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GLI ARTICOLI DI MEETRAVEL

Laghi italiani: gli itinerari sostenibili

Stai cercando nuove idee per viaggiare durante la stagione primaverile? L’Italia è piena di tantissimi luoghi da visitare, che offrono non sono panorami mozzafiato ma anche attività particolari da svolgere. Tra questi troviamo i laghi, che nel nostro Paese sono più di mille, spalmati su tutto il territorio. Apparentemente snobbati rispetto al mare, il lago ha da offrire tantissimo: trekking, giri in bicicletta, escursioni in barca, sentieri nascosti, cultura e tanto cibo. Ecco, quindi, alcuni laghi italiani e gli itinerari sostenibili per visitarli.

 

 

 

sirmione laghi italiani

Laghi italiani: Garda

Il lago di Garda è il più grande lago d’Italia e offre una vasta gamma di attività, tra cui escursioni in montagna, passeggiate in bicicletta e sport acquatici. Tra queste vi consigliamo alcune delle tratte ciclabili da non perdervi:

  • Valle dei Laghi: situata a nord del Lago di Garda è lunga circa 40 chilometri e percorre la Valle del Sarca. La valle costeggia il fiume Sarca, famosa per le sue innumerevoli attività all’aperto come wind surf, arrampicata classica, free-climbing, escursionismo.
  • Riviera degli Olivi: si estende per circa 40 chilometri lungo la sponda occidentale del Lago di Garda. Attraversa Salò, Limone e Gardone Riviera, un percorso immerso tra gli alberi d’olivo e la storia dei borghi che si affacciano sul Lago.
  • Del Mincio: qui potrete effettuare una pedalata immersi nella vegetazione lunga circa 45 chilometri, costeggia il Fiume Mincio, che sfocia nel Lago di Garda, attraversando Peschiera, Borghetto e Mantova.
  • Della Valtenesi: 25 chilometri lungo la sponda occidentale del Lago di Garda passa attraverso Desenzano, Padenghe e Manerba, tra ulivi, cipressi, vigne e casolari.
  • Della Ponale: recentemente rinnovata, segue per 10 chilometri la vecchia strada militare del Ponale, partendo da Riva del Garda e attraversando la Val di Ledro per raggiungere il Lago di Ledro.

itinerari sostenibili maggiore

Laghi italiani: Maggiore

Il lago di Maggiore è uno dei laghi più belli e suggestivi d’Italia, situato tra l’Italia e la Svizzera. Questa meta è l’ideale per chi vuole trascorrere un weekend nella natura ed evadere dal traffico cittadino, tipico del’ Nord Italia. Grazie al progetto Slowmove, della regione Piemonte, è possibile effettuare degli itinerari sostenibili, nel rispetto del territorio. La sfida è conciliare la voglia di esplorare riducendo l’impatto sull’ambiente e, allo stesso tempo, vivere esperienze di qualità. Si tratta di una cooperazione Interreg tra Italia e Svizzera, nato per lo sviluppo delle vie d’acqua e la navigazione del primo tratto dell’idrovia Milano-Locarno-Venezia. Viene anche promossa la mobilità elettrica attraverso il posizionamento di ricarica per e-bike e postazioni per le auto elettriche.

In tal modo, cittadini ma soprattutto turisti potranno beneficiare delle piste ciclabili e percorsi di cammino proprio attorno al lago, immersi nella natura. Il progetto vede anche la realizzazione quest’anno di bike hotel nel centro di Castelletto Ticino, in Piemonte, presso la vecchia sede del Comune. Saranno anche effettuati degli interventi sul fiume Ticino tra Panperduto e Tornavento, per aprire un nuovo tratto navigabile di ben 10 km! Una bella idea innovativa per vivere appieno il Lago Maggiore.

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Laghi italiani: Iseo

Il lago di Iseo è uno dei laghi meno conosciuti ma altrettanto affascinanti d’Italia. Tra le cose che vi consigliamo quella di percorrere uno dei più bei cammini panoramici: l’antica Strada Valeriana. Si tratta di una via che risale all’epoca romana e le sue origini sono ancora sconosciute. C’è chi pensa infatti che il nome derivi dal console romani Gaio Publio Licinio Valeriano, probabilmente il costruttore. Oggi è diventata un’importante attrazione turistica, che permette di esplorare la costa orientale del Lago d’Iseo. La via Valeriana collega Brescia alla Val Camonica, e fu rappresentò una fondamentale via di comunicazione tra la pianura padana e le Alpi, percorsa da commercianti e pellegrini. Il cammino si snoda lungo 140 chilometri e parte da Brescia fino a raggiungere Edolo, un piccolo paese nella alta Valle Camonica. Il percorso è diviso in 9 tappe con i sentieri dei CAI: vi ritroverete a percorrere le vie romane immerse nella natura, nei tesori naturali e culturali della Valle. Inoltre, vi ritroverete ad ammirare scenari mozzafiato con la vista sul lago e la sua Monte Isola, una delle più grandi isole lacustri d’Europa.

Queste erano solo alcune delle idee di laghi italiani da visitare e di alcuni itinerari sostenibili. In generale, per visitare i laghi in modo sostenibile, è importante anche scegliere trasporti a basso impatto ambientale, come il treno o l’autobus. Infine, si dovrebbe cercare di soggiornare in alloggi sostenibili, come agriturismi o bed and breakfast che offrono prodotti locali e biologici. In questo modo, si può godere della bellezza dei laghi italiani mentre si contribuisce a preservare l’ambiente. Se stai cercando con chi andare, scarica la nostra applicazione dove puoi trovare nuovi compagni di viaggio e partire all’avventura!

