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GLI ARTICOLI DI MEETRAVEL

Whale watching: che cos’è e dove si può fare in Italia? 

Avete in mente di fare un’attività di whale watching ma non sapete dove partire? Oggi vi sveliamo alcune mete dove poter osservare i cetacei in mezzo alla natura e lontano dal chiasso cittadino.

Viaggiatori alla ricerca di balene? Oggi vi parliamo del whale watching e vi mostriamo qualche posto insolito dove poter osservare i cetacei che sicuramente vi stupirà. Non vi parleremo di posti lontani ma di qualcosa vicino a noi: in Italia!

Che cos’è il whale watching?

Letteralmente tradotto dall’inglese, con whale watching l’attività di avvistamento cetacei nel loro ambiente naturale. Il termine deriva dal termine usato per l’osservazione ornitologica, ovvero dal bird watching. L’osservazione viene fatta in mare, lontano da costa, mentre sono pochissimi i posti in cui è possibile osservare i cetacei vicino a terra, come alcune coste dell’Australia o del Sudafrica.

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Come organizzare un viaggio alle Isole Eolie

Nel Mediterraneo esistono posti davvero incredibili, che offrono esperienze uniche e circondate da un mare incantevole. Tra queste bellezze troviamo le Isole Eolie, situate al largo della costa settentrionale della Sicilia. Si tratta di un arcipelago composto da sette isole vulcaniche di fronte alle coste siciliane. Se stai sognando una vacanza mediterranea, le Isole Eolie fanno proprio al caso tuo. Ecco una guida per organizzare al meglio un viaggio in questi posti meravigliosi.

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Viaggio alle Isole Eolie: una breve panoramica

Anzitutto, facciamo una breve panoramica di tutte e sette le isole Eolie. Sono tutte diverse tra loro, ed offrono esperienze in base al tipo di vacanza che si vuole trascorrere, rilassante o avventurosa. L’isola più grande è Lipari, ed è anche la più popolata. L’isola è composta molte spiagge e baie differenti, percorribili tramite sentieri escursionistici. Salina possiede l’area più verde di tutte le altre. Non a caso possiamo trovare vigneti, dai quali si produce il vino Malvasia. Avrete sicuramente sentito parlare di questo posto: proprio qui hanno infatti girato il film “Il Postino”. Stromboli è famosa per il suo vulcano attivo, che erutta in modo regolare. È possibile, infatti, osservare le sue fumarole sia di notte che di giorno. In questo luogo si possono trovare le spiagge completamente nere, per via del detrito vulcanico.

Tra le isole più silenziose e naturali troviamo Filicudi: qui si possono visitare grotte marine, sentieri escursionistici. Per gli amanti delle montagne e delle vette anche Vulcano presenta, appunto, un vulcano che emana fango caldo e gas. In questo luogo si trovano infatti numerose piscine termali e naturali. Panarea è invece l’isola più piccola ed esclusiva delle Eolie. È una tra le più turistiche, nota per la movida notturna. Per chi invece ama i posti più remoti c’è lei: Alicudi. Non ci sono le strade asfaltate ed è un luogo caratterizzato da cime montuose. Tutti posti così magnifici che è impossibile scegliere!

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Viaggio alle Isole Eolie: come arrivare e quando andare

Una volta deciso quale visitare, vediamo come arrivare e quando andare alle Isole Eolie. Per poter raggiungere le isole, si può prendere un traghetto o aliscafo dalle seguenti città: Milazzo, Messina oppure Napoli ma anche Reggio Calabria. Vi consigliamo di prenotare in anticipo i biglietti in quanto potrebbero esaurire velocemente, soprattutto durante l’alta stagione. Se decidete di andare con il vostro mezzo, prenotate anche il biglietto per questo. Altrimenti, una volta arrivati sull’isola si può noleggiare un’auto o uno scooter per esplorare autonomamente i posti che avete deciso di visitare. L’estate è sicuramente il periodo migliore, con tutte le attività turistiche nel pieno del loro lavoro. Tuttavia, potreste rischiare di incontrare molti turisti e temperature molto elevate.

Potreste quindi optare di visitare le Isole Eolie durante la primavera o la fine dell’estate. Fuori dalla stagione estiva alcuni posti potrebbero essere chiusi, quindi vi raccomandiamo di prenotare o chiedere quali sono le attività aperte durante il periodo che avere scelto per non rischiare. Ad ogni modo controlla sempre il meteo, per non partire con condizioni meteorologiche sfavorevoli. In base alle attività che hai pianificato di fare, prepara la tua valigia. Considerando che si tratta di isole vulcaniche, il tempo può cambiare rapidamente come in montagna. Ti consigliamo quindi di portare sì vestiti leggeri, adatti alla spiaggia, ma anche comodi ed un abbigliamento più pesante in caso di escursioni in vetta. A questo proposito, porta in valigia anche un paio di scarpe comode da trekking, per camminare in tutta comodità.

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Viaggio alle Isole Eolie: attività da non perdere

In base al tipo di isola, le Eolie hanno diverse attività da fare: dalle escursioni sul vulcano al giro in barca, per passare allo snorkeling e la visita dei borghi. Ecco alcune attività da non perdere:

  • Escursione al vulcano di Stromboli: fai un’escursione guidata per salire al cratere e ammirare le sue spettacolari eruzioni di lava. Puoi rivolgerti alle guide ambientali del luogo che sapranno scegliere l’escursione in base al tuo allenamento fisico e tutte le tue preferenze;
  • Escursione alle piscine di Fanghi di Vulcano: concediti un bagno di fango caldo nelle piscine termali di Fanghi di Vulcano. Un trattamento particolare ed esclusivo delle Eolie;
  • Trekking sul Monte Fossa delle Felci: se sei un amante dell’escursionismo, le isole sono piene di avventure del genere. Tra queste il sentiero che conduce alla cima del Monte Fossa delle Felci sull’isola di Salina;
  • Visita al borgo di Panarea: l’isola è caratterizzata da stradine affascinanti e luoghi pieni di storia come il villaggio di Portella. Si tratta di un insediamento posto tra i 20 e i 300 m s.l.m. tra Santa Marina e capo Faro;
  • Escursione alle grotte a Filicudi: sull’isola di Filicudi si trovano le Grotte di Capo Milazzese sull’isola di Filicudi, famose per le loro pitture rupestri risalenti all’età del bronzo. È un’esperienza archeologica affascinante.

Infine, non dimenticarti di assaggiare la cucina locale: pesce fresco, formaggi, piatti a base di pomodoro e specialità a base di capperi, come il “pasta alla carrettiera”. Goditi questa vacanza e lasciati incantare dai suoi odori e colori suggestivi. Se non sai ancora con chi partire, scarica la nostra app per trovare nuovi compagni di viaggio e partire alla scoperta delle Isole Eolie!

Palermo: cosa vedere in tre giorni

Palermo è una città dalla bellezza autentica e dalla storia millenaria, ma è anche un luogo che nasconde molti tesori nascosti e posti insoliti che meritano di essere scoperti. Oltre alle zone turistiche, famose per la loro tradizione, ci sono molti luoghi particolari con esperienze uniche. La città è ricca di cultura: cupole arabe, chiese barocche, teatro neoclassici, tanto spazio verde e mercati storici. Vi abbiamo incuriosito? In questo articolo vi mostreremo un itinerario di cose da fare, attraversando posti che per la loro bellezza meritano di essere visitati. Sia che tu sia un turista curioso o un palermitano in cerca di novità, questo articolo è per te! Ecco, quindi, cosa vedere in tre giorni a Palermo.

Come arrivare a Palermo

Con i suoi 630 mila abitanti, Palermo è il capoluogo della Sicilia. La città circondata da sud-est a nord-ovest dall’anfiteatro naturale dei monti palermitani e si affaccia sul golfo omonimo di Palermo nel Mar Tirreno. Il suo porto garantisce collegamenti navali con tantissime città metropolitane italiane come Cagliari, Genova e Napoli ma anche con Tunisi. A circa 30 km troviamo l’aeroporto Falcone e Borsellino dove, in poco più di mezzora, arriverete al centro della città. Per il trasporto potete decidere se utilizzare l’autobus, con il servizio offerto dagli Autoservizi Salemi, in taxi o anche in taxi sharing con meno di 10 euro per persona.

