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GLI ARTICOLI DI MEETRAVEL

Pasqua alternativa: ecco alcune mete

Finalmente la primavera è arrivata e con essa anche le belle giornate. Ora possiamo trascorrere del tempo con la famiglia all’aperto, con pranzi e feste imminenti, tra cui la giornata di Pasqua, il 9 Aprile. Oltre alle grigliate, la prima settimana del mese di Aprile offre tantissime alternative al tradizionale pranzo pasquale, con attività particolari da svolgere proprio all’aperto. Ecco, quindi, alcune mete per una Pasqua alternativa.

monticello pasqua alternativa meetravel
il castello. / @Turismo in Langa

1. Pasquetta alternativa: Castello di Monticello d’Alba

Vi piacerebbe una Pasquetta all’insegna della caccia al tesoro? Se la risposta è sì, il 10 aprile non prendete altri impegni. Recatevi al Castello dei Conti Roero a Monticello d’Alba per un tour guidato alla scoperta del Castello e dei segreti del parco. Proprio in occasione di Pasquetta, la struttura propone delle visite guidate nel Castello dei Conti Roero e il suo parco all’inglese. Il laghetto, viali alberati, la leggenda che nasconde il luogo: queste sono solo alcune delle cose che potrete visitare. La guida vi consegnerà una mappa per risolvere alcuni misteri che si trovano nel parco. Il gioco consiste poi nel trovare tutti i particolari e, per i bambini ci sarà una fantastica sorpresa. Basta, vi abbiamo detto fin troppo!

La caccia al tesoro fa parte del Parco Roero Family Tour, il format pensato per coinvolgere le famiglie con i bambini. Il costo è di 7 euro a persona, sia per adulti sia per bambini. Durante il corso della giornata sarà possibile effettuare anche il percorso di visita tradizionale della durata di 45 minuti. Questa volta il costo è di 7,50 euro per gli adulti, mentre 4 per i bambini. Sarà possibile acquistare anche il biglietto cumulativo del Castello e il Parco Roero Family Tour, rispettivamente del corso di 12 euro per gli adulti e 8,50 euro per i bambini. Per tutte le altre informazioni vi consigliamo caldamente di visitare il sito internet ufficiale.

trekking pasqua alternativa

2. Pasqua alternativa: trekking per l’Italia

Per gli amanti della natura, invece, l’attività perfetta è sicuramente il trekking. Le giornate si sono allungate, le temperature alzate. È quindi il momento di mettere via gli scarponcini pesanti invernali per fare spazio a quelli estivi, anche questi resistenti all’acqua per evitare brutte sorprese durante il percorso. Come abbiamo visto in altri articoli, l’Italia è piena di cammini da fare anche in tre giorni, sia al nord che al sud. In Liguria, per esempio, potete optare per un trekking alle Cinque Terre, uno dei gioielli della riviera. Si tratta infatti di piccole città coloratissime con una vista spettacolare nel blu, che sapranno sicuramente rapirvi. Pensate che proprio per la loro ricchezza culturale e naturalistica sono state dichiarate, nel 1997, Patrimonio dell’Unesco! La stagione è perfetta per visitarle, perché durante il periodo estivo il clima è torrido e i turisti triplicati.

Lungo tutto lo stivale, poi, ci sono tantissimi altri cammini da fare. Spostandoci al sud potrete visitare la Costiera Amalfitana con occhi diversi con il sentiero degli Dei. Il percorso è breve rispetto a quello delle Cinque Terre, ma non per questo meno interessante. Sono circa 8 km di percorso che attraversa le mulattiere ed i terrazzamenti della bellissima Costiera Amalfitana, passando da Agerola sino ad arrivare a Positano. Ricordatevi sempre che prima di un cammino ci sono alcune cose da fare per prepararsi al meglio, soprattutto per quanto riguarda l’allenamento fisico.

la sala dei cetacei. / @Danilo Battaglia

3. Pasqua alternativa: il museo di storia naturale

In giro per l’Italia non mancano le attività da fare, anche per una Pasqua alternativa rispetto alla solita mangiata tra parenti e amici. Per il Museo di Storia Naturale di Calci, in vacanza dalla scuola è vietato annoiarsi. Per questo motivo, la struttura tiene le porte aperte durante il periodo pasquale. Nel particolare, i musei della toscana organizzano dei veri e propri campus dedicati ai ragazzi e bambini di età compresa tra i 5 ed i 12 anni.

Il museo si trova all’interno dell’Università di Pisa e dal 1981 comprende le collezioni paleontologiche, mineralogiche e zoologiche. Col passare del tempo la collezione si è arricchita di elementi scientifici come scheletri, animali imbalsamati anche di grande taglia e ricostruzioni di scenari naturalistici. Attualmente, il Museo di Storia Naturale di Calci ospita una delle gallerie di cetacei più grandi d’Europa. Qui troviamo infatti gli enormi scheletri di balene ed è sede del più grande acquario di acqua dolce d’Italia. Per maggiori informazioni potete direttamente visitare il sito ufficiale dell’iniziativa.

parco divertimenti meetravel

4. Pasqua alternativa: parco divertimenti

Per chi ama le giornate ricche di adrenalina ma non ha ancora deciso dove trascorrere la Pasqua quest’anno, un parco divertimenti potrebbe essere la scelta perfetta. Che voi siate con amici o con la famiglia, queste strutture sono valide per tutti, grandi e piccini, con attrazioni da fare in base all’età. Proprio con la bella stagione i parchi divertimento aprono le loro porte, inaugurando l’inizio delle proprie attività. Ogni parco ha uno stile unico e in Italia ci sono molte opzioni tra cui scegliere, in base ai propri interessi e preferenze, anche per distanza dal posto. Nel veronese, per esempio, troviamo Gardaland, forse il parco divertimenti più famoso. La struttura di trova vicino al lago di Garda per una passeggiata rilassante dopo tutto il divertimento. In provincia di Bergamo, invece, troviamo Leolandia dove è anche possibile visitare l’Italia in Miniatura, un parco per i bambini.

Visto l’arrivo della stagione alcuni parchi hanno anche attrazioni d’acqua con scivoli, rafting e aree giochi acquatici. Sono perfette per rinfrescarsi dal caldo ma soprattutto per divertirsi! Se stai pianificando una visita in uno di questi luoghi, ti raccomandiamo di controllare bene i giorni e gli orari di apertura ma soprattutto di prenotare prima i biglietti. Questo ti eviterà dalle lunghe code che possono crearsi nei giorni di vacanza. E tu quale parco divertimenti sceglierai?

degustazione vini meetravel . .

5. Pasqua alternativa: degustazione di vini

La Toscana è una delle regioni più frequentate dagli italiani ma anche dai turisti da tutto il mondo. Posti spettacolari, come le colline toscane, i bellissimi casali sperduti nel verde e i viali pieni di cipressi. Se ti stai già immaginando in uno questi luoghi appena descritti, la Toscana è la tua meta per una Pasqua alternativa. Proprio così: accostando alla parola Toscana quella del vino non possiamo che pensare a Montalcino e Montepulciano, i posti enologici più conosciuti.

In queste zone sono molte le cantine che offrono l’opportunità di una degustazione durante il periodo pasquale. Tra queste troviamo Cantina Le Buche che propone la degustazione, il tour tra i vigneti e le visite guidate sia alla cantina sia alla barricaia. Per quanto riguarda il periodo di Pasqua, sarà organizzato il Wine Resort, ovvero un gruppo ristretto di persone che condividono l’amore per il vino e la passione per la terra. Insomma, una esperienza unica nel suo genere tra il verde toscano, conosciuto e ammirato in tutto il mondo per i suoi paesaggi e per il suo fascino.

Che tu sia amante della natura o del divertimento, sappiamo che passerai sicuramente un’ottima Pasqua e soprattutto alternativa. E se stai cercando nuovi compagni di viaggio, scarica la nostra app MeeTravel e parti con nuove persone!

Ecoturismo, la nuova frontiera dei viaggi

La nuova frontiera dei viaggi è l’ecoturismo: un modo del tutto differente di vivere l’esperienza di un viaggio. Contrapposto al turismo di massa, questo tipo di turismo offre una visione differente, più lenta, per poche persone. In questa maniera sarà possibile scoprire il paesaggio naturale e i dintorni, godendosi appieno il viaggio come un vero viaggiatore del mondo. Scopriamo insieme di cosa si tratta l’ecoturismo e quali sono gli esempi concreti per un viaggio totalmente immersi nella natura incontaminata.

la nuova frontiera dei viaggi: l'ecoturismo

Che cos’è l’ecoturismo?

Il termine ecoturismo venne coniato dall’architetto messicano Hector Ceballos-Lascurain, il quale nel 1988 lo definì come: “Viaggiare in aree naturali relativamente indisturbate o incontaminate con lo specifico obiettivo di studiare, ammirare e apprezzare lo scenario, le sue piante e animali selvaggi, così come ogni manifestazione culturale esistente delle aree di destinazione”. La definizione viene approvata nel 2002 durante la dichiarazione di Québec dalle Nazioni Unite. Secondo lInternational Ecotourism Society (IES), l’ecoturismo si basa su alcuni principi peculiari:

  • Riduzione degli impatti fisici, sociali e comportamentali del turismo nelle aree naturali;
  • Lavorare con le popolazioni indigene e riconoscerne i loro diritti;
  • Educare alla sostenibilità ambientale ai viaggiatori;
  • Fornire benefici finanziari ed esperienze positive a imprese locali.