5 libri da leggere a tema viaggio

Il 23 Aprile è la giornata mondiale del libro e del diritto d’autore, istituita dall’UNESCO nel 1996. La giornata vuole promuovere la lettura, la pubblicazione dei libri e la tutela del copyright.  I libri rappresentano uno strumento di formazione, un mezzo per informarsi e rimanere aggiornati, ci fa entrare in mondi di fantasia o tempi diversi dai nostri. Insomma, la lettura ci fa vedere il mondo con occhi diversi. E proprio per questa giornata non potevamo che scegliere 5 libri da leggere a tema viaggio. Partiamo!

1 Libri a tema viaggio: Sulla strada di Jack Kerouac

Sulla strada è un romanzo autobiografico, scritto nel 1957 da Jack Kerouac. È considerato una pietra miliare della letteratura ed un testo di riferimento per la Beat Generation, il movimento giovanile del dopoguerra anti-convenzionalista. Il libro racconta delle avventure di Sal Paradise, un giovane scrittore che vuole cercare sé stesso. Per farlo, si mette in viaggio on the road attraverso tutti gli Stati Uniti d’America. Il protagonista è il medesimo Jack Kerouac con uno pseudonimo ed effettua una serie di viaggi in autostop, in auto e in autobus. Il giovane Sal è uno scrittore che si metterà in viaggio per andare lontano e rifiutare così ogni etichetta sociale.

Il libro è diviso in cinque parti ed il viaggio parte da New York, continua a Denver dove Sal si fermerà per trovare Dean Moriarty, pseudonimo di Neal Cassady, un suo amico. Insieme a lui sperimenterà una vita fuori dal normale, senza regole, con l’interesse verso le religioni dell’oriente, rifiutando ogni tipo di materialismo. Questo è un libro che celebra l’amicizia, la spontaneità, in poche parole la libertà dell’America negli anni ’50. Sal Paradise arriverà fino in Messico per poi viaggiare verso Manhattan, dove incontrerà la sua seconda moglie. L’autore scrisse questo libro all’età di 29 anni, in tre settimane. E lo scrive nella propria casa, nella periferia di New York, sulla base dei propri appunti di viaggio. Pensate che il libro fu dattiloscritto su un rotolo di carta lungo 36 metri, senza divisione in paragrafi. Questa prima opera, per la sua importanza, fu venduta all’asta nel 2001 per ben due milioni di dollari!

2 Libri a tema viaggio: Nelle terre estreme di Jon Krakauer

Nelle terre estreme è un libro scritto da Jon Krakauer e pubblicato nel 1996. Si tratta della storia vera di Christopher McCandless, un ragazzo che rifiuta il lavoro da ufficio del padre per intraprendere un viaggio in solitaria. Gli appunti di vita del giovane sono riportati nel libro, che diventa un bestseller negli USA ed è tradotto in ben 14 lingue. Christopher nasce da una famiglia benestante, grazie alla quale conosce il benessere economico. Sente che però quel mondo non gli appartiene: per questo motivo, il liceo, decide di intraprendere un viaggio durante le vacanze scolastiche. Nelle sue avventure si farà chiamare con lo pseudonimo Alexander Supertramp, per il suo vagabondare nella natura. Il suo viaggio più noto è quello in Alaska, dove trascorrerà ben 112 giorni. Qui si rifugia in un vecchio autobus abbandonato, che trova per caso e chiama Magic Bus.

Nel periodo in Alaska Chris vive davvero con pochissimi strumenti, lontano da ogni civiltà e nel silenzio della natura. Nel 1992, all’età di 24 anni decise di mettersi in marcia per andarsene da quel luogo, ma non ci riesce. Il fiume che risalì qualche tempo prima si era riempito, i ghiacciai fusi e non riuscì a tornare. Venne ritrovato morto il 6 settembre dello stesso anno da un gruppo di cacciatori. Le teorie sulla sua morte sono diverse, si pensa per fame o per aver mangiato un frutto velenoso simile ai fagioli, ma quel che sappiamo di certo è che dopo la sua morte tantissimi sono rimasti legati alla sua storia. Così tanto da far tenere il suo Magic Bus dove era stato ritrovato. Molti fan si recano infatti in questo luogo nel quale, però, nel 2020 viene tolto l’autobus in quanto ormai troppo usurato. Dal libro di Jon Krakauer nasce il film “Into the Wild”, uscito nel 2007, ultrapremiato e visto da tantissimi appassionati dalla storia di Alexander Supertramp.

3 Libri a tema viaggio: Vagamondo di Carlo Taglia

Carlo Taglia è un ragazzo torinese che decide di lasciare il suo lavoro d’ufficio per iniziare il viaggio del mondo a piedi. Ben 528 giorni attraversando tutti i continenti, senza aerei. Da qui nasce il suo libro Vagamondo, che già solo leggendolo vi trasmetterà la voglia di partire subito! Per Carlo Taglia il viaggio deve essere una esperienza unica, dove ci si muove lentamente, assaporando le culture e vivendo in modo autentico come le società che incontra. Molti considerano visitare uno stato come un altro timbro da aggiungere al proprio passaporto, ma per lui non è così: dall’ufficio del proprio lavoro è su una sedia, bloccato dalla scrivania e andando sempre veloce.