Scegliete l’alloggio in pieno centro: come zone potete optare quelle nei dintorni del Teatro Politeama, zona Kalsa o vicino alla Cattedrale di Palermo. Vi consigliamo di visitare la città durante il periodo primaverile, in quanto le temperature non sono troppo alte e vi permetteranno di godervi appieno la città.

Palermo: giorno 1

Iniziamo il nostro tour per la città di Palermo con l’arrivo in aeroporto, la quale offre tantissime opzioni anche economiche. Partiamo dal Teatro Politeama, in Piazza Ruggero Settimo, inaugurato nel 1874. Da qui proseguite in via Ruggero Settimo, la via del centro percorribile a piedi. Palermo è conosciuta soprattutto per il cibo street food: in ogni angolo della città, infatti, potrete trovare tantissimi posti in cui assaggiare le pietanze tradizionali. Partiamo proprio dalla prima degustazione, al Bar Pasticceria Ruvolo Rosario potete assaggiare l’iris. Si tratta di un dolce tipico preparato con la pasta lievitata dolce e con all’interno ricotta dolce e cioccolato fuso. L’iris ha due versioni: quella fritta e quella al forno: ovviamente vi consigliamo di non rinunciare a provarle entrambe!

Il bar di trova nei pressi del Teatro Massimo, il più grande edificio teatrale d’Italia e uno dei più grandi in Europa. Di fronte al teatro troverete una piazza dove passeggiare e scattare qualche foto. Proseguiamo per le vie del centro, in particolare tutta via Maqueda. Qui troverete tantissimi negozi tipici e locali dove poter gustare il meglio della gastronomia palermitana. Spostandovi dalla via Maqueda, recatevi alla Vucciria, uno dei quartieri più famosi di Palermo. Si tratta del mercato storico un tempo rivolto solo alla vendita della carne. In palermitano la parola Vucciria significa confusione, tipica di chi lavora al mercato. Voci, urla dei venditori, festa. Qui si può assaporare la vera e propria cucina siciliana. E la sera la Vucciria diventa luogo di svago e di musica.

Palermo: giorno 2

Proseguiamo il nostro itinerario con le Catacombe dei Cappuccini, un luogo davvero particolare. Per arrivarci vi consigliamo l’autobus in quanto non si trova proprio nel centro di Palermo, ma è un po’ più lontano. Le catacombe sono considerate uno dei posti più impressionanti da visitare al mondo. In questo luogo possiamo vedere gli usi, i costumi e le tradizioni della società cittadina palermitana del 1600 al 1800. Questo posto sorse inizialmente come luogo di sepoltura de monaci del convento, i frati cappuccini. Essi si stabilirono a Palermo nel 1534 e individuarono il luogo dove ora sorgono le catacombe il loro luogo per la sepoltura dei confratelli. Qui sono conservati i corpi seguendo la procedura della mummificazione: questo serviva a preservare il corpo anche dopo la morte, facendogli visita come se ancora potesse vivere. Insomma, un posto davvero unico nel suo genere che merita di essere visitato.

Una volta finisce la vostra visita alle catacombe dei Cappuccini, recatevi nuovamente in centro per continuare a visitare Palermo. In particolare, continuate il percorso di via Maqueda, per finire alla piazza dei Quattro Canti. Si tratta di una piazza realizzata nel 1600 dove in ogni parete si trovano le statue in marmo bianco. Una volta ammirata questa bellissima piazza ottagonale, dirigetevi al mercato Ballarò, una delle zone più famose di Palermo. Il mercato è principalmente alimentare ed è uno dei più antichi della città. Ogni giorno, centinaia di turisti vi accedono per comprare frutta, cibo e la gastronomia tipica palermitana. Qui possiamo trovare ad esempio il pani câ meusa, uno dei piatti tipici dello street food di Palermo. Si tratta di un panino fatto con le interiora di vitello. Non fatevi mancare la Cattedrale di Palermo, una meta molto turistica e simbolo della città. Visitate questo edificio al mattino, quando non ci sono tanti turisti per evitare di fare lunghe file sotto al sole. Pensate che per la sua bellezza è stata nominata, nel 2015, Patrimonio dell’Umanità. Insomma, una tappa che non può mancare nel vostro itinerario per Palermo!

Palermo: giorno 3

Nel terzo giorno del nostro itinerario per Palermo, ci concentreremo su alcuni luoghi meno turistici. E lo facciamo partendo dal Museo di Zoologia di Pietro Doderlein. In questo museo, appartenente all’Università degli Studi di Palermo, troviamo tantissime collezioni di animali, pesci anche esemplari estinti che hanno vissuto in Italia e nella regione siciliana. Si tratta del museo zoologico più importante della Sicilia, fondato nel 1863. Sempre all’interno dell’Università di Palermo troviamo l’orto botanico, al confine con il quartiere Kalsa di Palermo. L’orto ospita oltre 12.000 specie differenti di piante e risale al 1779, anticamente utilizzato per la coltivazione di erbe medicinali. Lo spazio è davvero molto grande, fatevi una bella passeggiata nel verde ammirando la natura intorno a voi.

Questo era l’itinerario di tre giorni per Palermo, città dello street food e della cultura siciliana. Sappiamo che i posti da visitare sono tantissimi, noi vi abbiamo scritto quelli più particolari e che meritano assolutamente di essere visitati! State già pensando di fare un viaggio a Palermo? Benissimo, non vi resta che scaricare la nostra applicazione per trovare nuovi compagni di viaggio e rendere il vostro soggiorno siciliano ancora più bello.

Come organizzare un viaggio sull’Etna

L’Etna è conosciuto come il vulcano più alto d’Europa ed è una meta che ogni anno attrae moltissimi turisti in Sicilia. Con oltre 3.330 metri di altezza offre ai visitatori uno spettacolo unico al mondo, con vista sia sulle montagne sia sul mare. Se state pensando di organizzare un viaggio sull’Etna, ecco le cose più importanti da sapere per pianificare tutto al meglio.

Organizzare un viaggio sull’Etna: quando partire

La primissima cosa da fare per organizzare il viaggio è scegliere il periodo migliore per poter visitare l’Etna. Nonostante sia accessibile tutto l’anno, ci sono dei mesi da preferire rispetto agli altri. Sicuramente l’estate potrebbe essere uno di questi, periodo in cui si può anche approfittare per vedere altre città e spiagge della Sicilia. Tuttavia, le alte temperature potrebbero non essere favorevoli per una escursione ad alta quota. Durante agosto, inoltre, rischiereste di ritrovarvi con molti turisti. Il consiglio è quindi di visitare l’Etna durante il periodo primaverile, per sfruttare le temperature non ancora elevate e veder sbocciare la primavera. Una volta deciso quando partire, vediamo come arrivare in uno dei luoghi più suggestivi della Sicilia. Il vulcano Etna è raggiungibile in diverse modalità, in base alle proprie esigenze e preferenze:

  • In automobile: l’autostrada A18 collega Messina, il punto di arrivo dalla penisola, a Catania, attraversando gran parte della costa est siciliana. Uscendo al casello di Catania-Misterbianco si può poi proseguire sulla strada statale SS121. Dopo 18 chilometri sarete arrivati al Rifugio Sapienza, la base principale dell’Etna. Qui sarà possibile parcheggiare l’auto presso il parcheggio a pagamento del rifugio.
  • in autobus: partendo dalla stazione ferroviaria di Catania esistono molti collegamenti diretti al Rifugio Sapienza. La linea 631, ad esempio, dell’azienda AST effettua corse regolari per tutta l’intera giornata, ad un prezzo di circa 5 euro. Potete consultare tutti gli orari sul sito ufficiale.
  • in aereo: per chi utilizza l’aereo, la soluzione migliore è quella di utilizzare l’aeroporto di Catania, il più vicino, a circa 40 chilometri dal vulcano. Grazie al servizio navetta potrete raggiungere il Rifugio Sapienza. Ci sono moltissime compagnie di trasporto turistico in aeroporto, ma potete anche optare di prendere un taxi o noleggiare un’auto.