Da come si può intendere, l’ecoturismo permette di visitare luoghi naturali sostenendo le realtà locali e senza andare ad intaccare ulteriormente l’ambiente. In questa maniera i viaggiatori hanno modo di imparare molto da ogni singolo viaggio, poiché acquisiscono maggior consapevolezza ambientale.

L’ecoturismo non è sinonimo di turismo sostenibile: entrambi pongono l’attenzione sulla responsabilità ecologica di un viaggio ma hanno filosofie completamente diverse. L’ecoturismo, infatti, si concentra su viaggi in aree naturali, offrendo esperienze che possono dare un beneficio, soprattutto economico, alle comunità locali. Il turismo sostenibile, chiamato anche turismo verde, si concentra invece sulla sostenibilità e su come realizzare un viaggio col minor impatto ambientale possibile. Questo tipo di turismo include quindi differenti tipi di viaggio, mentre l’ecoturismo si focalizza in esperienze nelle quali immergersi nella natura. Può essere visto come un tipo di turismo che vuole limitare i danni causati dalle esperienze di viaggio in massa, riducendo al minimo le conseguenze negative che sono legate alla presenza umana in un paesaggio naturale.

turismo ecologico meetravel

Vantaggi dell’ecoturismo

Sicuramente uno dei vantaggi più importanti dell’ecoturismo è che le imprese, ma anche il viaggiatore stesso, rivedono il significato di trascorrere il suo tempo in mezzo alla natura: siamo abituati a recarci in posti bellissimi, purtroppo deturpati per opera dell’uomo. Carte, plastica, rifiuti di ogni genere e chi prende sassi e conchiglie sono i primi motivi che portano a rovinare il luogo che stiamo visitando. Tuttavia, l’industria del turismo sta cambiando e i viaggiatori vogliono immergersi totalmente nell’ambiente e nella natura, a stretto contatto con le località indigene. Questo tipo di turismo porta a vivere in maniera più lenta il viaggio, assaporando con calma i sapori e i suoni della natura. Sicuramente l’itinerario di viaggio proposto dall’ecoturismo richiede molto più tempo di una visita di un giorno, ma è decisamente un’esperienza da provare almeno una volta!

Tutti noi stiamo cercando, nel nostro quotidiano, di essere più attenti all’ambiente, e questo porta sicuramente a fare una scelta più sostenibile mentre si viaggia. Un altro aspetto è quello della conservazione: aiutando l’economia di quel posto sarà possibile fornire incentivi per le imprese e le organizzazioni di beneficenza a riportare quel luogo come era prima, del tutto incontaminato e senza l’impronta umana. L’ecoturismo può decisamente educare i viaggiatori verso comportamenti più sostenibili, che possono tramutarsi anche in stili di vita sostenibili.

Uno degli aspetti negativi che può portare l’ecoturismo è la popolarità del luogo: spesso vengono creati degli itinerari precisi in posti poco conosciuti, per offrire un’esperienza totalmente immersiva. Tuttavia, negli anni questi luoghi potrebbero diventare destinazioni popolari se non si proteggono preventivamente. Questo potrebbe portare ai problemi del turismo di massa, che abbiamo visto in un precedente articolo, come la deturpazione ambientale ma anche lo spostamento della fauna selvatica e, alla peggio, delle popolazioni indigene.

vantaggi ecoturismo meetravel

I diversi tipi di ecoturismo

L’ecoturismo può avere forme differenti ma principalmente sono divise in quattro tipi: viaggi di sviluppo comunitario, eco alloggi, eco trekking e agriturismi. Vediamoli brevemente insieme

Viaggi di sviluppo comunitario

Si tratta di un’esperienza di viaggio in un paese in via di sviluppo o in una comunità più povera e si sperimenta il tipo di vita che si vive in quel determinato luogo. In questo modo si può sperimentare una esperienza totalmente unica, immersa nella cultura del luogo. Ci si può, inoltre, impegnare in attività oppure progetti di lavoro per dare un contributo personale ai residenti locali.

Eco alloggi o alloggi con basso impatto ambientale

Soggiornare presso un alloggio ecologico è importante per avere un impatto ambientale che sia il minore possibile. In genere ci si riferisce ad alloggi come capanne, tende e case che non recano alcun disturbo alla fauna locale, costruiti in modo etico senza alcuno spreco di acqua ed energia. Si trovano spesso vicino alla popolazione del luogo.

Eco Trekking

Anche l’attività fisica può avere uno scopo più ampio, come un viaggio educativo all’insegna della sostenibilità. I viaggiatori possono partecipare ad escursioni, passeggiate nella natura, attività subacquee e tutte quelle attività che si possono fare nella natura. Questo senza recare disturbo all’ambiente locale, conoscendo appieno il territorio del viaggio.

Attenzione alle attività rurali e agriturismo

L’ultima forma di ecoturismo ha come focus le attività agricole nelle comunità rurali. In questo modo sarà possibile vivere in un modo completamente diverso dal nostro, sempre veloce e pieno di urbanizzazione. I viaggatori imparano così una nuova attività da svolgere in campagna: un modo del tutto particolare per conoscere le culture e le tradizioni e dare così il proprio contributo all’economia locale. Come abbiamo visto, l’ecoturismo è una innovazione importantissima: questo tipo di turismo non solo offre esperienze uniche nel loro genere, ma sarà anche un’occasione per imparare qualcosa in più. Insomma, tornerete a casa con un bagaglio culturale e uno stile di vita che sarà orientato verso la sostenibilità.

Ti piacerebbe realizzare un viaggio all’insegna dell’ecoturismo? Trova i tuoi partner ideali per questa esperienza: scarica la nostra app MeeTravel!

10 posti insoliti dove alloggiare in Italia

L’Italia è conosciuta per essere il paese pieno di ricchezze storiche, cultura, gastronomia e paesaggi che tolgono il fiato. Oltre a queste bellezze possiamo trovare dei luoghi, hotel e case particolari dove poter soggiornare per vivere un’esperienza unica ed autentica. Ecco quindi 10 posti insoliti dove alloggiare in Italia.

1. Posti insoliti dove alloggiare: Cappella privata, Toscana

In toscana esiste un albergo che ti permette di dormire nella cappella di una chiesa. Si trova a Lucca ed è l’Albergo Villa Marta. Un tempo era una villa padronale, con un piano nobile che oggi ospita la sala del Ricevimento. Di fronte all’edificio troviamo la Suite della Chiesa, la piccola cappella sconsacrata dove oggi si può dormire. Avete letto bene! La particolarità di questo posto è proprio questo. Grazie ad una recente ristrutturazione, gli spazi una volta adibiti alle cerimonie religiose sono ora diventate uno spazio per camera da letto e bagno. La villa è attorniata da uno splendido parco con magnolie, pini, camelie e palme che regala una vista sul verde circostante, regalando un’esperienza unica nel suo genere.

dormire in una chiesa
La Suite. Foto: Albergo Villa Marta

2. Posti insoliti dove alloggiare: Casa Hobbit, Piemonte

Se siete fan del Signore degli Anelli dovete assolutamente conoscere questo posto particolare. A Rocca Grimalda, in provincia di Alessandria, troviamo un’incantevole abitazione ispirata alle case degli Hobbit, i piccoli abitanti della Terra di Mezzo. Situata nelle colline del Piemonte, è diventata una vera e propria attrazione turistica per tutti gli appassionati del mondo fantasy. Come le vere case degli hobbit, si presenta come una costruzione semi interrata e nascosta tra le colline circostanti. A dare un aspetto rustico ed autentico all’edificio sono i mattoni di terra cruda con i quali è stata realizzata la facciata della casa. All’interno troviamo il vero stile fantasy che si legge nei libri di Tolkien. Un vero e proprio gioiello per connettersi con la natura e raccontarsi le storie da hobbit!

3.Posti insoliti dove alloggiare: Faro di Goro, Emilia-Romagna

A Goro, in provincia di Ferrara, si può passare una notte presso il Faro situato sull’isola dell’amore. Si tratta di un piccolo spazio raggiungibile solo tramite il traghetto. In particolare, questo posto si trova nel cuore del Parco Naturale del Delta del Po, alla foce del fiume. Il Faro venne costruito nel 1950 per sostituire l’ottocentesca Lanterna Vecchia ed è alto circa 22 metri. Ancora oggi la sua lanterna viene accesa e crea un fascio luminoso visibile sino a dieci miglia. Oltre a essere attualmente in uso per i naviganti, il Faro è oggi un hotel ma anche ristorante: qui potrete assaporare le tipiche pietanze della zona, soprattutto a base di pesce. La struttura è aperta tutto l’anno e ospita numerosi clienti provenienti da tutta Italia e non solo. Un posto davvero insolito dove alloggiare!