Nella vita di tutti i giorni non sempre si può essere a contatto con la natura, e quasi ogni giorno ci sembra uguale al primo: per l’autore esisteva il lavoro, ma anche le feste, l’alcool. Un modo per dissociarsi dalla realtà che stava vivendo e che non l’appagava appieno. Quando Carlo Taglia si accorge di star sprecando la propria vita ed il proprio tempo, capisce che voleva trascorrere il resto della sua vita scoprendo il mondo. E lo fa in una maniera completamente diversa dal solito, facendo pace con sé stesso, conducendo una vita da vero nomade. Siete pronti ad immergervi nella storia di Vagamondo?

4 Libri a tema viaggio: Un indovino mi disse di Tiziano Terzani

Tiziano Terzani è un giornalista italiano che, al seguito di una profezia di un indovino asiatico, decide di non prendere più gli aerei per viaggiare ma di scoprire interi paesi viaggiando a piedi, in treno o in nave. Nel suo libro “Un indovino mi disse”, uscito nel 1995, racconta dei suoi viaggi in giro per il mondo: India, Cina, Giappone. Viaggi profondi, nella quale si assapora la cultura autentica. Questo libro è proprio pensato per ispirare il lettore, portandolo in viaggio con Tiziano Terzani stesso e facendogli vivere esperienze uniche e intense.

All’interno del libro ci sono una serie di riflessioni sul senso della vita, sulla spiritualità e sulla relazione tra uomo e natura. Durante la lettura vi porrete domande introspettive, alla ricerca di una visione più spirituale della vita. Indovini, astrologi, stregoni: sono queste le figure raccontate da Tiziano Terzani, figure del passato che si mischiano con la società odierna. L’autore racconta delle società che incontra, trasmettendo le sue emozioni ed i suoi pensieri profondi del momento. Un libro che vale davvero la pena di leggere, per cercare ispirazione e vivere in modo autentico la vita.

5 Libri a tema viaggio: In Patagonia di Bruce Chatwin

Con il libro “In Patagonia”, Bruce Chatwin ha fatto la storia della letteratura di viaggio. Pubblicato per la prima volta nel 1977, l’opera racconta l’esplorazione dell’autore in Patagonia, la regione australe dell’Argentina e del Cile. L’autore descrive le sue avventure, i luoghi visitati e le persone che hanno reso famosa la regione. Pastori, indios, cercatori d’oro: sono molti i personaggi raccontati nel libro, considerato una raccolta di storie, leggende e aneddoti. Bruce Chatwin pone anche diverse riflessioni, esprimendo la sua necessità a scoprire il nuovo e incontrare gli altri, ma anche sulla bellezza della vita e della sua solitudine. In pratica, un libro che leggi tutto d’un fiato lasciandoti una sensazione di meraviglia e incanto.

Questi erano i cinque libri da leggere assolutamente per immergervi nel mondo dei viaggi. Condividi l’articolo con i tuoi amici, e se vuoi partire per nuovi mondi, scarica la nostra app MeeTravel! Qui puoi scoprire tanti viaggi nuovi ogni giorno proposti dalla nostra community.

Come organizzare un cammino

Dalla via degli Dei al cammino di Santiago de Compostela fino alla via Francigena: questi sono alcuni dei cammini più famosi d’Europa e d’Italia. Se state organizzando un cammino a piedi, sappiate che ci sono tantissime cose da fare prima della partenza. Creare un viaggio del genere è sicuramente un processo che richiede molta riflessione e pianificazione. Questo sarà fondamentale per garantire una camminata sicura e confortevole. Tappe da visitare, attrezzatura tecnica da portare, preparazione atletica sono tra le cose più essenziali da tenere a mente per un viaggio del genere. E per non arrivare impreparati, ecco qualche consiglio pratico su come organizzare un cammino a piedi.

trekking in montagna

1 Organizzare un cammino: la preparazione fisica

La preparazione fisica è una delle cose da porre in cima alla lista dell’organizzazione per un cammino a piedi. Prima di iniziare un viaggio del genere è necessario, infatti, prepararsi per qualche mese. Questo eviterà di farvi arrivare impreparati. Mettetevi quindi in testa che dovrete camminare molto e soprattutto a passo sostenut0. Non è necessario fare le cose per arrivare alle tappe desiderate, ma che riusciate a percorrere senza troppa fatica e sforzo. Provate anche con dei pesi o direttamente con lo zaino in spalla stesso per regolarvi con gli oggetti da portare con voi. Ricordatevi di allenarvi adeguatamente per la camminata. Iniziate facendo qualche chilometro e poi aumentare gradualmente la distanza percorsa. In questo modo migliorerete la resistenza fisica e ridurrete così il rischio di infortuni. Puoi iniziare con delle camminate più brevi e pianeggianti, poi aumentare progressivamente la durata e la difficoltà, integrando eventualmente anche delle salite e dei dislivelli. L’obiettivo è quello di arrivare a camminare per alcune ore al giorno, come quelle che prevedi di fare durante il cammino vero e proprio.