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Organizzare un viaggio sull’Etna: come vestirsi

Una volta scelta la stagione in cui visitare il vulcano, veniamo a come poterci vestire durante il trekking. La scelta dei vestiti è importantissima per assicurarci di godere l’escursione in tutta sicurezza e comfort. Che sia anche solo una passeggiata oppure una escursione molto lunga, è fondamentale arrivare preparati in tutti i modi possibili. Il tempo in montagna è imprevedibile: sole, nuvoloso, vento, poi di nuovo soleggiato. Per questo motivo optate di vestirvi a strati per adattarvi meglio al cambio di temperatura. Una maglietta a maniche corte con qualche cosa di più pesante, come un pile, al mattino per rimanere al caldo.

Per l’escursione sull’Etna, è consigliabile indossare pantaloni lunghi e resistenti, come i pantaloni da trekking. Le scarpe devono essere robuste, preferibilmente scarponi da trekking o stivali da escursionismo, per garantire una presa salda e una protezione adeguata contro le pietre o le rocce taglienti. Un prodotto importante è anche il cappello per proteggere la testa dai raggi solari e dai cambiamenti di temperatura. Inoltre, portate con voi occhiali da sole per proteggere gli occhi dalla luce solare intensa e una crema solare ad alta protezione per proteggere la pelle dai raggi UV.

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Organizzare un viaggio sull’Etna: cosa visitare

Come abbiamo visto prima l’Etna è costituito da più versanti. La struttura del vulcano la dobbiamo immaginare come un cono, formato da più “bocche”. Tra le zone popolari e più attrezzate troviamo il Rifugio Sapienza e Piano Provenzana. Il Rifugio Sapienza è la zona più frequentata, con numerose attività commerciali, parcheggi e ristoranti. Piano Provenzana è invece ideale per chi ama la natura e le escursioni. Per godere appieno dell’esperienza, è importante scegliere un’escursione guidata. Ci sono molte compagnie che offrono servizi di guida sull’Etna, ognuna con le proprie caratteristiche e prezzi.

È importante scegliere una compagnia che sia autorizzata per salire sulle pendici del vulcano e che offra un’esperienza sicura e di alta qualità. Alcune di queste attività possono, inoltre, essere svolte insieme ad una guida vulcanologica, che quindi conosce bene la storia del vulcano e la geologia della zona. In questo modo potrete conoscere e guardare da più vicino alcuni crateri del vulcano Etna. Tra queste, il Cratere Centrale è una delle attrazioni più popolari, con un diametro di oltre 500 metri e una profondità di circa 200 metri. È possibile raggiungere il cratere a piedi o con l’aiuto di un teleferico. Dal lato Nord potete arrivare fino al Rifugio Citelli, con una vista panoramica mozzafiato sull’Etna e sulla costa siciliana. Nelle zone limitrofe, invece, ci sono molte grotte e canyon interessanti da esplorare, come la Grotta del Gelo e il Canyon del Fiume Alcantara.

Queste erano le cose più importanti da sapere per organizzare il tuo viaggio sull’Etna, il vulcano più alto d’Italia. Se vuoi partire e conoscere nuove persone, ci sono già molte mete proposte nella nostra applicazione. Puoi proporre anche tu un viaggio sull’Etna, entra in app scaricandola gratuitamente!

Laghi italiani: gli itinerari sostenibili

Stai cercando nuove idee per viaggiare durante la stagione primaverile? L’Italia è piena di tantissimi luoghi da visitare, che offrono non sono panorami mozzafiato ma anche attività particolari da svolgere. Tra questi troviamo i laghi, che nel nostro Paese sono più di mille, spalmati su tutto il territorio. Apparentemente snobbati rispetto al mare, il lago ha da offrire tantissimo: trekking, giri in bicicletta, escursioni in barca, sentieri nascosti, cultura e tanto cibo. Ecco, quindi, alcuni laghi italiani e gli itinerari sostenibili per visitarli.

 

 

 

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Laghi italiani: Garda

Il lago di Garda è il più grande lago d’Italia e offre una vasta gamma di attività, tra cui escursioni in montagna, passeggiate in bicicletta e sport acquatici. Tra queste vi consigliamo alcune delle tratte ciclabili da non perdervi:

  • Valle dei Laghi: situata a nord del Lago di Garda è lunga circa 40 chilometri e percorre la Valle del Sarca. La valle costeggia il fiume Sarca, famosa per le sue innumerevoli attività all’aperto come wind surf, arrampicata classica, free-climbing, escursionismo.
  • Riviera degli Olivi: si estende per circa 40 chilometri lungo la sponda occidentale del Lago di Garda. Attraversa Salò, Limone e Gardone Riviera, un percorso immerso tra gli alberi d’olivo e la storia dei borghi che si affacciano sul Lago.
  • Del Mincio: qui potrete effettuare una pedalata immersi nella vegetazione lunga circa 45 chilometri, costeggia il Fiume Mincio, che sfocia nel Lago di Garda, attraversando Peschiera, Borghetto e Mantova.
  • Della Valtenesi: 25 chilometri lungo la sponda occidentale del Lago di Garda passa attraverso Desenzano, Padenghe e Manerba, tra ulivi, cipressi, vigne e casolari.
  • Della Ponale: recentemente rinnovata, segue per 10 chilometri la vecchia strada militare del Ponale, partendo da Riva del Garda e attraversando la Val di Ledro per raggiungere il Lago di Ledro.

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Laghi italiani: Maggiore

Il lago di Maggiore è uno dei laghi più belli e suggestivi d’Italia, situato tra l’Italia e la Svizzera. Questa meta è l’ideale per chi vuole trascorrere un weekend nella natura ed evadere dal traffico cittadino, tipico del’ Nord Italia. Grazie al progetto Slowmove, della regione Piemonte, è possibile effettuare degli itinerari sostenibili, nel rispetto del territorio. La sfida è conciliare la voglia di esplorare riducendo l’impatto sull’ambiente e, allo stesso tempo, vivere esperienze di qualità. Si tratta di una cooperazione Interreg tra Italia e Svizzera, nato per lo sviluppo delle vie d’acqua e la navigazione del primo tratto dell’idrovia Milano-Locarno-Venezia. Viene anche promossa la mobilità elettrica attraverso il posizionamento di ricarica per e-bike e postazioni per le auto elettriche.

In tal modo, cittadini ma soprattutto turisti potranno beneficiare delle piste ciclabili e percorsi di cammino proprio attorno al lago, immersi nella natura. Il progetto vede anche la realizzazione quest’anno di bike hotel nel centro di Castelletto Ticino, in Piemonte, presso la vecchia sede del Comune. Saranno anche effettuati degli interventi sul fiume Ticino tra Panperduto e Tornavento, per aprire un nuovo tratto navigabile di ben 10 km! Una bella idea innovativa per vivere appieno il Lago Maggiore.

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Laghi italiani: Iseo

Il lago di Iseo è uno dei laghi meno conosciuti ma altrettanto affascinanti d’Italia. Tra le cose che vi consigliamo quella di percorrere uno dei più bei cammini panoramici: l’antica Strada Valeriana. Si tratta di una via che risale all’epoca romana e le sue origini sono ancora sconosciute. C’è chi pensa infatti che il nome derivi dal console romani Gaio Publio Licinio Valeriano, probabilmente il costruttore. Oggi è diventata un’importante attrazione turistica, che permette di esplorare la costa orientale del Lago d’Iseo. La via Valeriana collega Brescia alla Val Camonica, e fu rappresentò una fondamentale via di comunicazione tra la pianura padana e le Alpi, percorsa da commercianti e pellegrini. Il cammino si snoda lungo 140 chilometri e parte da Brescia fino a raggiungere Edolo, un piccolo paese nella alta Valle Camonica. Il percorso è diviso in 9 tappe con i sentieri dei CAI: vi ritroverete a percorrere le vie romane immerse nella natura, nei tesori naturali e culturali della Valle. Inoltre, vi ritroverete ad ammirare scenari mozzafiato con la vista sul lago e la sua Monte Isola, una delle più grandi isole lacustri d’Europa.