4. Posti insoliti dove alloggiare: Bubble Room, Basilicata

Dormire in un hotel a cinque stelle o dormire in un hotel sotto le stelle: grande dilemma. Sappiate che per la seconda in Italia esistono moltissime Bubble Room in giro per il mondo che ti permettono di ammirare la Via Lattea di notte. Una di queste si trova in Basilicata e vi permette di immergervi completamente nella natura. Vi addormenterete fissando le stelle anziché il soffitto. A Satriano di Lucania troviamo Atmosfera Bubble Gampling, in provincia di Potenza. L’obiettivo è quello di farvi godere le stelle a 360 gradi. E soprattutto, a vederle con un basso impatto ambientale. Le bubble room sono infatti riscaldate all’interno e arredate con elementi di recupero che riprendono lo stile antico di massoneria che un tempo sorgeva in questo luogo. E se poi volete godervi le stelle con un calice di vino, c’è la vasca idromassaggio.

5. Posti insoliti dove alloggiare: Pigna, Friuli-Venezia Giulia

Se hai sempre sognato di vivere nella natura, le case sull’albero sono una soluzione particolare dove alloggiare nel bel mezzo della foresta. In Italia ce ne sono tantissime immerse nel verde che offrono una vista spettacolare sui paesaggi circostanti. Le Three house sono spesso pensate per le coppie ma ci sono tante valide opzioni anche per chi vuole fare un viaggio tra amici oppure tra genitori e figli. Tra queste troviamo Pigna, progetto di design realizzato a Ugovizza, tra le Alpi Giulie nel Friuli-Venezia Giulia.

Il progetto è ispirato ad una e vera propria pigna. Si tratta di due case sull’albero sospese da terra grazie al supporto degli alberi, disposte su tre livelli. Al primo piano, circa a 2,5 metri di altezza dal suolo, permette di ammirare il paesaggio innevato, i boschi ed i prati circostanti. Salendo troverete cucina, servizi, angolo cottura e un salottino. L’area notte si trova invece all’ultimo piano, con il letto e una vetrata che regala una vista panoramica sulle Alpi. Che dire, uno spettacolo!

6. Posti insoliti dove alloggiare: antico Monastero, Puglia

C’è un antico convento del 1600 in Puglia, dove esiste la possibilità di alloggiare in quello che una volta erano le celle monastiche. Si trova a Martano, nella provincia di Lecce, ed è l’Antico Monastero della Consolazione, nel cuore del Salento. Le stanze sono arredate ancora con il vecchio stile, con all’interno solo l’essenziale. Durante la vostra permanenza potrete passeggiare nell’ampio giardino con una pineta, ma potrete anche avere accesso ad alcune zone dell’edificio: tra queste la biblioteca, il museo pinacoteca, il chiostro dove sono esposte le erbe medicinali, una chiesa barocca con un giardino interno.

Potrete anche acquistare i prodotti della tradizione monastica nella Liquoreria, con amari, gocce imperiali, pappa reale, cioccolata, caramelle e ovviamente dell’ottimo vino. Infine, il Monastero Santa Maria della Consolazione dista pochi minuti a piedi dal centro storico di Martano, 15 km dalla bella baia di Torre dell’Orso e mezz’ora d’auto sia da Otranto che dalla città barocca di Lecce.

7. Posti insoliti dove alloggiare: Caravan gitano, Toscana

Per chi sogna di vivere in una carrozza come i veri gitani, l’azienda agricola Della Mezzaluna in Versilia fa al caso vostro. L’azienda, nata nel 2006, si occupa inizialmente solo di prodotti agricoli: olive provenienti da alberi ultracentenari, ortaggi e vino. Dal 2012 è invece possibile soggiornare in un caravan Gipsy, ristrutturato accuratamente. Si tratta dei tradizionali carri che venivano utilizzati come abitazione da questa popolazione. All’interno dell’azienda troviamo tre autentiche carrozze comode e accoglienti. All’esterno degli alloggi troverete invece tutti i servizi per mangiare, un barbecue e la piscina. Natura e tradizioni: cosa chiedere di più?

8. Posti insoliti dove alloggiare: dentro ad una botte, Lombardia

Bubble room, carovane gipsy e… dentro una botte di vino. Ammettilo, mai avresti pensato di poter dormire all’interno di una cantina. Questo diventa realtà a Al Silter, una cantina in provincia di Bergamo. Nella cantina troverai sì le botti riempite di vino locale, ma anche una botte con all’interno un letto. Per rendere l’atmosfera ancora più particolare, troverai una meravigliosa vasca dove immergerti per un calice, un aperitivo oppure apericena con tagliere. Vi immergerete nell’atmosfera calda e tipica della cantina bergamasca del 1700. Preparati quindi a brindare a lume di candela e rilassarvi nella vasca. Un’esperienza unica nel suo genere in questo posto insolito dove alloggiare.

9. Posti insoliti dove alloggiare: Gothic room, Piemonte

Lo stile gotico è sicuramente uno stile molto particolare, apprezzato dagli amanti di storie di vampiri e streghe. All’Emotional Grand Hotel a Fontaneto d’Agogna, in provincia di Novara, potrete vivere un’esperienza con questo gusto. Proprio così, scegliendo la Gothic Room, una delle Emotional Suite a disposizione, potrete soggiornare in uno dei posti più insoliti, ben diverso dagli hotel tradizionali. A guardarla dall’esterno potrebbe essere la stanza di Morticia e Gomez Addams.

All’interno della stanza ci sono guglie di cattedrali così alte che sembrano toccare il cielo, con i toni del rosso e del nero che fanno da sfondo. Il letto è rigorosamente in pelle, con un grande specchio che potrete ammirare guardando verso l’alto. Oscurità e luce si fondono benissimo regalando un’atmosfera in stile film thriller. A completare la stanza, infine, una vasca idromassaggio per regalare un po’ di relax. Anche questa anticonvenzionale: l’impianto ha infatti i fari subacquei rossi, per ricordare che ci si sta pur sempre immergendo in una stanza gotica.

10. Posti insoliti dove alloggiare: casa galleggiante, Emilia-Romagna

Floating resort Rimini è un soggiorno diverso dal solito. Avete presente le palafitte alle Maldive o una casa sull’acqua? All’House Boat Rimini Resort potrete realizzare questo sogno senza andare troppo lontano. La struttura, come dice il nome, riprende proprio una barca ma abitabile, con letto, cucina e bagno. All’esterno si trova poi un’ampia terrazza dove mangiare e rilassarsi. Questa è sicuramente un posto insolito dove alloggiare e rimanere vicinissimo al mare, anzi sopra. Potrete godervi il sole e, se la giornata lo permette, anche una bella uscita in mare.

Questi erano i 10 posti più insoliti dove alloggiare in Italia, paese ricco di tante bellezze e luoghi meravigliosi. Visitare luoghi del genere può essere un modo per scoprire un lato completamente nuovo e originale.

 

Se vuoi sperimentare uno di questi alloggi, scarica la nostra app per trovare compagni di viaggio e conoscere appassionati di luoghi insoliti come te!

 

@Sara Biancardi

Perché camminare nella natura ci fa bene

Camminare nella natura è un’attività semplice: metti scarpe e vestiti comodi per andare nei boschi, fare una passeggiata nel verde o in spiaggia. Recenti studi hanno dimostrato che queste azioni hanno degli effetti positivi sulla salute mentale e fisica. Camminare nella natura, infatti, offre una serie di benefici per la salute che non possono essere riprodotti altrove. I suoni ed i profumi del verde possono avere dei benefici fisici, mentali e psicologici. È noto infatti che trascorrere del tempo nella natura può migliorare la qualità del sonno, ridurre lo stress ed avere una mente più libera dalle distrazioni tecnologiche. Vediamo nel dettaglio perché camminare nella natura ci fa bene.

camminare nella natura meetravel

Camminare nella natura: cosa dice la scienza

Camminare nella natura è molto positivo per la nostra salute. A dirlo è la scienza e alcuni studi in merito. Nel 2022 i ricercatori del Lise Meitner Group for Environmental Neuroscience hanno esaminato l’attività cerebrale in 63 volontari sani prima e dopo un’ora di cammino nella foresta di Grunewald, a Berlino. La ricerca ha rivelato che le attività nelle regioni del cervello legate allo stress erano diminuite. Secondo gli scienziati, il nostro ambiente di vita influisce sulla salute personale, come quella mentale e fisica. L’attività all’aperto come può essere una passeggiata risulta positiva per noi, se effettuata nella natura. Infatti, lo stesso esperimento venne effettuato all’interno di una strada particolarmente trafficata di Berlino, con risultati del tutto differenzi. Grazie a questo articolo è stato quindi possibile sostenere che camminare nella natura potrebbe servire come misura preventiva contro lo sviluppo di problemi di salute mentale.

I risultati sono in linea con uno studio precedente, svolto nel 2017 e pubblicato sulla rivista Scientific Reports. La ricerca ha dimostrato che gli abitanti delle città che vivevano vicino alla foresta avevano la struttura dell’amigdala, ovvero la parte del cervello responsabile delle emozioni, fisiologicamente più sana. Ciò significa che questa parte di popolazione sarebbe in grado di gestire meglio i livelli di stress. Questi sono solo alcune delle ricerche effettuate nell’ambito e ci fa capire quanto ancora poco conosciamo il cervello umano e tutte le sue funzionalità. Insomma, più verde per tutti ci farebbe solo che bene!

benefici camminare nella natura

Camminare nella natura: i benefici

Prima di parlare dei vantaggi di una camminata nel verde, è importante capire la connessione con la natura. Le persone trascorrono molto più tempo al chiuso, davanti agli schermi digitali. Passeggiare nel verde ha dimostrato di migliorare il benessere su tanti punti di vista. Un esempio è il miglioramento del sonno come descritto dallo studio pubblicato ne 2016 dal National Library of Medicine. In pratica, misurando la variabilità della frequenza cardiaca si è arrivati a capire che passeggiare nella natura forniva buon riposo molto più di altre attività motorie. Il nostro corpo riesce a regolarsi con i cicli della natura, che in città possono perdersi del tutto. Questo può in effetti migliorare potenzialmente la salute fisiologica.