Una cosa da sapere è che i cammini normalmente sono divisi in tappe con una media, tra queste, di circa 20 km. Ad ogni tappa trovi, spesso, dove alloggiare per riposarti ma soprattutto posti dove mangiare. Successivamente, in base alla tua preparazione fisica deciderai quanti km fare durante la giornata. Considera anche lo stretching nel tuo allenamento: percorrendo molte distanze è necessario stirare i muscoli a fine giornata. Anche solo dieci minuti possono bastare per non arrivare troppo stanchi a fine percorso e con i muscoli indolenziti. Infine, è importante prendersi cura del proprio corpo durante la camminata, nutrendosi correttamente, idratandosi regolarmente e riposando adeguatamente.

organizzare un cammino scegliere scarpe comode

2 Organizzare un cammino: porta solo l’essenziale

Durante il tuo cammino a piedi porta solo l’essenziale. A che cosa serve uno zaino pesante con oggetti che non utilizzerai durante il percorso? Valuta bene che cosa portare, altrimenti rischierai di avere peso in più che aggiungerà fatica. Tra queste puoi investire sicuramente in uno zaino buono da trekking che vi risulti confortevole nel cammino. Potete anche farvi suggerire da un esperto prima dell’acquisto, per avere un ottimo materiale e una forma ergonomica che scarichi bene il peso sulle spalle e sui fianchi. Non esiste una regola universale per determinare il peso massimo dello zaino, ma per camminare più giorni consecutivi meglio non superare il 10/15% del proprio peso corporeo.

Presta attenzione alle scarpe, saranno la chiave per un cammino senza troppo dolore ai piedi. Scegli un paio di scarpe che siano adatte alle camminate lunghe ed in base alla stagione. Valuta anche l’opzione di una scarpa impermeabile di modo che, con il brutto tempo o nei corsi d’acqua, puoi comunque procedere per il tuo percorso. Indossa prima le scarpe per ammorbidirle e fargli prendere la forma del tuo piede. Anche l’utilizzo di un plantare può aiutarvi per fare un modo che ti adatterai subito. Utilizzare scarpe nuove potrebbe farti venire fiacche o potrebbero non risultarti confortevoli durante il cammino. Infine, per evitare bolle o vesciche da sfregamento potete optare per le calze senza cuciture. Ad ogni modo, dopo aver camminato per molti chilometri i vostri piedi di abitueranno.

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3 Organizzare un cammino: pianifica le tappe

Una volta pronta tutta l’attrezzatura, allenato il corpo, è il momento di capire bene dove andare pianificando ogni tappa. Questo servirà a farti capire quanti chilometri al giorno percorrere e per quanti giorni viaggiare. Informati bene sul percorso da intraprendere. Puoi ricavare le informazioni dalle mappe, blog, libri o da chi è già stato sul cammino. Controlla anche gli orari degli ostelli e dei camping: alcuni potrebbero essere chiusi per fuori stagione. Una volta scelto il posto, guarda anche il meteo. Fermarsi in mezzo ad un temporale non sempre è possibile e, spesso, gli ostelli per i viandanti ospitano solo una notte. Tieni sotto controllo ogni momento che passa!

Oltre a pianificare le tappe tieni a mente anche gli orari: preferisci muoverti all’alba oppure dopo pranzo? Cerca di capire qual è l’ora in cui performi meglio e regolati anche in base alle ore di luce disponibili per avere sempre margine anche se avessi qualche contrattempo. Ricordati comunque di non strafare e bruciate le tappe. È giusto mettersi alla prova ma non rischiare fare il doppio dei chilometri, rispetta i tuoi limiti.

scegliere le mappe per un cammino

4 Organizzare un cammino: utilizza le mappe offline

Se durante il tuo percorso si ritroverai senza campo, non preoccuparti. Esistono molte mappe che puoi utilizzare offline. Nella natura è facile perdersi, specie se non si ha dimestichezza con certi percorsi naturalistici. Fortunatamente la tecnologia ci viene incontro con alcune applicazioni che permettono di scaricare le mappe offline, tra cui queste:

  • Maps.me, permette di visualizzare le mappe una volta scaricate. Dovrai quindi avere spazio nel tuo telefono;
  • Mapy.cz, applicazione creata appositamente per l’escursionismo. Permette di creare percorsi di trekking, suggerendoti anche dei nuovi itinerari;
  • Navit, infine, genera le mappe in tempo reale.

Su queste mappe è possibile aggiungere dei salva posti con i punti di interesse, organizzandoli anche con etichette nominate o colori appositi. Organizza il tuo viaggio anche rispettando i tuoi orari: non metterti in cammino se prima hai riposato davvero poco. Senza un buon sonno sarà pressoché impossibile fare tanti chilometri al giorno. Armati quindi di sacco a pelo confortevole e di qualsiasi cosa che possa rendere il tuo sonno ben tranquillo. Non c’è niente di peggio che dormire male e poi rimettersi in viaggio zaino in spalla!

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5 Goditi il viaggio

Che tu sia viaggiatore espertissimo o alle prime armi con il mondo dei cammini a piedi, scegli di goderti il viaggio. Assapora la natura e i suoi suoni. Durante il tuo cammino ti capiterà sicuramente di incontrare tante altre persone appassionate come te. Potresti essere l’unico a partire da solo dalla tua città, ma sappi che non sarai mai solo. E se vuoi partire con altri compagni di viaggio, la nostra app serve proprio a questo. Puoi trovare ancora prima di partire delle persone con la quale condividere l’avventura.