Queste erano solo alcune delle idee di laghi italiani da visitare e di alcuni itinerari sostenibili. In generale, per visitare i laghi in modo sostenibile, è importante anche scegliere trasporti a basso impatto ambientale, come il treno o l’autobus. Infine, si dovrebbe cercare di soggiornare in alloggi sostenibili, come agriturismi o bed and breakfast che offrono prodotti locali e biologici. In questo modo, si può godere della bellezza dei laghi italiani mentre si contribuisce a preservare l’ambiente. Se stai cercando con chi andare, scarica la nostra applicazione dove puoi trovare nuovi compagni di viaggio e partire all’avventura!

5 libri da leggere a tema viaggio

Il 23 Aprile è la giornata mondiale del libro e del diritto d’autore, istituita dall’UNESCO nel 1996. La giornata vuole promuovere la lettura, la pubblicazione dei libri e la tutela del copyright.  I libri rappresentano uno strumento di formazione, un mezzo per informarsi e rimanere aggiornati, ci fa entrare in mondi di fantasia o tempi diversi dai nostri. Insomma, la lettura ci fa vedere il mondo con occhi diversi. E proprio per questa giornata non potevamo che scegliere 5 libri da leggere a tema viaggio. Partiamo!

1 Libri a tema viaggio: Sulla strada di Jack Kerouac

Sulla strada è un romanzo autobiografico, scritto nel 1957 da Jack Kerouac. È considerato una pietra miliare della letteratura ed un testo di riferimento per la Beat Generation, il movimento giovanile del dopoguerra anti-convenzionalista. Il libro racconta delle avventure di Sal Paradise, un giovane scrittore che vuole cercare sé stesso. Per farlo, si mette in viaggio on the road attraverso tutti gli Stati Uniti d’America. Il protagonista è il medesimo Jack Kerouac con uno pseudonimo ed effettua una serie di viaggi in autostop, in auto e in autobus. Il giovane Sal è uno scrittore che si metterà in viaggio per andare lontano e rifiutare così ogni etichetta sociale.

Il libro è diviso in cinque parti ed il viaggio parte da New York, continua a Denver dove Sal si fermerà per trovare Dean Moriarty, pseudonimo di Neal Cassady, un suo amico. Insieme a lui sperimenterà una vita fuori dal normale, senza regole, con l’interesse verso le religioni dell’oriente, rifiutando ogni tipo di materialismo. Questo è un libro che celebra l’amicizia, la spontaneità, in poche parole la libertà dell’America negli anni ’50. Sal Paradise arriverà fino in Messico per poi viaggiare verso Manhattan, dove incontrerà la sua seconda moglie. L’autore scrisse questo libro all’età di 29 anni, in tre settimane. E lo scrive nella propria casa, nella periferia di New York, sulla base dei propri appunti di viaggio. Pensate che il libro fu dattiloscritto su un rotolo di carta lungo 36 metri, senza divisione in paragrafi. Questa prima opera, per la sua importanza, fu venduta all’asta nel 2001 per ben due milioni di dollari!

2 Libri a tema viaggio: Nelle terre estreme di Jon Krakauer

Nelle terre estreme è un libro scritto da Jon Krakauer e pubblicato nel 1996. Si tratta della storia vera di Christopher McCandless, un ragazzo che rifiuta il lavoro da ufficio del padre per intraprendere un viaggio in solitaria. Gli appunti di vita del giovane sono riportati nel libro, che diventa un bestseller negli USA ed è tradotto in ben 14 lingue. Christopher nasce da una famiglia benestante, grazie alla quale conosce il benessere economico. Sente che però quel mondo non gli appartiene: per questo motivo, il liceo, decide di intraprendere un viaggio durante le vacanze scolastiche. Nelle sue avventure si farà chiamare con lo pseudonimo Alexander Supertramp, per il suo vagabondare nella natura. Il suo viaggio più noto è quello in Alaska, dove trascorrerà ben 112 giorni. Qui si rifugia in un vecchio autobus abbandonato, che trova per caso e chiama Magic Bus.

Nel periodo in Alaska Chris vive davvero con pochissimi strumenti, lontano da ogni civiltà e nel silenzio della natura. Nel 1992, all’età di 24 anni decise di mettersi in marcia per andarsene da quel luogo, ma non ci riesce. Il fiume che risalì qualche tempo prima si era riempito, i ghiacciai fusi e non riuscì a tornare. Venne ritrovato morto il 6 settembre dello stesso anno da un gruppo di cacciatori. Le teorie sulla sua morte sono diverse, si pensa per fame o per aver mangiato un frutto velenoso simile ai fagioli, ma quel che sappiamo di certo è che dopo la sua morte tantissimi sono rimasti legati alla sua storia. Così tanto da far tenere il suo Magic Bus dove era stato ritrovato. Molti fan si recano infatti in questo luogo nel quale, però, nel 2020 viene tolto l’autobus in quanto ormai troppo usurato. Dal libro di Jon Krakauer nasce il film “Into the Wild”, uscito nel 2007, ultrapremiato e visto da tantissimi appassionati dalla storia di Alexander Supertramp.

3 Libri a tema viaggio: Vagamondo di Carlo Taglia

Carlo Taglia è un ragazzo torinese che decide di lasciare il suo lavoro d’ufficio per iniziare il viaggio del mondo a piedi. Ben 528 giorni attraversando tutti i continenti, senza aerei. Da qui nasce il suo libro Vagamondo, che già solo leggendolo vi trasmetterà la voglia di partire subito! Per Carlo Taglia il viaggio deve essere una esperienza unica, dove ci si muove lentamente, assaporando le culture e vivendo in modo autentico come le società che incontra. Molti considerano visitare uno stato come un altro timbro da aggiungere al proprio passaporto, ma per lui non è così: dall’ufficio del proprio lavoro è su una sedia, bloccato dalla scrivania e andando sempre veloce.

Nella vita di tutti i giorni non sempre si può essere a contatto con la natura, e quasi ogni giorno ci sembra uguale al primo: per l’autore esisteva il lavoro, ma anche le feste, l’alcool. Un modo per dissociarsi dalla realtà che stava vivendo e che non l’appagava appieno. Quando Carlo Taglia si accorge di star sprecando la propria vita ed il proprio tempo, capisce che voleva trascorrere il resto della sua vita scoprendo il mondo. E lo fa in una maniera completamente diversa dal solito, facendo pace con sé stesso, conducendo una vita da vero nomade. Siete pronti ad immergervi nella storia di Vagamondo?

4 Libri a tema viaggio: Un indovino mi disse di Tiziano Terzani

Tiziano Terzani è un giornalista italiano che, al seguito di una profezia di un indovino asiatico, decide di non prendere più gli aerei per viaggiare ma di scoprire interi paesi viaggiando a piedi, in treno o in nave. Nel suo libro “Un indovino mi disse”, uscito nel 1995, racconta dei suoi viaggi in giro per il mondo: India, Cina, Giappone. Viaggi profondi, nella quale si assapora la cultura autentica. Questo libro è proprio pensato per ispirare il lettore, portandolo in viaggio con Tiziano Terzani stesso e facendogli vivere esperienze uniche e intense.

All’interno del libro ci sono una serie di riflessioni sul senso della vita, sulla spiritualità e sulla relazione tra uomo e natura. Durante la lettura vi porrete domande introspettive, alla ricerca di una visione più spirituale della vita. Indovini, astrologi, stregoni: sono queste le figure raccontate da Tiziano Terzani, figure del passato che si mischiano con la società odierna. L’autore racconta delle società che incontra, trasmettendo le sue emozioni ed i suoi pensieri profondi del momento. Un libro che vale davvero la pena di leggere, per cercare ispirazione e vivere in modo autentico la vita.