La natura può farci bene anche per lo stress, portandoci ad uno stato di quiete e di benessere. Attraverso il contatto con il verde assumiamo maggior consapevolezza degli abitanti che lo abitano, portandoci ad ammirarla con stupore. Ovviamente non traiamo beneficio facendo una sola passeggiata, ma l’attività deve essere fatta costantemente: i ricercatori dell’Università del Michigan dicono almeno tre volte a settimana per una durata di 10 minuti e più. Il nostro corpo e la nostra mente sanno bene che non nasciamo per vivere nel cemento delle città e che abbiamo bisogno di riconnetterci con l’ambiente.

Molte città non hanno spazi nel verde ma grandi palazzi e poca natura. Siamo sempre connessi ai dispositivi elettronici, una fonte di distrazione continua nell’ambiente urbano. Ebbene sì, staccare la spina in tutti i sensi e concederci una passeggiata nella natura può avere un impatto anche sulla nostra attenzione e creatività. Distaccarsi da telefoni, tv, radio, computer permette al cervello di riposare e prendersi una pausa, instaurando nuovamente processi di pensiero creativi. Senza ombra di dubbio possiamo dire che la natura è il nostro più grande alleato.

bagno nella foresta

Camminare nella natura: il Forest Bathing

Come abbiamo visto, immergersi nella natura ha dei benefici pazzeschi sulla nostra salute. Nella medicina giapponese questa passeggiata nel verde viene chiamata “Shinrin-yoku”, in inglese “Forest Bathing”. Il termine esprime il “godere appieno dei benefici dell’atmosfera della foresta uniti all’elemento acqua”, coniato in Giappone nel 1982 da M.Tomohide Akiyama, allora direttore dell’Ente forestale. La definizione venne poi promossa dal Ministero dell’Agricoltura, delle Foreste e della Pesca giapponese per incoraggiare lo stile di vita a stretto contatto con la natura, oltre che mirare a proteggere i bellissimi ambienti naturali della nazione giapponese. Oggi, circa 5 milioni di giapponesi frequentano abitualmente le 62 aree ritenute idonee per il Forest Bathing in Giappone.

La pratica è definita come un vivere la foresta a 360 gradi. si intende sia l’attività fisica svolta nella natura, ma anche una attività psicofisica e multisensoriale. C’è chi intende il Forest Bathing anche come uno stile di vita naturale che coinvolte molti aspetti, dando valore a tutto ciò che è legato al vegetale, alle piante e alla foresta. Ci si reca nella natura per respirare profondamente i profumi e sentire i suoni delle foglie mosse dal vento, il canto degli uccelli, il rumore dei propri passi sull’erba. Una sensazione unica e ottima per rigenerarsi.

Come abbiamo visto in questo articolo camminare nella natura ha davvero molteplici benefici per la nostra salute. Stare nel verde ci rende anche consapevoli di quello che abbiamo intorno a noi, degli habitat naturali che si trovano. Potrebbe quindi essere una buona occasione per avvicinarci al nostro territorio, promuovendolo e prendendocene cura in modo consapevole. In conclusione, sperimentare la bellezza del paesaggio vicino casa è sicuramente un’esperienza che ci arricchisce e rigenera completamente!

Come organizzare un cammino

Dalla via degli Dei al cammino di Santiago de Compostela fino alla via Francigena: questi sono alcuni dei cammini più famosi d’Europa e d’Italia. Se state organizzando un cammino a piedi, sappiate che ci sono tantissime cose da fare prima della partenza. Creare un viaggio del genere è sicuramente un processo che richiede molta riflessione e pianificazione. Questo sarà fondamentale per garantire una camminata sicura e confortevole. Tappe da visitare, attrezzatura tecnica da portare, preparazione atletica sono tra le cose più essenziali da tenere a mente per un viaggio del genere. E per non arrivare impreparati, ecco qualche consiglio pratico su come organizzare un cammino a piedi.

trekking in montagna

1 Organizzare un cammino: la preparazione fisica

La preparazione fisica è una delle cose da porre in cima alla lista dell’organizzazione per un cammino a piedi. Prima di iniziare un viaggio del genere è necessario, infatti, prepararsi per qualche mese. Questo eviterà di farvi arrivare impreparati. Mettetevi quindi in testa che dovrete camminare molto e soprattutto a passo sostenut0. Non è necessario fare le cose per arrivare alle tappe desiderate, ma che riusciate a percorrere senza troppa fatica e sforzo. Provate anche con dei pesi o direttamente con lo zaino in spalla stesso per regolarvi con gli oggetti da portare con voi. Ricordatevi di allenarvi adeguatamente per la camminata. Iniziate facendo qualche chilometro e poi aumentare gradualmente la distanza percorsa. In questo modo migliorerete la resistenza fisica e ridurrete così il rischio di infortuni. Puoi iniziare con delle camminate più brevi e pianeggianti, poi aumentare progressivamente la durata e la difficoltà, integrando eventualmente anche delle salite e dei dislivelli. L’obiettivo è quello di arrivare a camminare per alcune ore al giorno, come quelle che prevedi di fare durante il cammino vero e proprio.

Una cosa da sapere è che i cammini normalmente sono divisi in tappe con una media, tra queste, di circa 20 km. Ad ogni tappa trovi, spesso, dove alloggiare per riposarti ma soprattutto posti dove mangiare. Successivamente, in base alla tua preparazione fisica deciderai quanti km fare durante la giornata. Considera anche lo stretching nel tuo allenamento: percorrendo molte distanze è necessario stirare i muscoli a fine giornata. Anche solo dieci minuti possono bastare per non arrivare troppo stanchi a fine percorso e con i muscoli indolenziti. Infine, è importante prendersi cura del proprio corpo durante la camminata, nutrendosi correttamente, idratandosi regolarmente e riposando adeguatamente.

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2 Organizzare un cammino: porta solo l’essenziale

Durante il tuo cammino a piedi porta solo l’essenziale. A che cosa serve uno zaino pesante con oggetti che non utilizzerai durante il percorso? Valuta bene che cosa portare, altrimenti rischierai di avere peso in più che aggiungerà fatica. Tra queste puoi investire sicuramente in uno zaino buono da trekking che vi risulti confortevole nel cammino. Potete anche farvi suggerire da un esperto prima dell’acquisto, per avere un ottimo materiale e una forma ergonomica che scarichi bene il peso sulle spalle e sui fianchi. Non esiste una regola universale per determinare il peso massimo dello zaino, ma per camminare più giorni consecutivi meglio non superare il 10/15% del proprio peso corporeo.

Presta attenzione alle scarpe, saranno la chiave per un cammino senza troppo dolore ai piedi. Scegli un paio di scarpe che siano adatte alle camminate lunghe ed in base alla stagione. Valuta anche l’opzione di una scarpa impermeabile di modo che, con il brutto tempo o nei corsi d’acqua, puoi comunque procedere per il tuo percorso. Indossa prima le scarpe per ammorbidirle e fargli prendere la forma del tuo piede. Anche l’utilizzo di un plantare può aiutarvi per fare un modo che ti adatterai subito. Utilizzare scarpe nuove potrebbe farti venire fiacche o potrebbero non risultarti confortevoli durante il cammino. Infine, per evitare bolle o vesciche da sfregamento potete optare per le calze senza cuciture. Ad ogni modo, dopo aver camminato per molti chilometri i vostri piedi di abitueranno.

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3 Organizzare un cammino: pianifica le tappe

Una volta pronta tutta l’attrezzatura, allenato il corpo, è il momento di capire bene dove andare pianificando ogni tappa. Questo servirà a farti capire quanti chilometri al giorno percorrere e per quanti giorni viaggiare. Informati bene sul percorso da intraprendere. Puoi ricavare le informazioni dalle mappe, blog, libri o da chi è già stato sul cammino. Controlla anche gli orari degli ostelli e dei camping: alcuni potrebbero essere chiusi per fuori stagione. Una volta scelto il posto, guarda anche il meteo. Fermarsi in mezzo ad un temporale non sempre è possibile e, spesso, gli ostelli per i viandanti ospitano solo una notte. Tieni sotto controllo ogni momento che passa!

Oltre a pianificare le tappe tieni a mente anche gli orari: preferisci muoverti all’alba oppure dopo pranzo? Cerca di capire qual è l’ora in cui performi meglio e regolati anche in base alle ore di luce disponibili per avere sempre margine anche se avessi qualche contrattempo. Ricordati comunque di non strafare e bruciate le tappe. È giusto mettersi alla prova ma non rischiare fare il doppio dei chilometri, rispetta i tuoi limiti.

scegliere le mappe per un cammino

4 Organizzare un cammino: utilizza le mappe offline

Se durante il tuo percorso si ritroverai senza campo, non preoccuparti. Esistono molte mappe che puoi utilizzare offline. Nella natura è facile perdersi, specie se non si ha dimestichezza con certi percorsi naturalistici. Fortunatamente la tecnologia ci viene incontro con alcune applicazioni che permettono di scaricare le mappe offline, tra cui queste:

  • Maps.me, permette di visualizzare le mappe una volta scaricate. Dovrai quindi avere spazio nel tuo telefono;
  • Mapy.cz, applicazione creata appositamente per l’escursionismo. Permette di creare percorsi di trekking, suggerendoti anche dei nuovi itinerari;
  • Navit, infine, genera le mappe in tempo reale.