Inoltre, fare un’esperienza del genere ti aiuterà a fare un viaggio anche dentro di te. Ti ritroverai a stretto contatto con la natura, ed imparerai a conoscerti davvero. Sarà un’esperienza che ricorderai per tutta la vita: goditela!

Portogallo: cosa fare 4 giorni on the road

Il Portogallo è una delle mete più ambite per i viaggi on the road. Si tratta di un paese relativamente piccolo: lungo 700 km e con spiagge mozzafiato. Oggi vi portiamo alla scoperta del Portogallo con un tour on the road di 4 giorni.

portogallo on the road

Quando partire per il Portogallo?

Uno dei periodi migliori per partire per il Portogallo è a settembre, dove il tempo è ancora buono ma non è pieno di turisti come nel periodo estivo. In generale, primavera e autunno sono le favorevoli per un viaggio on the road. Nel sud del Portogallo, infatti, le temperature sono elevate ed il clima è torrido durante agosto. Le strade in primavera e autunno sono in buone condizioni, senza troppo traffico per godersi al massimo il viaggio. Ricordatevi inoltre una giacca a vento o un pile anche in estate: in Portogallo è presente una forte escursione termica tra il giorno e la notte, con 5-10° C di differenza.

Prima di partire è opportuno noleggiare l’auto per poter esplorare il Portogallo al tuo ritmo e vedere posti che altrimenti non sarebbe possibile. Per viaggiare in modo veloce, potete utilizzare le autostrade a pedaggio. Differentemente dall’Italia, il pagamento sarà possibile solo successivamente alla posta, entro i 5 giorni da quando si attraversa l’autostrada. Non sono presenti caselli ma tramite il riconoscimento della targa viene addebitato l’importo al veicolo. I costi sono gestiti dall’agenzia Via Verde, una sorta di “telepass” italiano che potete chiedere direttamente dove prenotate l’autovettura. Inoltre, per viaggiare utilizzando la Via Verde dovrete seguire la corsia autostradale di sinistra: in questo modo il pagamento avverrà in automatico. È possibile affittare Via Verde con meno di due euro al giorno.

Giorno 1: Lisbona

La prima tappa del viaggio on the road parte da Lisbona: qui si trova l’aeroporto Humberto Delgado. Lisbona è conosciuta per essere uno dei poli artistici e architettonici più all’avanguardia di tutta Europa. Potrete girare nelle vie del centro, da Praça Rossio fino all’enorme Praça do Comércio, una delle piazze più belle dell’Europa. Da visitare anche il Convento do Carmo, un ex convento dell’Ordine della Beata Vergine del Monte Carmelo, e l’Elevator de Santa Justa, considerato uno dei monumenti da non perdere nel centro storico di Lisbona.

Siete amanti dei negozi vintage? Non potete che recarvi al Bairro Alto (in italiano il quartiere alto), per trovare un po’ di moda locale, provare i ristoranti tipici e vivere un po’ della movida notturna. Ma prima della notte non dimenticatevi di scendere dietro la città e recatevi all’Alfama, dove si trova il Miraduoro. Un momento davvero fantastico per il tramonto durante il vostro tour on the road in Portogallo. Per muoversi a Lisbona vi consigliamo di utilizzare la tessera Lisboa Card, che permette l’entrata di molte attrazioni gratuite o con un prezzo ridotto. Inoltre, potrete muovervi gratuitamente con i mezzi per questo primo giorno on the road.

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Giorno 2: Faro

Il distretto di Algarve si trova nel sud del Portogallo, e sarà la zona protagonista di questo viaggio on the road. Circa 150 km di spiaggia distanti da Lisbona 280 km. Le spiagge sono la meta più ambita per i viaggiatori. Il distretto di Algarve è uno dei più soleggiati, con un clima mite praticamente tutto l’anno. Partiamo da Faro, che vi stupirà con il suo settecentesco Arto da Vila, dove potete ammirare la Cattedrale del Sé, il principale luogo di culto cattolico della città di Lisbona.

Faro è una città di mare e si trova all’interno di un’area naturale, composta da estuari e lagune che si affacciano sull’Oceano Atlantico. La spiaggia più vicina da visitare è sicuramente la Praia de Faro, con sabbia fine e tanti servizi turistici. Qui potrete assaporare un’atmosfera tranquilla e rilassata: circa 5km di spiaggia importantissima per uccelli migratori e fauna selvatica. Con la bassa marea è possibile osservare i pescatori impegnati nella pesca di molluschi nascosti sotto la sabbia, come vongole e mitili.

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Giorno 3: Albuferia

Albufeira è considerata una delle località balneari più frequentate dell’Algarve: è conosciuta per i numerosi locali e discoteche, ma soprattutto bellissime spiagge. Questa città è circondata da case tutte bianche che vi regalerà un’atmosfera suggestiva. Fondata dagli Arabi, Albufeira conserva tutta la storia della conquista nelle strette vie del centro. Da visitare è il vasto arenile Praia do Tùnel o do Peneco, che forma un anfiteatro che si affaccia sull’Oceano.