5 Libri a tema viaggio: In Patagonia di Bruce Chatwin

Con il libro “In Patagonia”, Bruce Chatwin ha fatto la storia della letteratura di viaggio. Pubblicato per la prima volta nel 1977, l’opera racconta l’esplorazione dell’autore in Patagonia, la regione australe dell’Argentina e del Cile. L’autore descrive le sue avventure, i luoghi visitati e le persone che hanno reso famosa la regione. Pastori, indios, cercatori d’oro: sono molti i personaggi raccontati nel libro, considerato una raccolta di storie, leggende e aneddoti. Bruce Chatwin pone anche diverse riflessioni, esprimendo la sua necessità a scoprire il nuovo e incontrare gli altri, ma anche sulla bellezza della vita e della sua solitudine. In pratica, un libro che leggi tutto d’un fiato lasciandoti una sensazione di meraviglia e incanto.

Questi erano i cinque libri da leggere assolutamente per immergervi nel mondo dei viaggi. Condividi l’articolo con i tuoi amici, e se vuoi partire per nuovi mondi, scarica la nostra app MeeTravel! Qui puoi scoprire tanti viaggi nuovi ogni giorno proposti dalla nostra community.

Pasqua alternativa: ecco alcune mete

Finalmente la primavera è arrivata e con essa anche le belle giornate. Ora possiamo trascorrere del tempo con la famiglia all’aperto, con pranzi e feste imminenti, tra cui la giornata di Pasqua, il 9 Aprile. Oltre alle grigliate, la prima settimana del mese di Aprile offre tantissime alternative al tradizionale pranzo pasquale, con attività particolari da svolgere proprio all’aperto. Ecco, quindi, alcune mete per una Pasqua alternativa.

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il castello. / @Turismo in Langa

1. Pasquetta alternativa: Castello di Monticello d’Alba

Vi piacerebbe una Pasquetta all’insegna della caccia al tesoro? Se la risposta è sì, il 10 aprile non prendete altri impegni. Recatevi al Castello dei Conti Roero a Monticello d’Alba per un tour guidato alla scoperta del Castello e dei segreti del parco. Proprio in occasione di Pasquetta, la struttura propone delle visite guidate nel Castello dei Conti Roero e il suo parco all’inglese. Il laghetto, viali alberati, la leggenda che nasconde il luogo: queste sono solo alcune delle cose che potrete visitare. La guida vi consegnerà una mappa per risolvere alcuni misteri che si trovano nel parco. Il gioco consiste poi nel trovare tutti i particolari e, per i bambini ci sarà una fantastica sorpresa. Basta, vi abbiamo detto fin troppo!

La caccia al tesoro fa parte del Parco Roero Family Tour, il format pensato per coinvolgere le famiglie con i bambini. Il costo è di 7 euro a persona, sia per adulti sia per bambini. Durante il corso della giornata sarà possibile effettuare anche il percorso di visita tradizionale della durata di 45 minuti. Questa volta il costo è di 7,50 euro per gli adulti, mentre 4 per i bambini. Sarà possibile acquistare anche il biglietto cumulativo del Castello e il Parco Roero Family Tour, rispettivamente del corso di 12 euro per gli adulti e 8,50 euro per i bambini. Per tutte le altre informazioni vi consigliamo caldamente di visitare il sito internet ufficiale.

trekking pasqua alternativa

2. Pasqua alternativa: trekking per l’Italia

Per gli amanti della natura, invece, l’attività perfetta è sicuramente il trekking. Le giornate si sono allungate, le temperature alzate. È quindi il momento di mettere via gli scarponcini pesanti invernali per fare spazio a quelli estivi, anche questi resistenti all’acqua per evitare brutte sorprese durante il percorso. Come abbiamo visto in altri articoli, l’Italia è piena di cammini da fare anche in tre giorni, sia al nord che al sud. In Liguria, per esempio, potete optare per un trekking alle Cinque Terre, uno dei gioielli della riviera. Si tratta infatti di piccole città coloratissime con una vista spettacolare nel blu, che sapranno sicuramente rapirvi. Pensate che proprio per la loro ricchezza culturale e naturalistica sono state dichiarate, nel 1997, Patrimonio dell’Unesco! La stagione è perfetta per visitarle, perché durante il periodo estivo il clima è torrido e i turisti triplicati.

Lungo tutto lo stivale, poi, ci sono tantissimi altri cammini da fare. Spostandoci al sud potrete visitare la Costiera Amalfitana con occhi diversi con il sentiero degli Dei. Il percorso è breve rispetto a quello delle Cinque Terre, ma non per questo meno interessante. Sono circa 8 km di percorso che attraversa le mulattiere ed i terrazzamenti della bellissima Costiera Amalfitana, passando da Agerola sino ad arrivare a Positano. Ricordatevi sempre che prima di un cammino ci sono alcune cose da fare per prepararsi al meglio, soprattutto per quanto riguarda l’allenamento fisico.

la sala dei cetacei. / @Danilo Battaglia

3. Pasqua alternativa: il museo di storia naturale

In giro per l’Italia non mancano le attività da fare, anche per una Pasqua alternativa rispetto alla solita mangiata tra parenti e amici. Per il Museo di Storia Naturale di Calci, in vacanza dalla scuola è vietato annoiarsi. Per questo motivo, la struttura tiene le porte aperte durante il periodo pasquale. Nel particolare, i musei della toscana organizzano dei veri e propri campus dedicati ai ragazzi e bambini di età compresa tra i 5 ed i 12 anni.

Il museo si trova all’interno dell’Università di Pisa e dal 1981 comprende le collezioni paleontologiche, mineralogiche e zoologiche. Col passare del tempo la collezione si è arricchita di elementi scientifici come scheletri, animali imbalsamati anche di grande taglia e ricostruzioni di scenari naturalistici. Attualmente, il Museo di Storia Naturale di Calci ospita una delle gallerie di cetacei più grandi d’Europa. Qui troviamo infatti gli enormi scheletri di balene ed è sede del più grande acquario di acqua dolce d’Italia. Per maggiori informazioni potete direttamente visitare il sito ufficiale dell’iniziativa.

parco divertimenti meetravel

4. Pasqua alternativa: parco divertimenti

Per chi ama le giornate ricche di adrenalina ma non ha ancora deciso dove trascorrere la Pasqua quest’anno, un parco divertimenti potrebbe essere la scelta perfetta. Che voi siate con amici o con la famiglia, queste strutture sono valide per tutti, grandi e piccini, con attrazioni da fare in base all’età. Proprio con la bella stagione i parchi divertimento aprono le loro porte, inaugurando l’inizio delle proprie attività. Ogni parco ha uno stile unico e in Italia ci sono molte opzioni tra cui scegliere, in base ai propri interessi e preferenze, anche per distanza dal posto. Nel veronese, per esempio, troviamo Gardaland, forse il parco divertimenti più famoso. La struttura di trova vicino al lago di Garda per una passeggiata rilassante dopo tutto il divertimento. In provincia di Bergamo, invece, troviamo Leolandia dove è anche possibile visitare l’Italia in Miniatura, un parco per i bambini.

Visto l’arrivo della stagione alcuni parchi hanno anche attrazioni d’acqua con scivoli, rafting e aree giochi acquatici. Sono perfette per rinfrescarsi dal caldo ma soprattutto per divertirsi! Se stai pianificando una visita in uno di questi luoghi, ti raccomandiamo di controllare bene i giorni e gli orari di apertura ma soprattutto di prenotare prima i biglietti. Questo ti eviterà dalle lunghe code che possono crearsi nei giorni di vacanza. E tu quale parco divertimenti sceglierai?

degustazione vini meetravel . .

5. Pasqua alternativa: degustazione di vini

La Toscana è una delle regioni più frequentate dagli italiani ma anche dai turisti da tutto il mondo. Posti spettacolari, come le colline toscane, i bellissimi casali sperduti nel verde e i viali pieni di cipressi. Se ti stai già immaginando in uno questi luoghi appena descritti, la Toscana è la tua meta per una Pasqua alternativa. Proprio così: accostando alla parola Toscana quella del vino non possiamo che pensare a Montalcino e Montepulciano, i posti enologici più conosciuti.