Su queste mappe è possibile aggiungere dei salva posti con i punti di interesse, organizzandoli anche con etichette nominate o colori appositi. Organizza il tuo viaggio anche rispettando i tuoi orari: non metterti in cammino se prima hai riposato davvero poco. Senza un buon sonno sarà pressoché impossibile fare tanti chilometri al giorno. Armati quindi di sacco a pelo confortevole e di qualsiasi cosa che possa rendere il tuo sonno ben tranquillo. Non c’è niente di peggio che dormire male e poi rimettersi in viaggio zaino in spalla!

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5 Goditi il viaggio

Che tu sia viaggiatore espertissimo o alle prime armi con il mondo dei cammini a piedi, scegli di goderti il viaggio. Assapora la natura e i suoi suoni. Durante il tuo cammino ti capiterà sicuramente di incontrare tante altre persone appassionate come te. Potresti essere l’unico a partire da solo dalla tua città, ma sappi che non sarai mai solo. E se vuoi partire con altri compagni di viaggio, la nostra app serve proprio a questo. Puoi trovare ancora prima di partire delle persone con la quale condividere l’avventura.

Inoltre, fare un’esperienza del genere ti aiuterà a fare un viaggio anche dentro di te. Ti ritroverai a stretto contatto con la natura, ed imparerai a conoscerti davvero. Sarà un’esperienza che ricorderai per tutta la vita: goditela!

Fotografia di viaggio: come creare lo scatto perfetto

Scattare foto durante un viaggio è un modo fantastico per catturare i ricordi e condividere le tue esperienze con gli altri. Tuttavia, può essere difficile sapere come impostare una fotografia se non si è del tutto pratici. Vi sarà capitato, in qualche viaggio, di voler scattare e fare in modo che la vostra fotografia rappresenti appieno il luogo che si sta visitando. Esistono alcuni semplici consigli e trucchi che si possono applicare anche senza essere professionisti. In questo articolo, esploreremo alcuni suggerimenti per creare lo scatto perfetto durante il tuo prossimo viaggio. Questi ti aiuteranno a catturare l’essenza del luogo che stai visitando e a creare ricordi indimenticabili. Ecco, quindi, come scattare belle foto in viaggio, spiegato in breve.

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Fotografia di viaggio: perché fotografi?

Prima di partire con i consigli c’è una grande riflessione da porti: perché fotografi? La volontà di scattare può dipendere da diversi motivi. Tra questi ci può essere, per esempio, quella del ricordo. Si può scattare infatti per avere memoria di quel luogo, condividendolo poi con i propri cari e amici, un po’ come quando i nonni ci fanno vedere le proprie fotografie scattate con la pellicola. Un altro motivo è lo scatto finalizzato per i social network. Con l’avvento di Instagram, moltissime persone utilizzano il proprio smartphone per condividere nelle loro Stories momenti del proprio viaggio. Ma perché si fa? C’è chi ha il desiderio di condividere con la propria community ciò che si sta facendo in quel momento, mentre per altri potrebbe essere una occasione per farsi notare da altri appassionati di fotografia di viaggio. L’altra motivazione è condividere sui social per documentare il proprio viaggio. Quest’ultimo motivo potrebbe essere l’occasione per scattare con un occhio diverso, più fotografico.

Farsi queste domande è importantissimo per capire la finalità della propria fotografia, e soprattutto seguire le nostre esigenze. Hai già pensato perché fotografi?

fotografia di viaggio paesaggio

Fotografia di viaggio: cose da sapere prima di partire

Addentriamoci ora nelle prime cose da sapere sulla fotografia di viaggio. Questi consigli sono adatti per qualsiasi dispositivo fotografico e ti saranno utili per muovere i primi passi in questo mondo. Prima di tutto è bene sapere che i primi scatti non saranno quelli definitivi. Durante un viaggio, infatti, nonostante le mille e più immagini realizzate, solo poche potranno essere definite delle vere e proprie fotografie. Le altre, invece, saranno più delle prove tecniche per i prossimi scatti. Non temere: tutti i fotografi professionisti sono partiti così.

Una volta deciso il supporto con la quale fotografare, che sia smartphone o pc, presta attenzione alla memoria del dispositivo. Ricordati di non partire con la memoria piena, altrimenti non potrai scattare! Sembra una banalità, ma arrivare a scattare un panorama pazzesco per poi ritrovarsi la notifica “memoria piena” è comunissimo. Effettua un backup, così da avere il dispositivo pronto allo scatto. E ora: cosa fotografiamo?

I tramonti sono belli ma sempre uguali. Opta magari per un tramonto da un angolo diverso, una situazione particolare o un ritratto di qualcuno della zona durante il calare del sole. Questo renderà lo scatto unico. Come evitare di scattare foto banali? L’effetto cartolina vista e rivista è proprio quello che vogliamo evitare. Per fare ciò, ti servirà capire la regola dei terzi. Qualsiasi dispositivo elettronico suddivide l’immagine in un reticolo, composto da due linee verticali e due linee orizzontali. Il riquadro centrale è delimitato dai quattro punti di intersezione delle linee. Questi sono i punti dove l’occhio umano si concentra maggiormente e dove si troveranno gli elementi della tua fotografia. Ricorda che, oltre alle tecnica, la cosa più importante è divertirti e sperimentare. Non preoccuparti troppo del risultato finale, ma concentrati piuttosto sulla creazione di immagini che ti rappresentino e che raccontino la tua storia di viaggio.

pellicola viaggio fotografia

Fotografia di viaggio: cose da fare prima di partire

Prima di partire ci sono alcune cose da sapere sul luogo da visitare e i posti dalla quale scattare. Inizialmente, è bene sapere che cosa si vuole immortalare: una cascata, una collina, una città vista dall’alto? Cerca quindi di capire prima quali sono i soggetti e le fotografie da realizzare su essi. Tramite una guida, cartacea oppure online, sarai in grado di capire quali sono i monumenti od i paesaggi che preferirai durante la vacanza. Per aiutarti ci sono moltissimi siti dove scovare gli itinerari fotografici, realizzare tour virtuali per capire meglio il punto dove fotografare. Anche i social potranno esserti di aiuti con hashtag specifici e cercando i luoghi di tuo interesse.

Studia quindi un itinerario capendo gli orari in cui scattare e conoscere al meglio il panorama di tuo interesse. Ma non solo: cerca di comprendere al meglio la cultura locale, sia per rispettarla e capire se è possibile fotografarla senza alcun disturbo. Un’altra cosa alla quale prestare attenzione sono gli orari: alba, tramonto, ora blu. Quale vuoi scegliere per scattare? L’itinerario che studierai dovrà prevedere anche l’orario della giornata, ma non solo. Prima di partire guarda le condizioni meteorologiche. È possibile che un cielo al mattino sia nuvoloso ma, con un forte vento, possa diventare soleggiato più tardi! E non è nemmeno detto che le foto più belle le scatterai con la luce diretta del sole, anzi. Molto spesso gli scatti migliori sono quelli che non ci si aspetta, meteo incluso.

Inoltre, scattare in momenti diversi della giornata e con un cielo diverso da solito, farà di una fotografia anche la sua unicità: cerca di non uniformarti alle solite fotografie che trovi nelle cartoline, ma prova qualcosa che può rendere i suoi scatti davvero differenti. Ora non ti resta che organizzare il viaggio, i compagni li puoi trovare scaricando la nostra app MeeTravel!

Le curiosità sul Carnevale che non sapevi

Il Carnevale si celebra in molte parti del mondo e rappresenta una delle festività più colorate e divertenti dell’anno. Sapevate che questa tradizione ha radici che risalgono ai tempi antichi? Ecco alcune curiosità sul Carnevale che non sapevi.

curiosità carnevale meetravel donna in maschera

Le date del Carnevale 2023

Anzitutto, è bene sapere che il Carnevale 2023 si svolge in due diverse forme: il Carnevale romano e il Carnevale ambrosiano. Il Carnevale romano si svolge dal 27 gennaio al 9 febbraio e comprende numerosi eventi e manifestazioni, tra cui parate di carri allegorici, sfilate di costumi e balli di strada. La città di Roma è il centro delle celebrazioni del Carnevale romano, ma anche molte altre città italiane aderiscono a questa tradizione. Il Carnevale ambrosiano, invece, si svolge a Milano e nella regione lombarda dal 7 gennaio al 6 marzo. Questa forma del Carnevale è influenzata dalla tradizione cattolica e si concentra sul periodo di quaresima che precede la Pasqua. Il Carnevale ambrosiano comprende processioni e tradizioni locali come la “Festa di San Giovanni”, che si svolge il 6 gennaio.