La Gruta do Xorino è una meta imperdibile: questa è una grotta che si trova sotto la falesia, e fu il luogo in cui gli arabi si rifugiarono nel XII secolo dopo che la città fu riconquistata dai cristiani. Se volete rilassarvi invece su sabbia dorata recatevi a Praia da Falèsia, delimitata appunto da scogliere. Passeggiando per Albufeira potrete immergervi nei colori e sapori della città: recatevi nei quartieri vecchi per mangiare cibo tipico, frutti di mare o pesca alla griglia. Ed è proprio qui che finirà il vostro viaggio con the road del Portogallo.

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Giorno 4: Lagos

La seconda tappa da visitare del nostro viaggio on the road è Lagos, distante un’ora di macchina da Albufeira. Lagos è la città dove moltissimi esploratori portoghesi partirono per il Nuovo Mondo. Il centro storico è racchiuso da delle mura del Trecento, ma a farla da protagonista qui sono sicuramente le spiagge. Qui troverete scogliere a picco sul mare ed un bellissimo oceano color blu zaffiro. Vicino al centro di Lagos in direzione ovest si trova la spiaggia di Dona Ana, considerata una delle più belle di tutta la costa.

Le altre magnifiche spiagge sono Meia Praia e Porto de Meos, situate a ovest della città. Per godersi il tramonto potete regalarvi una gira in barca verso Ponta da Piedade con il suo faro e le scogliere a prova di foto spettacolare. Qui si trova infatti l’arco chiamato “la cattedrale”, un luogo molto ambito per godersi il tramonto. E se invece volete recarvi nel punto più occidentale del continente europeo raggiungete Cabo de Sao Vicente: in questo punto i romani credevano che ogni sera il sole si tuffasse nel mare.

Variazione del viaggio

Per questo viaggio potrete scegliere di atterrare in due aeroporti diversi: Lisbona o Faro. Se deciderete di partire da Lisbona le tappe sono quelle che vi abbiamo scritto. Se invece partirete da Faro potrete partire direttamente da qui, per poi visitare Albufeira, successivamente Lagos e poi dirigervi in aeroporto. In alternativa, se non trovate il volo si può arrivare a Lisbona.

Finisce qui il nostro viaggio on the road per il Portogallo: 4 giorni di viaggio verso una delle zone più belle d’Europa, ricca di cultura e spiagge da togliere il fiato! Vuoi organizzare un viaggio in Portogallo? Non ti resta che scaricare la nostra applicazione per trovare nuovi compagni di viaggio.

 

E tu hai mai pensato di partire per un’esperienza in Portogallo? In app ci sono già tante proposte per questa bellissima meta! 

 

@Sara Biancardi

Le migliori applicazioni da usare in viaggio

Siete pronti per il prossimo viaggio in compagnia? Ecco le migliori applicazioni che dovresti utilizzare per un viaggio fai da te!

Ogni viaggio porta con sé esperienze uniche e spesso abbiamo poco tempo per poter programmare tutto da soli. Per questo motivo esiste la tecnologia! Oggi è facilissimo usare internet nel proprio smartphone per poter organizzare il prossimo viaggio. Ecco quindi le applicazioni che dovresti avere nel tuo telefono per un viaggio fai da te, valide sia per Android che IOS!

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Le app per i movimenti e spostamenti

Tra le migliori applicazioni in uso per spostarsi durante i viaggi sicuramente City mapper. Si tratta di un’applicazione che indica quali sono i mezzi più veloci per muoversi, mostrando l’itinerario più efficiente per te. Ma non solo: tutto è fornito nei minimi dettagli ed è integrato con Uber, per poter chiamare un taxi. Siete rimasti senza internet oppure siete in un paese con una scarsissima connessione? Provate Maps.me! L’app gestisce un sistema di mappe online dove potete vedere tutti i luoghi e calcolare il percorso di viaggio senza utilizzare i dati mobili. Prima però, ricordatevi di scaricare online quello che vi serve!

Se siete alla ricerca di voli disponibili in tempo reale, per monitorare i prezzi dei biglietti aerei, vi consigliamo Flight+. Volete fare un viaggio molto lontano, con tanti scali? Nessun problema. Questa app, disponibile solo su IOS, sarà in grado di gestire tutto in modo automatico, senza ulteriori problemi. Un’alternativa valida che vi consigliamo è TripTracker, ottima per salvare tutte le informazioni pre-partenza, durante il viaggio senza dover fare nulla manualmente. Collegando i vostri account, sarà in grado di mostrarvi il volo, il numero del gate, vi avviserà nel momento in cui ci saranno dei ritardi o modificazioni del volo. Non solo vi indicherà informazioni sui mezzi che userete per il viaggio, ma anche l’hotel. Utile vero?

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Gli itinerari di viaggio

Per poter segnare il proprio itinerario esistono moltissime applicazioni in base all’esigenza del viaggiatore. Tra queste troviamo Mapstr: con questa app è possibile salvare tutti i luoghi da visitare o che hai già visitato, ma anche bar, ristoranti, negozi o musei. Quando saranno nelle tue vicinanze, l’app ti segnerà una notifica e in questo modo riuscirai a non perderti il luogo salvato. Inoltre, esistono anche altre funzioni di Mapstr tra cui la condivisione. Ti sarà possibile salvare i luoghi e condividerli con gli amici, e soprattutto fornire loro il tuo punto di vista anche in modo dettagliato, con foto o informazioni importanti.

