essenziale nella vita di tutti i giorni? Si, posso.

Capire che se si dimentica qualcosa a casa non succede niente e, anziché disperarci, adattarci e sorprenderci.

Allora forse non è una cura, nel senso stretto del termine, viaggiare. Ma la ricerca di sé nel mondo è questione che andrebbe tenuta in considerazione. A cosa siamo disposti, pur di vivere? Quanto spazio abbiamo regalato al farci vivere? A cosa siamo  disposti a rinunciare e a guadagnare, per quel percorso a termine che è la nostra vita?

Sembra paradossale, ma il più delle volte in nome della nostra vita non siamo disposti a nulla. Trasmettiamo a noi stessi e agli altri il messaggio che stiamo lavorando per noi, per la nostra serenità, per una tranquillità economica e materiale, certo, ma non è la stessa cosa. Vivere, come amare, essere amati, essere felici, necessitano di un salto più in alto, di un rischio più forte. Non si tratta di metterci in balìa di pericoli estremi o di morte, per carità. Ma si tratta di capire come si chiama la nostra vita, e quale ne è la struttura portante. Detto altrimenti, quali sono i nostri desideri più profondi. Perché non è vivere quello che spesso facciamo, è l’essere in regola con una modalità sociale, canonica e accettata.

Poi si fugge a Zanzibar per agguantare un pezzo di felicità. Si cerca l’amante per agguantare un altro pezzo di felicità. Si beve o si fuma fino ad annullarsi.

Perché in effetti, bisogna ammetterlo, è ardua la felicità, avendo lavorato per un noi che non siamo, a discapito di quello che vorremmo davvero essere. 

 

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Post di Ilaria Cazzol