In sintesi, il Carnevale 2023 si svolge dal 27 gennaio al 9 febbraio per il Carnevale romano e dal 7 gennaio al 6 marzo per il Carnevale ambrosiano. Ognuno di questi celebra la tradizione del Carnevale in modo unico e distinto, riflettendo la diversità culturale e le tradizioni storiche delle varie comunità. Le date di Carnevale cambiano sempre in quanto collegate con la Pasqua. L’inizio infatti è fissato con il giorno successivo alla domenica del Battesimo del Signore e termina con il Martedì Grasso, il giorno prima della Quaresima.

carro di carnevale

Curiosità sul Carnevale: le origini

Il Carnevale ha origini antichissime e risale ai tempi pagani, nella Roma antica, quando si celebrava l’inizio della primavera con balli, canti e festività. Queste celebrazioni furono adottate dalla Chiesa cattolica e furono incorporati nel periodo di quaresima che precede la Pasqua. Una festività pagana il cui nome “Carnevale” deriva dal latino “Carnem levare“, che significa “togliere la carne”. Questa espressione si riferisce al periodo di digiuno e astinenza che precede la Pasqua e durante il quale i cristiani erano soliti rinunciare alla carne. Prima del periodo del digiuno si era soliti tenere un banchetto pieno di carne nel martedì considerato Martedì Grasso. Subito dopo, aveva inizio il periodo di astinenza e digiuno del Mercoledì delle Ceneri.

Tra gli elementi fondamentali del Carnevale troviamo la maschera. Essa rappresenta un modo per nascondere la propria identità e permette ai partecipanti di festeggiare liberamente. Le maschere possono essere realizzate in molti materiali, tra cui cartapesta, tessuti e metalli, e possono assumere forme molto diverse, dalle più semplici alle più elaborate. Assieme alle maschere, nella nostra tradizione non manca l’utilizzo dei coriandoli, usati anche nelle piazze per divertite piccoli e grandi. Anticamente, i coriandoli erano fatti dai semi di coriandolo immersi nel gesso e lasciati essiccare. Durante la festa di Carnevale venivano lanciati dai carri, per festeggiare con tutti i cittadini.

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Curiosità sul Carnevale: il più lungo e il più anziano di tutti

La festa di Carnevale esiste in tutto il mondo: è possibile festeggiare dappertutto queste giornate in modi differenti in base al tipo di cultura. Il più antico Carnevale ha ben 675 anni e nasce a Fano. Le prime testimonianze risalgono ben al 1347. Insomma, il nonno dei carnevali è italiano, anzi marchigiano!

Il Carnevale più lungo, invece, si trova sempre in Italia, più precisamente in Puglia a Putignano. La festività compie 628, giovane anche lei, ma la durata è decisamente particolare. Infatti, nella città si inizia a festeggiare già il 26 Dicembre, durante ancora le celebrazioni di Natale. Sebbene sia stata fissata questa data, i veri festeggiamenti iniziano dal 17 Gennaio, giorno in cui si celebra Sant’Antonio Abate.

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Curiosità sul Carnevale: le festività a confronto

Di Carnevale non esiste solo uno: sono tantissime le tradizioni nelle varie città del mondo. Uno dei più antichi è tradizionali è sicuramente quello di Venezia, che attira turisti da tutto il mondo. Questa festività si svolge ogni anno nella città lagunare e comprende sfilate di costumi, balli e concorsi di maschere. La maschera più famosa del Carnevale di Venezia è la maschera del Bauta, che nasconde completamente il viso e il corpo.

Tra quelli più famosi al mondo c’è anche il Carnevale di Rio de Janeiro. Questa festività si svolge ogni anno nella città brasiliana e comprende sfilate di costumi, balli e concorsi di maschere. Il Carnevale di Rio de Janeiro è famoso per i suoi costumi elaborati e i balli di strada. Durante le giornate del Carnevale brasiliano ogni attività lavorativa è sospesa per dare spazio a tutti i cittadini di divertisti con la musica e celebrare fino a tarda notte.

Al contrario di tutte le città del mondo, in Giappone non ci sono festeggiamenti come in Europa o nel resto del mondo. Il paese infatti festeggia da tempi antichissimi l’Awa Odori che si tiene nel mese di agosto, in particolare dal 12 al 15 agosto. La Awa Odori è uno dei più grandi festival di danza in Giappone, in grado di attirare oltre 1,3 milioni di turisti ogni anno. Il nome deriva da “Awa”, il vecchio nome dell’amministrazione feudale per la prefettura di Tokushima, dove nasce la festa, e “Odori” significa danza.

Queste erano le curiosità che siamo sicuri non sapevi sul Carnevale. Qualunque sia il luogo in cui lo festeggerai sarà certamente un momento di allegria e celebrazione con amici e conoscenti.

E se stai cercando nuovi compagni di viaggio, non ti resta che scarica la nostra app  per organizzare dove festeggiare Carnevale o qualunque altra festa vorrai!

 

 

5 luoghi dove godersi il mare d’inverno in Italia

L’Italia è famosa per le sue spiagge mozzafiato e le sue acque cristalline. Tuttavia, pochi sanno che anche durante l’inverno ci sono delle mete di mare davvero incantevoli da visitare. Dalle coste italiane, dal sud al nord, ci sono luoghi che offrono non solo bellezze naturali ma anche attività all’aria aperta e divertimento per tutta la famiglia. Si tratta di mete turistiche che durante questo periodo di bassa stagione sono poco frequentate, da osservare con occhi diversi rispetto all’estate. In questo articolo, esploreremo 5 luoghi dove godersi il mare d’inverno in Italia, con consigli su cosa fare per trascorrere una piacevole vacanza.

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1 Camogli, Liguria

Camogli è una piccola e incantevole località situata sulla costa ligure. La sua spiaggia è caratterizzata da sabbia fine e acque cristalline, con una vista mozzafiato sull’azzurro del mare e le montagne circostanti. La zona è molto popolare per la balneazione e gli sport acquatici come il nuoto, il surf e lo snorkeling. Oltre al mare d’inverno ci sono anche molte attrazioni da visitare nei dintorni di Camogli. Tra queste troviamo il Castello di San Giorgio, una fortezza medievale che offre una vista panoramica sulla città. Un altro luogo da visitare è la Chiesa di Santa Maria Assunta, una chiesa barocca del 17° secolo con una bellissima facciata e un bel campanile. Inoltre, ci sono molti negozi e ristoranti che offrono prodotti locali e specialità della cucina tipica ligure.

Se siete invece appassionati di trekking, da Camogli partono tutta una serie di sentieri che conducono al monte di Portofino, San Fruttuoso e Santa Margherita Ligure. Andando sul sito officiale potete avere un assaggio dei percorsi naturalistici che il territorio offre.

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2 Castiglione della Pescaia, Toscana

Castiglione della Pescaia è una località turistica situata sulla costa sud-occidentale della Toscana, definita una dei gioielli della Maremma. Anche se l’inverno non è la stagione ideale per farsi un bagno in spiaggia, potrete comunque godervi una passeggiata in riva al mare. Qui vi troverete all’interno di splendide pinete e spiagge lunghissime, ideale per chi desidera rimanere vicino alla natura. La cittadina è vicina a molte attrazioni che meritano di essere visitate. Tra queste il Parco Naturale della Maremma: un’area naturale protetta situata a pochi chilometri da Castiglione della Pescaia. Il parco offre sentieri escursionistici per ammirare la natura e la fauna selvatica, come i cavalli della Maremma e i cinghiali.

Per rimanere invece a Castiglione della Pescaia potete visitare il Castello di epoca medievale. Situato nella parte alta della città, offre una vista panoramica sulla città e sul mare. Nel centro si trova anche il Museo Civico Archeologico: lo spazio ospita una collezione di reperti archeologici che raccontano la storia di Castiglione della Pescaia e della sua zona. A pochi chilometri dalla città ci sono invece le Terme di Petriolo, che offrono un’esperienza unica per rilassarsi e rigenerarsi in un ambiente naturale caldo e mineralizzato.

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3 Sorrento, Campania

Sorrento è una città situata sulla costa meridionale della Campania, considerata anticamente la patria delle sirene. Un tempo si pensava infatti che queste creature mitologiche si trovassero in questo luogo. Con il loro canto, esse attiravano sugli scogli i marinai di passaggio. La città è una meta preferita dai turisti durante tutto l’anno: rappresenta un’ottima destinazione per brevi soggiorni o una comoda base per esplorare il Golfo di Napoli. Il centro storico di Sorrento è davvero suggestivo e pittoresco, con strade strette e case in pietra, perfette per una passeggiata e una fuga dai rumori della città. Oltre alla bellissima spiaggia, tipica dello stile costiero amalfitano, potrete visitare tantissimi altri luoghi. Tra questi vi è la chiesa di San Francesco, una chiesa cattolica costruita nel 1200, situata nel centro città, che offre un’ottima vista panoramica.

La piazza principale di Sorrento è Piazza tasso, la quale offre una vista panoramica sulla città e sul mare, nonché una serie di negozi, ristoranti e bar. Il Museo Correale di Terranova, invece, è un interessante museo di arte e storia nel centro storico. Se volete invece girare nei dintorni di Sorrento vi consigliamo l’escursione al Vesuvio. Situato a pochi chilometri dalla città amalfitana, è il vulcano attivo più famoso per le sue viste panoramiche su Napoli e la costiera amalfitana.