Quando invece non sai bene come muoversi, puoi usare Around me. In base alla tua posizione geografica sarà in grado di elencare tutto ciò che desideri: stazioni, ristoranti, il taxi più vicino, posti da visitare e altro ancora. L’app è utilissima quando ci si trova in un posto che non conosciamo e si ha bisogno subito di un servizio particolare. Nel momento in cui troviamo ciò che ci serve, ci guiderà direttamente dall’app oppure spostandoci da Google Maps, Apple Maps o altro.

Applicazioni per mangiare

Siamo in un posto bellissimo e ci sono così tanti ristoranti che non sappiamo quale decidere. Tra le app più famose sicuramente TheFork, per prenotare ristoranti con sconti accessibili a tutti. TheFork è disponibile in 11 paesi con circa 40.000 ristoranti di cui 8.000 solo in Italia. L’applicazione permette di facilitare la prenotazione di ristoranti in base alla posizione geografica, tipo di cucina e prezzo. Inoltre, ci sono molte recensioni che vi saranno di aiuto per poter scegliere in modo adeguato dove mangiare. Siete invece degli amanti dei social? Non potete non conoscere SnapFood. Si tratta di un social dove si possono recensire i piatti e ristoranti con l’uso di hashtag. Per ogni locale si ha a disposizione una sorta di menù costruito grazie alle foto degli utenti. Non avete più scuse: se volete provare un piatto preciso, che sia anche instagrammabile, basta utilizzare questa app!

Per chi invece preferisce fare una ricerca di piatti vegani, crudisti e vegetariani, vi aiuta Happy cow. L’applicazione nasce nel 1999 come una vera e propria guida ai ristoranti in cui non si consumano derivati animali ed è valida in tutto il mondo. Nel menù è possibile scegliere nel raggio di qualche km i ristoranti vegan, vegetariani, con opzioni vegetariane ma anche negozi con prodotti vegani. Si può scegliere il cibo anche alla propria esperienza, come quello italiano, asiatico, americano e così via. Anche qui ci si può affidare alle recensioni degli utenti, arricchite da fotografie e note di chi ci è già stato. Inoltre, è possibile anche chiamare direttamente il locale tramite il sito web ufficiale o la pagina Facebook relativa. Un modo molto semplice e veloce per mangiare!

dividere le spese applicazioni meetravel

Dividere le spese

State pianificando un viaggio con i vostri amici e nel mentre pensi a tutte le mete che visiterai. Non vedi l’ora che arriva il momento di partire ma sai bene che prima di partire dovrai occuparti delle spese per non fare confusione con i tuoi compagni di viaggio. Se intendete dividere le spese, niente panico con i conti! Oggi esistono tantissime app a vostro favore. La prima di tutte è Splittr, in grado di registrare i pagamenti effettuati e dividendo le spese in maniera adeguata. In pratica, nell’applicazione sarà possibile consultare un riepilogo di tutti i pagamenti, tramite PDF ed equamente divisi tra i partecipanti, includendo anche chi ha pagato e cosa, e sono incluse inoltre tutte le valute. Davvero utile per dividere le spese con i tuoi compagni di viaggio!

Una valida alternativa per dividere le spese è anche Splitwise, utile non solo per i viaggi ma per tutte le spese da dividere con molte persone. Questa infatti può includere dalle bollette alle spese delle vacanze. Sarà possibile vedere il resoconto delle spese aggiungendo i propri amici. Infine, per effettuare i pagamenti con i vostri compagni di viaggio, l’applicazione chiederà di collegarvi con un vostro conto, come ad esempio quello di Paypal, ed il gioco è fatto.

Conoscevate queste applicazioni? Consigliacene una e non dimenticare di scaricare la nostra app per non perdere tutti i prossimi viaggi in partenza con nuovi amici|

 

La costa dei Trabocchi

Dopo avervi portato in giro per alcuni bellissimi borghi come Rocca Calascio e Pescocostanzo, avervi raccontato i paesaggi mozzafiato di Ravello ed esserci avventurati tra i canti delle streghe a Calcata, oggi vi porterò sulla Costa dei Trabocchi in Abruzzo, per una nuova idea di gita fuori porta!

Cosa sono i Trabocchi e dove si trovano?

Si tratta di un litorale, quello Adriatico, che va da Francavilla al Mare fino a San Salvo, provincia di Chieti.

Una costa che presenta caratteristiche diverse nei vari tratti che la compongono; verso Ortona, Vasto e San Salvo abbiamo spiaggia sabbiosa, ciottoli verso Fossacesia e Vasto e invece tratti alti e rocciosi verso San Vito Chietino e Rocca San Giovanni.

 

Secondo alcune fonti i Trabocchi sarebbero un’invenzione dei Fenici comunque gia’ nel 1240 sono stati recuperati alcuni documenti che citano queste particolari strutture di legno sulla spiaggia.

Sono come delle palafitte utilizzate come vere e proprie macchine da pesca e come case; la gente di mare le utilizzava per viverci e procurarsi da mangiare senza dover navigare, avventurandosi in barca spesso andando incontro a rischi di varia natura.

Il tipo di legno utilizzato, che e’ rimasto intatto ancora, e’ legno di pino d’Aleppo, tipico delle zone Adriatiche. E’ un materiale estremamente modellabile che resiste alla salsedine e al maestrale, forte vento che si abbatte spesso sul Mar Adriatico.