In queste zone sono molte le cantine che offrono l’opportunità di una degustazione durante il periodo pasquale. Tra queste troviamo Cantina Le Buche che propone la degustazione, il tour tra i vigneti e le visite guidate sia alla cantina sia alla barricaia. Per quanto riguarda il periodo di Pasqua, sarà organizzato il Wine Resort, ovvero un gruppo ristretto di persone che condividono l’amore per il vino e la passione per la terra. Insomma, una esperienza unica nel suo genere tra il verde toscano, conosciuto e ammirato in tutto il mondo per i suoi paesaggi e per il suo fascino.

Che tu sia amante della natura o del divertimento, sappiamo che passerai sicuramente un’ottima Pasqua e soprattutto alternativa. E se stai cercando nuovi compagni di viaggio, scarica la nostra app MeeTravel e parti con nuove persone!

Ecoturismo, la nuova frontiera dei viaggi

La nuova frontiera dei viaggi è l’ecoturismo: un modo del tutto differente di vivere l’esperienza di un viaggio. Contrapposto al turismo di massa, questo tipo di turismo offre una visione differente, più lenta, per poche persone. In questa maniera sarà possibile scoprire il paesaggio naturale e i dintorni, godendosi appieno il viaggio come un vero viaggiatore del mondo. Scopriamo insieme di cosa si tratta l’ecoturismo e quali sono gli esempi concreti per un viaggio totalmente immersi nella natura incontaminata.

la nuova frontiera dei viaggi: l'ecoturismo

Che cos’è l’ecoturismo?

Il termine ecoturismo venne coniato dall’architetto messicano Hector Ceballos-Lascurain, il quale nel 1988 lo definì come: “Viaggiare in aree naturali relativamente indisturbate o incontaminate con lo specifico obiettivo di studiare, ammirare e apprezzare lo scenario, le sue piante e animali selvaggi, così come ogni manifestazione culturale esistente delle aree di destinazione”. La definizione viene approvata nel 2002 durante la dichiarazione di Québec dalle Nazioni Unite. Secondo lInternational Ecotourism Society (IES), l’ecoturismo si basa su alcuni principi peculiari:

  • Riduzione degli impatti fisici, sociali e comportamentali del turismo nelle aree naturali;
  • Lavorare con le popolazioni indigene e riconoscerne i loro diritti;
  • Educare alla sostenibilità ambientale ai viaggiatori;
  • Fornire benefici finanziari ed esperienze positive a imprese locali.

Da come si può intendere, l’ecoturismo permette di visitare luoghi naturali sostenendo le realtà locali e senza andare ad intaccare ulteriormente l’ambiente. In questa maniera i viaggiatori hanno modo di imparare molto da ogni singolo viaggio, poiché acquisiscono maggior consapevolezza ambientale.

L’ecoturismo non è sinonimo di turismo sostenibile: entrambi pongono l’attenzione sulla responsabilità ecologica di un viaggio ma hanno filosofie completamente diverse. L’ecoturismo, infatti, si concentra su viaggi in aree naturali, offrendo esperienze che possono dare un beneficio, soprattutto economico, alle comunità locali. Il turismo sostenibile, chiamato anche turismo verde, si concentra invece sulla sostenibilità e su come realizzare un viaggio col minor impatto ambientale possibile. Questo tipo di turismo include quindi differenti tipi di viaggio, mentre l’ecoturismo si focalizza in esperienze nelle quali immergersi nella natura. Può essere visto come un tipo di turismo che vuole limitare i danni causati dalle esperienze di viaggio in massa, riducendo al minimo le conseguenze negative che sono legate alla presenza umana in un paesaggio naturale.

turismo ecologico meetravel

Vantaggi dell’ecoturismo

Sicuramente uno dei vantaggi più importanti dell’ecoturismo è che le imprese, ma anche il viaggiatore stesso, rivedono il significato di trascorrere il suo tempo in mezzo alla natura: siamo abituati a recarci in posti bellissimi, purtroppo deturpati per opera dell’uomo. Carte, plastica, rifiuti di ogni genere e chi prende sassi e conchiglie sono i primi motivi che portano a rovinare il luogo che stiamo visitando. Tuttavia, l’industria del turismo sta cambiando e i viaggiatori vogliono immergersi totalmente nell’ambiente e nella natura, a stretto contatto con le località indigene. Questo tipo di turismo porta a vivere in maniera più lenta il viaggio, assaporando con calma i sapori e i suoni della natura. Sicuramente l’itinerario di viaggio proposto dall’ecoturismo richiede molto più tempo di una visita di un giorno, ma è decisamente un’esperienza da provare almeno una volta!

Tutti noi stiamo cercando, nel nostro quotidiano, di essere più attenti all’ambiente, e questo porta sicuramente a fare una scelta più sostenibile mentre si viaggia. Un altro aspetto è quello della conservazione: aiutando l’economia di quel posto sarà possibile fornire incentivi per le imprese e le organizzazioni di beneficenza a riportare quel luogo come era prima, del tutto incontaminato e senza l’impronta umana. L’ecoturismo può decisamente educare i viaggiatori verso comportamenti più sostenibili, che possono tramutarsi anche in stili di vita sostenibili.

Uno degli aspetti negativi che può portare l’ecoturismo è la popolarità del luogo: spesso vengono creati degli itinerari precisi in posti poco conosciuti, per offrire un’esperienza totalmente immersiva. Tuttavia, negli anni questi luoghi potrebbero diventare destinazioni popolari se non si proteggono preventivamente. Questo potrebbe portare ai problemi del turismo di massa, che abbiamo visto in un precedente articolo, come la deturpazione ambientale ma anche lo spostamento della fauna selvatica e, alla peggio, delle popolazioni indigene.

vantaggi ecoturismo meetravel

I diversi tipi di ecoturismo

L’ecoturismo può avere forme differenti ma principalmente sono divise in quattro tipi: viaggi di sviluppo comunitario, eco alloggi, eco trekking e agriturismi. Vediamoli brevemente insieme

Viaggi di sviluppo comunitario

Si tratta di un’esperienza di viaggio in un paese in via di sviluppo o in una comunità più povera e si sperimenta il tipo di vita che si vive in quel determinato luogo. In questo modo si può sperimentare una esperienza totalmente unica, immersa nella cultura del luogo. Ci si può, inoltre, impegnare in attività oppure progetti di lavoro per dare un contributo personale ai residenti locali.

Eco alloggi o alloggi con basso impatto ambientale

Soggiornare presso un alloggio ecologico è importante per avere un impatto ambientale che sia il minore possibile. In genere ci si riferisce ad alloggi come capanne, tende e case che non recano alcun disturbo alla fauna locale, costruiti in modo etico senza alcuno spreco di acqua ed energia. Si trovano spesso vicino alla popolazione del luogo.

Eco Trekking

Anche l’attività fisica può avere uno scopo più ampio, come un viaggio educativo all’insegna della sostenibilità. I viaggiatori possono partecipare ad escursioni, passeggiate nella natura, attività subacquee e tutte quelle attività che si possono fare nella natura. Questo senza recare disturbo all’ambiente locale, conoscendo appieno il territorio del viaggio.

Attenzione alle attività rurali e agriturismo

L’ultima forma di ecoturismo ha come focus le attività agricole nelle comunità rurali. In questo modo sarà possibile vivere in un modo completamente diverso dal nostro, sempre veloce e pieno di urbanizzazione. I viaggatori imparano così una nuova attività da svolgere in campagna: un modo del tutto particolare per conoscere le culture e le tradizioni e dare così il proprio contributo all’economia locale. Come abbiamo visto, l’ecoturismo è una innovazione importantissima: questo tipo di turismo non solo offre esperienze uniche nel loro genere, ma sarà anche un’occasione per imparare qualcosa in più. Insomma, tornerete a casa con un bagaglio culturale e uno stile di vita che sarà orientato verso la sostenibilità.

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10 posti insoliti dove alloggiare in Italia

L’Italia è conosciuta per essere il paese pieno di ricchezze storiche, cultura, gastronomia e paesaggi che tolgono il fiato. Oltre a queste bellezze possiamo trovare dei luoghi, hotel e case particolari dove poter soggiornare per vivere un’esperienza unica ed autentica. Ecco quindi 10 posti insoliti dove alloggiare in Italia.