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4 Golfo Aranci, Sardegna

La Sardegna, con le sue spiagge bianche e le sue acque cristalline, anche in inverno è una meta ideale. Tra queste troviamo Golfo Aranci, una località turistica situata sulla costa nord-orientale della Sardegna, Italia. Durante l’inverno, le temperature sono ancora piacevoli e ci sono molte attività da fare nella zona. Anche se non è stagione ideale per il bagno, potrete comunque godervi la bellezza del mare e della costa facendo una passeggiata lungo la spiaggia. Con il bel tempo potete approfittare di un’escursione in barca: si possono fare gite in barca per ammirare la costa e le isole circostanti, come l’Isola di Tavolara, l’Isola di Molara o Figarolo.

Per fare il pieno della natura vi consigliamo anche delle escursioni in montagna. Nei dintorni di Golfo Aranci ci sono alcune montagne, come il Monte Limbara, che offrono sentieri escursionistici per ammirare la natura. Da visitare anche il centro storico di Olbia, situata a pochi chilometri da Golfo Aranci. Questa città offre una serie di siti storici e culturali da visitare, come la Basilica di San Simplicio e il Museo Archeologico.

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5 Mondello, Sicilia

La Sicilia, con le sue coste mozzafiato è una delle regioni con moltissime spiagge da visitare anche in inverno. Tra queste troviamo Mondello, una spiaggia situata in provincia di Palermo, in Sicilia, Italia. È una delle spiagge più popolari della zona, con un lungomare che offre una vista panoramica sul mare. Durante l’inverno, la spiaggia di Mondello non è il principale punto di attrazione, anche se è molto piacevole passeggiare con il bel tempo. Tuttavia, ci sono ancora molte cose da fare e da vedere nei dintorni di Mondello. Tra queste il Castello di Mondello: un castello costruito nel 1800, situato sulla collina sopra la spiaggia di Mondello, offre una vista panoramica sulla baia e sulla città di Palermo. Presso il Museo delle cere, invece, potrete osservare l’interessante collezione di statue di cera di personaggi famosi, situato nel centro di Mondello.

La Chiesa di Santa Maria degli Angeli, situata a pochi passi dalla spiaggia, è una chiesa cattolica costruita nel 1800 che offre un’architettura interessante e una vista panoramica sulla baia. Se volete visitare i dintorni di Mondello, infine, potrete recarvi a Palermo, la quale offre una serie di siti storici e culturali da visitare, come la Cattedrale di Palermo, il Teatro Massimo, e il Palazzo dei Normanni.

Queste erano i 5 luoghi dove godersi il mare d’inverno. Tutte rappresentano mete ideali per coloro che cercano una vacanza all’insegna del relax e della natura, ma anche per chi vuole godere della cultura e della cucina italiana.

 

Se stai organizzando la partenza in una di queste mete, scarica la nostra app per trovare compagni di viaggio e conoscere appassionati di mare come te!

 

@Sara Biancardi

10 attività da fare sulla neve

Tutti noi associamo la montagna in inverno allo sciare, attività spesso conosciuta con il pacchetto vacanza “settimana bianca”. Tuttavia, esistono tantissimi altri sport da praticare sulla neve. Le bellissime distese innevate delle montagne diventano luogo di camminate, ciaspolate e tanto altro per immergersi nella natura selvaggia e godere di panorami stupendi. Siete pronti per partire sulla neve? Ecco 10 attività da fare in alternativa agli sci in questo periodo.

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1. Attività sulla neve: escursione con le ciaspole

Tra le primissime attività da fare in alternativa allo sciare ci sono le ciaspole. Le racchette da neve permettono a tutti i viaggiatori, grandi e piccini, di avvicinarsi alla montagna. Utilizzando le ciaspole camminerai in modo molto lento, godendoti appieno il paesaggio.

Come abbigliamento è necessario quello termico e a strati, tipico di quando si cammina in montagna. Le ciaspole sono incastrate tra gli scarponcini, per permettere di camminare a lungo nella neve senza scivolare nel caso in cui ci fosse del ghiaccio. Le giornate migliori per provare le racchette da neve è dopo una nevicata notturna: in questo modo la neve è fresca e sarà più facile camminare.

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2. Attività sulla neve: nordic walking

La nordic walking o camminata nordica è una passeggiata in mezzo alla natura, per godere di panorami davvero suggestivi. Questo perché si svolge su sentieri non battuti in mezzo ai boschi e alla neve. La nordic walking nasce nei paesi scandinavi, in particolare era praticata dagli atleti dello sci di fondo durante la preparazione allo sport. Durante la camminata è necessario utilizzare dei bastoncini non come appoggio ma per muoversi e destreggiarsi nella neve. Per poter effettuare la camminata nordica bisogna inoltre indossare scarponcini invernali e abbigliamento termico a strati, proprio come una tipica escursione in montagna.

sleedog o cani da slitta

3. Attività sulla neve: sleedog

Con sleedog si intende l’attività con i cani da slitta sulla neve, spesso Siberian Husky. È suddiviso in quattro specialità: sprint, della durata di qualche chilometro, media distanza a cavallo tra la prima e la long trail e la stage race, ovvero la grande corsa a tappe. In Italia la sleedog si è diffusa verso gli anni ’80 ed è praticata oggi in tutte le Alpi orientali. Ai piedi del Monte Bianco in Valle d’Aosta, ad esempio, si può provare l’emozione di provare a condurre i cani da slitta. Da Livigno a Bormio, Madonna di Campiglio ma anche Sestriere e Cervinia, sono tantissimi i luoghi dove praticare questo sport. Anche sull’Appennino di può praticare lo sleedog: ci sono alcuni percorsi realizzati appositamente per i cani da slitta sulla neve.

Un po’ come il film Zanna Bianca, potrai correre con tantissimi cani nella neve. Una cosa fondamentale: prestate attenzione al benessere dell’animale. Molte agenzie per attività del genere possono sfruttare i cani facendoli correre e stressandoli troppo. Informati bene prima di partire!

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4. Attività sulla neve: workshop fotografico

Per gli amanti della fotografia potete optare per un workshop fotografico totalmente immerso nella natura. Ne esistono di tutti i tipi di livello fotografico o escursionistico. Questa potrebbe essere una bella occasione per riprendere in mano la fotografia naturalistica assieme ad un bel trekking fotografico. Oppure, potrete affinare la vostra tecnica e migliorare l’abilità fotografica grazie proprio ad un workshop sulle montagne. Assieme ad un professionista sarete in grado di padroneggiare albe e tramonti ma anche paesaggi innevati con animali che frequentano le montagne. Per la ricerca del fotografo Internet è davvero pieno di questi professionisti, sia in Italia sia all’estero. Contattali per assicurarti di fare tutto in base alla tua esperienza fisica e fotografica. Sicuramente è un’occasione per stare nella natura immortalando il momento perfetto!

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5. Attività sulla neve: dog-trekking

Viaggiatori a quattro zampe? Vi proponiamo il dog-trekking! Assieme al vostro amico peloso potrete camminare nei boschi e nel bel mezzo del paesaggio montano innevato. In montagna ci sono ormai tantissimi posti dove organizzare camminate con i propri animali. Inoltre, il vostro amico sarà di aiuto durante le salite, in quanto vi agevolerà nella camminata. Portare a spasso nella natura il vostro animale a quattro zampe è importante soprattutto per stabilire un rapporto di fiducia e farlo rilassare nei boschi. Sarà una bella avventura!

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6. Attività sulla neve: trekking sui sentieri innevati

Il trekking sui sentieri innevati è una delle attività più diffuse sulla neve. È meno faticoso delle ciaspole e si svolge soprattutto sui sentieri battuti. Pensate che fare trekking sulla neve ha un vero e proprio nome: Winterwanderweg. In italia sono diffusissimi i sentieri sulla neve, dal Trentino-Alto Adige fino agli Appennini. Armatevi di scarponi per camminare sulla neve e soprattutto abbigliamento tecnico. E una volta finito il percorso tutti in rifugio per rifocillarsi e riscaldarsi.

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7. Attività sulla neve: slittino

Lo slittino è una di quelle attività da fare sia da soli sia in coppia. Moltissimi bambini lo utilizzano sulle piste con poca discesa ma è diffuso per tutte le età. Il bob e gli slittini si possono anche noleggiare presso gli impianti sciistici nel caso in cui non li avete a disposizione. Alcune piste sono illuminate di notte per chi volesse utilizzarle la sera con lo slittino. Tra le piste più interessanti c’è quella Skiarea a Madonna di Campiglio: si tratta di un percorso lungo 3 chilometri ed è una delle più lunghe. Una attività molto divertente adatta soprattutto alle famiglie. Attrezzatevi di un casco specifico e attrezzatura da neve, nonché la maschera da sci per ripararvi dal riflesso del sole sulla neve.

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8. Attività sulla neve: pattinaggio sul ghiaccio

Se la vostra passione sono i pattini a rotelle, potete provare il pattinaggio sul ghiaccio. Ad oggi sono tantissime le piste di pattinaggio nelle città durante il periodo invernale, spesso anche in località di mare dove non c’è nemmeno stata lontanamente una nevicata. Per provare il brivido del ghiaccio in montagna ci sono alcuni laghi che si prestano all’occasione: potrete sentirvi un po’ come Carolina Kostner nei suoi spettacoli ghiacciati. In alternativa, ci sono anche strutture come il palaghiaccio o piste di pattinaggio all’aperto.

speedriding sulla neve
foto: speeriding-school

9. Attività sulla neve: speedriding

Tra gli sport invernali più ammirevoli ma anche estreme c’è lo speedriding. Si tratta di un’attività tra lo sci sulla neve e il paracadutismo. Giunti alla cima, gli sci sono agganciati alla vela mentre si scende fuorispista. La vela serve per planare durante la discesa e renderla meno brusca. Questo tipo di sport può essere paragonato allo snowkite: la differenza è che quest’ultimo si pratica su neve battuta e in piano. Lo speeriding, invece, si pratica lontano dalle piste e dagli impianti, su neve fresca e in discesa.