 

Perchè Trabocchi?

Il termine deriva probabilmente dal dialetto locale “Travocche” ovvero trabocchetto, riferendosi alla tecnica utilizzata per pescare che prevede l’ uso di pali tra gli scogli.

I pescatori riuscivano a catturare grandi flussi di pesce che si spostavano lungo la costa utilizzando reti a trama fitta, una tecnica decisamente all’avanguardia.

Bellissimi e suggestivi i tramonti che si possono vedere dai Trabocchi;

Ci fanno sognare un mondo passato, simbolo di un’ antica cultura che non c’è più ma la cui presenza è sempre viva dentro di noi.

Buon viaggio a tutti voi!

 

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@Cristiana Antonelli

 

 

 

Viaggi al femminile

 

Viaggiare al femminile è considerato ancora molto molto pericoloso, soprattutto in Italia.

Eppure all’estero è assolutamente normale incontrare ragazze, che girano per il mondo con uno zaino sulle spalle e un taccuino per i loro pensieri.

Questo non significa che il viaggio fai da te al femminile sia esattamente una passeggiata, ma con le giuste precauzioni si può andare quasi ovunque, affrontare qualsiasi situazione e riportare a casa un bellissimo ricordo di viaggio.

Ecco 10 cose da sapere prima di partire per un viaggio fai da te per donne da sole

Vestirsi in modo adeguato

Adeguato al luogo. Certo se siamo in giro per locali in Sardegna o in riviera romagnola, l’abitino da serata ci sta tutto. Ma se siamo in giro per visitare chiese e luoghi sacri, meglio evitare la scollatura e le gambe scoperte, anche con un paio di gambe da far invidia ad una modella. E se proprio fa caldo, magari avere anche un foulard a portata di mano può essere utile per coprirsi all’occorrenza.

Chiaramente all’estero va posta ancora di più l’attenzione su usi e abitudini. Magari, senza andare lontanissimo, se siete al mare su una spiaggia marocchina dove le fanciulle fanno il bagno vestite (eh si completamente vestite), magari è meglio scegliere un costume più coperto. Insomma il bikini striminzito lo teniamo per la spiaggia romagnola che dicevamo prima!

Rispettare la cultura del posto

Questo vale per l’Italia e l’estero allo stesso modo. Meglio informarsi sulle tradizioni locali e le usanze per evitare di dire o fare qualcosa che non si vuole o semplicemente di avere un comportamento che potrebbe essere frainteso. I cinesi ad esempio non gesticolano al contrario di noi occidentali. Gesticolare può solo farli ridere o addirittura comunicare rabbia e aggressività.

Non flirtare per gioco

Può sembrare banale ma sempre meglio non lasciarsi andare al flirt se non siamo convinte e soprattutto siamo troppo lontane dalla nostra confort zone.

Non camminare la sera da sola o in zone isolate

Se proprio ci siamo ritrovate in una zona improvvisamente buia o isolata, il taxi può essere una salvezza. Non saranno i soldi di una corsa a spostare il budget della vacanza!

Non perdere completamente il controllo

Lo stato di ebrezza può anche essere divertente ma non avere più coscienza di se stesse e di quello che ci sta succedendo può essere pericoloso perché ci rende vulnerabili. Neanche a dirlo per le droghe. Oltre a mettere a repentaglio la propria sicurezza in questi casi si rischia anche di finire nei guai anche per molto poco!

 

Affidarsi ad agenzie locali per tour ed escursioni

Questa regola non vale in generale in viaggio, ma se si è da sole meglio non rischiare di affidarsi a sconosciuti che non abbia un minimo di certificazioni o feedback sulla propria attività.

Tenere informato qualcuno a casa

Mandare il proprio itinerario o comunque tenere aggiornati sui propri spostamenti qualcuno che è rimasto a caso. Se andiamo all’estero è utile registrarsi sul sito dovesiamonelmondo.it. E’ bene sempre che qualcuno sappia dove siamo, per ogni evenienza

Prendere un albergo in zone centrali

Scegliere un quartiere piè periferico o meno sicuro solo per risparmiare può rivelarsi una scelta infelice. Rischia di precluderci il piacere di girare anche di sera o comunque ci costringe a ricorrere di continuo ai taxi.

Viaggiare leggera

No oggetti vistosi e costosi in bella vista. Il bracciale Tiffany magari può restare a casa.  Discorso a parte per la reflex: è un bersaglio facile ma se proprio si è appassionate di fotografia, l’unico consiglio è cercare di non esibirla proprio ovunque se non ci sentiamo tranquille!

Fare una copia di tutti i documenti

Dal passaporto, carta d’identità, biglietti aerei…, meglio se anche in digitale così da averli sempre a portata di mano in caso di emergenza. Chiaramente in Italia è più facile recuperarli in caso di smarrimento, ma è comunque una gran perdita di tempo!

 

Vi abbiamo raccontato le 10 cose da sapere prima di partire per un viaggio fai da te per donne da sole

Perché viaggiare al femminile si può.

La chiave per essere davvero libere di affrontare qualsiasi tip    o di viaggio e di cultura in fin dei conti è seguire l’istinto. Non mente mai.

 

Dedicato a una grandissima viaggiatrice che ha illuminato il mondo con i suoi sorrisi

 

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@Sara De Vincenzo