1. Posti insoliti dove alloggiare: Cappella privata, Toscana

In toscana esiste un albergo che ti permette di dormire nella cappella di una chiesa. Si trova a Lucca ed è l’Albergo Villa Marta. Un tempo era una villa padronale, con un piano nobile che oggi ospita la sala del Ricevimento. Di fronte all’edificio troviamo la Suite della Chiesa, la piccola cappella sconsacrata dove oggi si può dormire. Avete letto bene! La particolarità di questo posto è proprio questo. Grazie ad una recente ristrutturazione, gli spazi una volta adibiti alle cerimonie religiose sono ora diventate uno spazio per camera da letto e bagno. La villa è attorniata da uno splendido parco con magnolie, pini, camelie e palme che regala una vista sul verde circostante, regalando un’esperienza unica nel suo genere.

dormire in una chiesa
La Suite. Foto: Albergo Villa Marta

2. Posti insoliti dove alloggiare: Casa Hobbit, Piemonte

Se siete fan del Signore degli Anelli dovete assolutamente conoscere questo posto particolare. A Rocca Grimalda, in provincia di Alessandria, troviamo un’incantevole abitazione ispirata alle case degli Hobbit, i piccoli abitanti della Terra di Mezzo. Situata nelle colline del Piemonte, è diventata una vera e propria attrazione turistica per tutti gli appassionati del mondo fantasy. Come le vere case degli hobbit, si presenta come una costruzione semi interrata e nascosta tra le colline circostanti. A dare un aspetto rustico ed autentico all’edificio sono i mattoni di terra cruda con i quali è stata realizzata la facciata della casa. All’interno troviamo il vero stile fantasy che si legge nei libri di Tolkien. Un vero e proprio gioiello per connettersi con la natura e raccontarsi le storie da hobbit!

3.Posti insoliti dove alloggiare: Faro di Goro, Emilia-Romagna

A Goro, in provincia di Ferrara, si può passare una notte presso il Faro situato sull’isola dell’amore. Si tratta di un piccolo spazio raggiungibile solo tramite il traghetto. In particolare, questo posto si trova nel cuore del Parco Naturale del Delta del Po, alla foce del fiume. Il Faro venne costruito nel 1950 per sostituire l’ottocentesca Lanterna Vecchia ed è alto circa 22 metri. Ancora oggi la sua lanterna viene accesa e crea un fascio luminoso visibile sino a dieci miglia. Oltre a essere attualmente in uso per i naviganti, il Faro è oggi un hotel ma anche ristorante: qui potrete assaporare le tipiche pietanze della zona, soprattutto a base di pesce. La struttura è aperta tutto l’anno e ospita numerosi clienti provenienti da tutta Italia e non solo. Un posto davvero insolito dove alloggiare!

4. Posti insoliti dove alloggiare: Bubble Room, Basilicata

Dormire in un hotel a cinque stelle o dormire in un hotel sotto le stelle: grande dilemma. Sappiate che per la seconda in Italia esistono moltissime Bubble Room in giro per il mondo che ti permettono di ammirare la Via Lattea di notte. Una di queste si trova in Basilicata e vi permette di immergervi completamente nella natura. Vi addormenterete fissando le stelle anziché il soffitto. A Satriano di Lucania troviamo Atmosfera Bubble Gampling, in provincia di Potenza. L’obiettivo è quello di farvi godere le stelle a 360 gradi. E soprattutto, a vederle con un basso impatto ambientale. Le bubble room sono infatti riscaldate all’interno e arredate con elementi di recupero che riprendono lo stile antico di massoneria che un tempo sorgeva in questo luogo. E se poi volete godervi le stelle con un calice di vino, c’è la vasca idromassaggio.

5. Posti insoliti dove alloggiare: Pigna, Friuli-Venezia Giulia

Se hai sempre sognato di vivere nella natura, le case sull’albero sono una soluzione particolare dove alloggiare nel bel mezzo della foresta. In Italia ce ne sono tantissime immerse nel verde che offrono una vista spettacolare sui paesaggi circostanti. Le Three house sono spesso pensate per le coppie ma ci sono tante valide opzioni anche per chi vuole fare un viaggio tra amici oppure tra genitori e figli. Tra queste troviamo Pigna, progetto di design realizzato a Ugovizza, tra le Alpi Giulie nel Friuli-Venezia Giulia.

Il progetto è ispirato ad una e vera propria pigna. Si tratta di due case sull’albero sospese da terra grazie al supporto degli alberi, disposte su tre livelli. Al primo piano, circa a 2,5 metri di altezza dal suolo, permette di ammirare il paesaggio innevato, i boschi ed i prati circostanti. Salendo troverete cucina, servizi, angolo cottura e un salottino. L’area notte si trova invece all’ultimo piano, con il letto e una vetrata che regala una vista panoramica sulle Alpi. Che dire, uno spettacolo!

6. Posti insoliti dove alloggiare: antico Monastero, Puglia

C’è un antico convento del 1600 in Puglia, dove esiste la possibilità di alloggiare in quello che una volta erano le celle monastiche. Si trova a Martano, nella provincia di Lecce, ed è l’Antico Monastero della Consolazione, nel cuore del Salento. Le stanze sono arredate ancora con il vecchio stile, con all’interno solo l’essenziale. Durante la vostra permanenza potrete passeggiare nell’ampio giardino con una pineta, ma potrete anche avere accesso ad alcune zone dell’edificio: tra queste la biblioteca, il museo pinacoteca, il chiostro dove sono esposte le erbe medicinali, una chiesa barocca con un giardino interno.

Potrete anche acquistare i prodotti della tradizione monastica nella Liquoreria, con amari, gocce imperiali, pappa reale, cioccolata, caramelle e ovviamente dell’ottimo vino. Infine, il Monastero Santa Maria della Consolazione dista pochi minuti a piedi dal centro storico di Martano, 15 km dalla bella baia di Torre dell’Orso e mezz’ora d’auto sia da Otranto che dalla città barocca di Lecce.

7. Posti insoliti dove alloggiare: Caravan gitano, Toscana

Per chi sogna di vivere in una carrozza come i veri gitani, l’azienda agricola Della Mezzaluna in Versilia fa al caso vostro. L’azienda, nata nel 2006, si occupa inizialmente solo di prodotti agricoli: olive provenienti da alberi ultracentenari, ortaggi e vino. Dal 2012 è invece possibile soggiornare in un caravan Gipsy, ristrutturato accuratamente. Si tratta dei tradizionali carri che venivano utilizzati come abitazione da questa popolazione. All’interno dell’azienda troviamo tre autentiche carrozze comode e accoglienti. All’esterno degli alloggi troverete invece tutti i servizi per mangiare, un barbecue e la piscina. Natura e tradizioni: cosa chiedere di più?

8. Posti insoliti dove alloggiare: dentro ad una botte, Lombardia

Bubble room, carovane gipsy e… dentro una botte di vino. Ammettilo, mai avresti pensato di poter dormire all’interno di una cantina. Questo diventa realtà a Al Silter, una cantina in provincia di Bergamo. Nella cantina troverai sì le botti riempite di vino locale, ma anche una botte con all’interno un letto. Per rendere l’atmosfera ancora più particolare, troverai una meravigliosa vasca dove immergerti per un calice, un aperitivo oppure apericena con tagliere. Vi immergerete nell’atmosfera calda e tipica della cantina bergamasca del 1700. Preparati quindi a brindare a lume di candela e rilassarvi nella vasca. Un’esperienza unica nel suo genere in questo posto insolito dove alloggiare.

9. Posti insoliti dove alloggiare: Gothic room, Piemonte

Lo stile gotico è sicuramente uno stile molto particolare, apprezzato dagli amanti di storie di vampiri e streghe. All’Emotional Grand Hotel a Fontaneto d’Agogna, in provincia di Novara, potrete vivere un’esperienza con questo gusto. Proprio così, scegliendo la Gothic Room, una delle Emotional Suite a disposizione, potrete soggiornare in uno dei posti più insoliti, ben diverso dagli hotel tradizionali. A guardarla dall’esterno potrebbe essere la stanza di Morticia e Gomez Addams.