È possibile praticare lo speedriding in tutte le parti del mondo: in Italia il secondo weekend di marzo si svolge il contest a livello nazionale proprio di questo sport. In particolare, l’attività si trova al Rifugio Pian dei Fiacconi, sulla Marmolada. Insomma, una bella occasione per gli esperti di sci, per provare un nuovo sport e allenarsi diversamente.

snobike attività sulla neve
foto: bikelivigno.com

10. Attività sulla neve: snowbike

Montagna innevata unita alla bicicletta: è così che nasce lo snowbike. Si tratta di un’attività adatta anche per i più piccoli, dove alla base della bicicletta è posizionato un telaio come quello da snowboard. Questo permette alla bici di frenare sulla neve, rimanendo in equilibrio. In Italia questo tipo di sport si può praticare a Livigno, in particolare da Bikelivigno. Qui è possibile prenotare attività tutto l’anno nella natura.

Queste erano le 10 attività da fare sulla neve, adatte a tutte le età e alla propria esperienza escursionistica. L’inverno potrebbe sembrare molto freddo per alcuni, ma come abbiamo visto rappresenta l’occasione per vivere la montagna, anche senza sci. E se stai cercando compagni di viaggio per il tuo weekend sulla neve, scarica la nostra app: la nostra community è composta da oltre 70.000 viaggiatori. Proponi un viaggio e scopri nuove mete!

 

I 10 musei più particolari d’Italia

L’Italia è il paese più bello al mondo: col suo patrimonio storico, paesaggistico e culturale ineguagliabile, presenta il più alto numero di siti unici al mondo. Qui possiamo trovare tante meraviglie anche a qualche passo vicino casa. Una ricchezza che possiamo trovare custodita nei musei, di cui se ne contano quasi 5000 sparsi per tutto il territorio. E tra questi troviamo anche quelli più strani e bizzarri. Ecco i 10 musei più particolari che non puoi farti scappare in Italia!

museo del gelato musei particolari

1. Museo del Gelato, Anzola dell’Emilia

Il Gelato Museum Carpigiani o museo del Gelato si trova vicino a Bologna e racconta la storia del gelato, che porta con sé oltre migliaia di anni. Il gelato, infatti, nasce intorno al 12.000 a.C. con l’invenzione dei pozzetti di neve per il sorbetto. In questo museo potrete osservare e immergervi in tutta la cultura e la tradizione del gelato artigianale italiano. Sarà anche possibile effettuare una visita ai laboratori per capire come si prepara oggi il gelato. Infine, si potrà procedere con una ottima degustazione dei prodotti in commercio, a partire da 7 euro. Uno dei musei italiani più particolati e soprattutto rinfrescanti!

2. Il museo delle Illusioni, Milano

Se avete voglia di stupirvi con le illusioni ottiche questo è il posto che fa per voi. Il museo delle Illusioni si trova a Milano e costa 18 euro a persona. Un luogo che non conosce età che ingannerà i vostri sensi e, allo stesso tempo, ti darà l’opportunità di imparare qualcosa di nuovo sulla mente umana. Alcune sale sono davvero particolari, come quella del Vortex Tunnel: una sala in cui sarà davvero difficile fare anche solo un passo in avanti. Insomma, una di quelle esperienze assolutamente da non perdere. L’idea dietro al museo delle illusioni, come si legge dal sito, è che “le nostre illusioni sono un modo insolito e divertente per ricordarci che le nostre convinzioni sul mondo che ci circonda spesso non sono altro che una distorsione della realtà”.  Sei pronto a sfidare le leggi della fisica?

3. Selfie Museum, Firenze

Appassionati di social e foto all’ascolto! Se volete visitare un museo dove scattarsi continuamente selfie per il vostro profilo Instagram, il Selfie Museum di Firenze fa proprio al caso vostro. L’idea di questo museo nasce nel 2014 a Los Angeles, dal fotografo e art director Adrien Berlin, che durante le sue feste organizza delle postazioni scenografiche per poter scattare fotografie. Adrien Berlin si trasferisce poi in Europa e continua a riproporre questo format nelle città, in particolare a Firenze, dove apre il Selfie Museum il 7 ottobre 2021. Il biglietto per il Selfie Museum costa 13 euro ed il museo ospita un vero e proprio labirinto di stanze ricche di installazioni completamente immersive. Oltre 400 artisti proveniente da tutto il mondo hanno preso parte al progetto, creando un luogo davvero unico, e super instagrammabile.

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 4. Museo del Cioccolato, Latina

Avete mai desiderato di trovarvi nella fabbrica di cioccolato di Willy Wonka? Questo sogno si può realizzare a Latina, in particolare al museo del Cioccolato “Antica Norba”. Istituito nel 1995, si tratta di un’antica fabbrica ricostruita con tutte le macchine originali per la lavorazione del cioccolato. Al museo del cioccolato è possibile conoscere come veniva utilizzato il “cibo degli dèi” sin dagli antichi Maya fino ai giorni nostri, scoprendo tutte le curiosità sulle piantagioni di cacao. E se vorrete, sarà anche possibile fare una degustazione a prezzi davvero bassi (2,50).

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5. Museo del Pomodoro, Parma

La pasta al pomodoro è una delle ricette più amate degli italiani. Al pomodoro non si poteva che dedicare un intero museo! Si trova nella provincia di parma ed è situato all’interno della Corte di Giarola, tra Collecchio e Ozzano Taro, nel bellissimo panorama parmense. Questa zona era, infatti, storicamente nota per la produzione e la trasformazione del pomodoro. Il museo del Pomodoro, inoltre, fa parte dei musei del cibo di Parma insieme a quello della Pasta, Parmigiano Reggiano, Culatello e molti altri. È possibile anche pranzare all’interno del museo oppure organizzare un tour guidato, su prenotazione.

6. Museo della Merda, Gragnano Trebbiense

Dopo il cibo, arriva il momento di parlare di un altro museo particolare: il museo della Merda. La struttura è situata a Gragnano Trebbiense, all’interno di Castelbosco, in provincia di Piacenza. Tutto è allestito per dare informazioni su questa sostanza. Dal punto di vista ecologico può essere riutilizzata in tanti modi: concime, base per mattoni e intonaco, produzione di metano e così via. Il museo racconta di come questa sostanza fosse anche preziosa in passato, percorrendo così la storia del suo utilizzo.

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7. Museo del Rubinetto, San Maurizio D’Opaglio

Quanto è importante l’acqua? Alcuni la considerano come l’oro blu della vita. Per questo motivo nasce il museo del rubinetto, situato in provincia di Novara. Il museo mostra l’evoluzione tecnologica dei rubinetti e come l’uomo sia riuscito a dominare l’acqua. Viene anche mostrato l’aspetto ambientale dell’acqua, cercando di sensibilizzare tutti i visitatori sul tema dello spreco idrico.

8. Museo della Bora o Magazzino dei Venti, Trieste

Il Museo della Bora o Magazzino dei Venti si trova a Trieste ed è dedicato al vento freddo e forte che soffia in questa città, la Bora. La struttura, ad ingresso gratuito, ospita uno spazio dove imparare al meglio la storia della Bora. Al Magazzino dei Venti è possibile documentarsi su come studiare il vento e ascoltare le storie nate proprio attorno a questi fenomeni.

9. Museo del Falso e dell’Inganno, Biella

Chiamato Falseum, il museo del Falso e dell’Inganno si trova nel castello di Verrone, nel territorio biellese. Qui sono esposti tutti i falsi della storia, visitabili pagando 7 euro per il biglietto. Questo museo nasce con l’intento di porre una riflessione sul concetto del falso, ripercorrendo gli inganni commessi nel passato sino ad oggi. Visitando il museo del Falso, infatti, sarà possibile comprendere tutti i meccanismi che portano a creare opere false, per imparare ad individuare e smascherare i falsi odierni.

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10. Museo dei Lucchetti, Parma

L’ultimo museo che vogliamo consigliarvi tra quelli più particolari in Italia è il museo dei lucchetti: si trova in provincia di Parma ed è il primo al mondo dedicato a questi piccoli oggetti. La struttura ospita la collezione privata di Vittorio Cavalli, falegname diventato collezionista di lucchetti. All’interno del museo è possibile osservarne oltre 4000 di ogni genere, epoca, dimensione, forma e proveniente da ogni parte del mondo. Un oggetto davvero importante che racconta anche la storia e l’evoluzione delle serrature.

Questi erano i 10 musei più particolari in Italia. Organizza la prossima uscita sulla nostra applicazione MeeTravel: incontra altri appassionati dei musei e parti insieme a loro!

 

E tu hai già pensato quale museo visitate?  Guarda le proposte in app o proponi tu per trovare nuovi amici con cui organizzare una gita!

 

@Sara Biancardi