All’interno della stanza ci sono guglie di cattedrali così alte che sembrano toccare il cielo, con i toni del rosso e del nero che fanno da sfondo. Il letto è rigorosamente in pelle, con un grande specchio che potrete ammirare guardando verso l’alto. Oscurità e luce si fondono benissimo regalando un’atmosfera in stile film thriller. A completare la stanza, infine, una vasca idromassaggio per regalare un po’ di relax. Anche questa anticonvenzionale: l’impianto ha infatti i fari subacquei rossi, per ricordare che ci si sta pur sempre immergendo in una stanza gotica.

10. Posti insoliti dove alloggiare: casa galleggiante, Emilia-Romagna

Floating resort Rimini è un soggiorno diverso dal solito. Avete presente le palafitte alle Maldive o una casa sull’acqua? All’House Boat Rimini Resort potrete realizzare questo sogno senza andare troppo lontano. La struttura, come dice il nome, riprende proprio una barca ma abitabile, con letto, cucina e bagno. All’esterno si trova poi un’ampia terrazza dove mangiare e rilassarsi. Questa è sicuramente un posto insolito dove alloggiare e rimanere vicinissimo al mare, anzi sopra. Potrete godervi il sole e, se la giornata lo permette, anche una bella uscita in mare.

Questi erano i 10 posti più insoliti dove alloggiare in Italia, paese ricco di tante bellezze e luoghi meravigliosi. Visitare luoghi del genere può essere un modo per scoprire un lato completamente nuovo e originale.

 

Se vuoi sperimentare uno di questi alloggi, scarica la nostra app per trovare compagni di viaggio e conoscere appassionati di luoghi insoliti come te!

 

@Sara Biancardi

Perché camminare nella natura ci fa bene

Camminare nella natura è un’attività semplice: metti scarpe e vestiti comodi per andare nei boschi, fare una passeggiata nel verde o in spiaggia. Recenti studi hanno dimostrato che queste azioni hanno degli effetti positivi sulla salute mentale e fisica. Camminare nella natura, infatti, offre una serie di benefici per la salute che non possono essere riprodotti altrove. I suoni ed i profumi del verde possono avere dei benefici fisici, mentali e psicologici. È noto infatti che trascorrere del tempo nella natura può migliorare la qualità del sonno, ridurre lo stress ed avere una mente più libera dalle distrazioni tecnologiche. Vediamo nel dettaglio perché camminare nella natura ci fa bene.

camminare nella natura meetravel

Camminare nella natura: cosa dice la scienza

Camminare nella natura è molto positivo per la nostra salute. A dirlo è la scienza e alcuni studi in merito. Nel 2022 i ricercatori del Lise Meitner Group for Environmental Neuroscience hanno esaminato l’attività cerebrale in 63 volontari sani prima e dopo un’ora di cammino nella foresta di Grunewald, a Berlino. La ricerca ha rivelato che le attività nelle regioni del cervello legate allo stress erano diminuite. Secondo gli scienziati, il nostro ambiente di vita influisce sulla salute personale, come quella mentale e fisica. L’attività all’aperto come può essere una passeggiata risulta positiva per noi, se effettuata nella natura. Infatti, lo stesso esperimento venne effettuato all’interno di una strada particolarmente trafficata di Berlino, con risultati del tutto differenzi. Grazie a questo articolo è stato quindi possibile sostenere che camminare nella natura potrebbe servire come misura preventiva contro lo sviluppo di problemi di salute mentale.

I risultati sono in linea con uno studio precedente, svolto nel 2017 e pubblicato sulla rivista Scientific Reports. La ricerca ha dimostrato che gli abitanti delle città che vivevano vicino alla foresta avevano la struttura dell’amigdala, ovvero la parte del cervello responsabile delle emozioni, fisiologicamente più sana. Ciò significa che questa parte di popolazione sarebbe in grado di gestire meglio i livelli di stress. Questi sono solo alcune delle ricerche effettuate nell’ambito e ci fa capire quanto ancora poco conosciamo il cervello umano e tutte le sue funzionalità. Insomma, più verde per tutti ci farebbe solo che bene!

benefici camminare nella natura

Camminare nella natura: i benefici

Prima di parlare dei vantaggi di una camminata nel verde, è importante capire la connessione con la natura. Le persone trascorrono molto più tempo al chiuso, davanti agli schermi digitali. Passeggiare nel verde ha dimostrato di migliorare il benessere su tanti punti di vista. Un esempio è il miglioramento del sonno come descritto dallo studio pubblicato ne 2016 dal National Library of Medicine. In pratica, misurando la variabilità della frequenza cardiaca si è arrivati a capire che passeggiare nella natura forniva buon riposo molto più di altre attività motorie. Il nostro corpo riesce a regolarsi con i cicli della natura, che in città possono perdersi del tutto. Questo può in effetti migliorare potenzialmente la salute fisiologica.

La natura può farci bene anche per lo stress, portandoci ad uno stato di quiete e di benessere. Attraverso il contatto con il verde assumiamo maggior consapevolezza degli abitanti che lo abitano, portandoci ad ammirarla con stupore. Ovviamente non traiamo beneficio facendo una sola passeggiata, ma l’attività deve essere fatta costantemente: i ricercatori dell’Università del Michigan dicono almeno tre volte a settimana per una durata di 10 minuti e più. Il nostro corpo e la nostra mente sanno bene che non nasciamo per vivere nel cemento delle città e che abbiamo bisogno di riconnetterci con l’ambiente.

Molte città non hanno spazi nel verde ma grandi palazzi e poca natura. Siamo sempre connessi ai dispositivi elettronici, una fonte di distrazione continua nell’ambiente urbano. Ebbene sì, staccare la spina in tutti i sensi e concederci una passeggiata nella natura può avere un impatto anche sulla nostra attenzione e creatività. Distaccarsi da telefoni, tv, radio, computer permette al cervello di riposare e prendersi una pausa, instaurando nuovamente processi di pensiero creativi. Senza ombra di dubbio possiamo dire che la natura è il nostro più grande alleato.

bagno nella foresta

Camminare nella natura: il Forest Bathing

Come abbiamo visto, immergersi nella natura ha dei benefici pazzeschi sulla nostra salute. Nella medicina giapponese questa passeggiata nel verde viene chiamata “Shinrin-yoku”, in inglese “Forest Bathing”. Il termine esprime il “godere appieno dei benefici dell’atmosfera della foresta uniti all’elemento acqua”, coniato in Giappone nel 1982 da M.Tomohide Akiyama, allora direttore dell’Ente forestale. La definizione venne poi promossa dal Ministero dell’Agricoltura, delle Foreste e della Pesca giapponese per incoraggiare lo stile di vita a stretto contatto con la natura, oltre che mirare a proteggere i bellissimi ambienti naturali della nazione giapponese. Oggi, circa 5 milioni di giapponesi frequentano abitualmente le 62 aree ritenute idonee per il Forest Bathing in Giappone.

La pratica è definita come un vivere la foresta a 360 gradi. si intende sia l’attività fisica svolta nella natura, ma anche una attività psicofisica e multisensoriale. C’è chi intende il Forest Bathing anche come uno stile di vita naturale che coinvolte molti aspetti, dando valore a tutto ciò che è legato al vegetale, alle piante e alla foresta. Ci si reca nella natura per respirare profondamente i profumi e sentire i suoni delle foglie mosse dal vento, il canto degli uccelli, il rumore dei propri passi sull’erba. Una sensazione unica e ottima per rigenerarsi.

Come abbiamo visto in questo articolo camminare nella natura ha davvero molteplici benefici per la nostra salute. Stare nel verde ci rende anche consapevoli di quello che abbiamo intorno a noi, degli habitat naturali che si trovano. Potrebbe quindi essere una buona occasione per avvicinarci al nostro territorio, promuovendolo e prendendocene cura in modo consapevole. In conclusione, sperimentare la bellezza del paesaggio vicino casa è sicuramente un’esperienza che ci arricchisce e rigenera completamente!